| A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Titolo breve | Definizione | Senza alcuna abilità Nessuna conoscenza dell’abilità; non consapevole di non essere competente. | In risveglio Inizia a prendere consapevolezza dell’abilità; consapevole di non essere competente | Abile Capace di usare le abilità, con un po’ di sforzo; consapevole di essere competente. | Integrato. Usa le abilità permettendo una comunicazione fluida, non consapevole di essere competente. | |||||||||||||||
2 | |||||||||||||||||||||
3 | 1 | Presenza | Essere attenti a ciò che avviene proprio in questo momento. Non essere perso nei pensieri, reazioni emotive, ecc. | Non cosciente di essersi perso nel passato o nel futuro; si identifica con il pensare e il fare. | Diventa consapevole della differenza tra essere vigili a quello che avviene in realtà e perdersi nel pensiero. | Capace di essere testimone a pensieri e sentimenti, e di rispondere piuttosto che reagire; capace di riportare se stesso a uno stato vigile quando è consapevole di essersi perso nel pensiero. | Stato rilassato di attenzione verso ciò che avviene in ogni momento, consapevole degli scopi e delle scelte che la comunicazione implica. | ||||||||||||||
4 | 2 | Osservazione | Riconoscere (e possibilmente descrivere) le nostre esperienze sensoriali e mentali, e distinguerle dalle interpretazioni che attribuiamo ad esse. | Abitualmente confonde interpretazione con osservazione; dà per scontato che le valutazioni e le interpretazioni siano fatti. | Diventa consapevole che le interpretazioni sono distinte dalle osservazioni quando rivede gli eventi passati; ha poca abilità o chiarezza riguardante questa distinzione durante l’interazione. | Si ricorda sempre più spesso di fare la distinzione tra osservazione e interpretazione. | Capace di distinguere inconsciamente le osservazioni dalle interpretazioni. | ||||||||||||||
5 | 3 | Consapevolezza dei sentimenti | Abilità di identificare e vivere le nostre sensazioni fisiche ed emotive. | Poco o nessuna comprensione delle emozioni. Si identifica con le emozioni oppure resiste ad esse. | Inizia a valutare i sentimenti e a riconoscerne il valore. | In grado di riconoscere, accettare e “permettere” a sé stesso esperienze emotive. | Riconoscimento automatico, accettazione, e capacità di vivere esperienze emotive. | ||||||||||||||
6 | 4 | Auto-accettazione | Accettare sé stessi con cura/amore incondizionato. | Schemi reattivi comportamentali di auto-giudizio, caratterizzati da: vergogna e autocritica (stando sulla difensiva o esaltando sé stessi). | Nota l’auto-giudizio e si rende conto dei costi per il proprio benessere. Grande desiderio di auto-accettazione. | Accettazione e risposte che arricchiscono la vita in crescita, riguardo a ciò che si sente, pensa, necessita e fa. | È chiaro e accogliente con sé stesso. | ||||||||||||||
7 | 5 | Assumersi la responsabilità dei propri sentimenti | Vivere nella consapevolezza che solo io provoco le mie emozioni – le mie emozioni non sono provocate da altri. | Quando i propri sentimenti sorgono, dà il credito o la colpa a sé stesso, agli altri, o alle circostanze esterne. | A volte osserva sé stesso che colpevolizza o critica, senza aver chiaro come assumersi le responsabilità dei propri sentimenti. | Capace di notare quando viene stimolato, e sfrutta questa situazione per connettersi con sé stesso. | Vive con la comprensione che la nostra esperienza emotiva emerge dalla condizione dei nostri bisogni e la qualità del nostro pensiero. | ||||||||||||||
8 | 6 | Consapevolezza dei bisogni | Consapevolezza e disponibilità al riconoscimento dei bisogni, qualità essenziali universali e qualità degli elementi della vita (come il sostentamento, l’amore, e il significato). | Non consapevole dei bisogni universali, tratta le strategie come bisogni, con conseguente attaccamento e resistenza. | Comprensione intellettuale dei bisogni universali; confonde il bisogno con la strategia, pensando che si debba avere una strategia particolare. | Percepisce la differenza tra bisogni e strategie; possiede il lessico per esprimere sentimenti e bisogni; si collega con i bisogni sottostanti (a volte con un po’ di sforzo, specie quando stimolato). | Vive nella consapevolezza che tutto quello che facciamo è un tentativo (efficace o meno) di sopravvivere e prosperare. | ||||||||||||||
9 | 7 | Riconnettersi con sé stessi e guarire dalla reattività | La reattività è resistenza interna a quello che è. La guarigione è lasciar andare quella resistenza. Ricollegarsi con sé significa stare con la propria esperienza, con presenza e compassione. | Non conscio per la maggior parte dei suoi meccanismi abituali di reattività. | A volte, nota schemi abituali e si ricorda che l'empatia e/o l'onestà sono opzioni disponibili. | Quando stimolato, generalmente si ricorda che c’è una scelta; la prima risposta è tipicamente empatia e/o onestà. | Nota la costrizione interna e si apre in modo naturale. | ||||||||||||||
10 | 8 | Consapevolezza delle richieste; fare richieste | Disponibilità a richiedere ciò che si desidera, rimanendo aperti a qualunque risposta, senza attaccamento a un esito particolare. | Pretende di avere ciò che desidera o è non disposto/incapace di chiedere ciò che desidera. | Diventa man mano più consapevole di come l'attaccamento (a un esito), pretendere e non richiedere ciò che desideriamo hanno meno probabilità di soddisfare i bisogni | Generalmente disponibile e capace di fare richieste specifiche, e quando nota l’attaccamento a una strategia specifica, si sforza di di passare dalla costrizione all’apertura e alla creatività. | Disponibilità a richiedere ciò che desidera; mantiene la presenza, la creatività e la compassione anche quando la risposta è “no”. | ||||||||||||||
11 | 9 | Lutto | Trasformare la sofferenza della perdita, abbandonando la resistenza a ciò che è, e permettendo alla propria esperienza di accadere e svilupparsi | Colpevolizza sé stesso, gli altri, o circostanze esterne quando subisce una perdita. Rifiuta le sensazioni di perdita, cerca di essere “forte” o nasconde i propri sentimenti agli altri. | Diventa consapevole della propria tendenza verso la resistenza o la colpevolizzazione quando sperimenta la perdita. | Notando la tendenza di evadere o di colpevolizzare, che sono collegati alla perdita, riesce a liberarsi dalla convinzione che qualcosa non va, e permette a sé stesso di vivere i propri sentimenti, aprendosi a una connessione con i bisogni. | Completamente impegnato nella pienezza della vita alla presenza di una perdita/lutto. | ||||||||||||||
12 | 10 | Empatia | Essere presenti all’esperienza di un’altra persona, con accettazione incondizionata della persona. | Abitualmente risponde ad altri con simpatia, consigli, critiche, spostando l’attenzione su sé stesso, ecc. | Si perde facilmente nella “storia” che vive nella propria testa. A volte è in grado di identificare le osservazioni, sentimenti, bisogni e richieste (con il sostegno di elenchi di sentimenti e bisogni). Inizia a concepire l’intenzione di dare spazio, presenza ed attenzione agli altri. | Capace di stare con un’altra persona senza cercare di condizionarla, e capace di rispecchiare l’esperienza di un’altra persona senza affermare o aggiungere opinioni o valutazioni. | Focalizzato e energizzato in modo naturale quando è presente all’esperienza di un’altra persona, con accettazione incondizionata della persona. | ||||||||||||||
13 | 11 | Dissolvere le immagini nemiche | Trascendere le proprie percezioni che un’altra persona debba meritare una punizione o un danno. | Ha pensieri tipo: “noi contro loro”; “loro meritano la punizione o di subire un danno”. | Inizia a diventare consapevole del costo di avere immagini nemiche, e il possibile valore di esplorare alternative alla punizione. | Quando si rende conto che considera una persona o un gruppo come nemico, è in grado di connettersi all’umanità di tutti i coinvolti, dissolvendo l’immagine del “nemico”. | Provare compassione per tutti, rispettando il loro benessere. | ||||||||||||||
14 | 12 | Discernimento | Avere chiarezza, intuizione e saggezza nel fare distinzioni e scelte al servizio della vita; riconoscere che abbiamo la possibilità di scegliere. | Le opinioni e le scelte sono basate su giudizi di “giusto” e “sbagliato”; crede che i propri giudizi siano realtà oggettive. | Diventa consapevole che c’è un modo diverso di fare distinzioni e scelte, basate sull’essere al servizio dei bisogni universali, piuttosto che basate su giudizi di buono o cattivo, giusto o sbagliato. | Ha sempre più competenza nel fare le distinzioni e scelte con un’ampia prospettiva, comprendendo il significato più profondo e le intenzioni più recondite. | Si armonizza intuitivamente con la propria natura, intuizione e saggezza, per fare distinzioni e scelte al servizio della vita. | ||||||||||||||
15 | 13 | Vivere in modo interdipendente | Vivere con la consapevolezza che ogni individuo è collegato a ogni altro individuo – ogni parte di un sistema influisce su ogni altra parte di esso. | Si tiene saldo ai punti di vista basati su dipendenza/indipendenza e/o dominazione/ sottomissione, senza essere conscio delle alternative | Consapevole del (ed interessato al) concetto che tutti I bisogni siano importanti; inizia a diventare consapevole dei pensieri e/o del proprio desiderio di sottomettersi o ribellarsi. | Generalmente prende in considerazione i bisogni degli altri, oltre i propri. | Continuamente aperto a punti di vista e bisogni altrui, sperimenta i bisogni degli altri come collegati in modo integrale ai propri. | ||||||||||||||
16 | 14 | Auto espressione onesta | Accettare la responsabilità del proprio vissuto ed essere disponibile ad esprimersi in modo autentico senza attribuire la colpa o criticare. | Si esprime abitualmente lamentandosi, colpevolizzando o criticando quando è insoddisfatto, condivide opinioni e credenze come certezze. | Sviluppa una consapevolezza sempre maggiore di come alcuni modi di pensare ed esprimersi tendono a portare alla perdita di connessione; inizia ad esplorare alternative. | Solitamente capace di esprimersi in modo autentico con l’intenzione di connettersi, anche quando è sotto stress. | Si esprime con vulnerabilità, considerando come preziosi i bisogni di tutti; rimane aperto all’esito. | ||||||||||||||
17 | 15 | Facilitare il collegamento | Facilitare l’empatia e l’onestà nel dialogo con l’intento di creare una connessione. | Parla “alle” persone piuttosto che “con” loro; discute, cerca di convincere, non dando voce ai propri bisogni. | Inizia a notare modi di comunicazione alienati dalla vita e tenta di avere più scelte per sostenere la connessione. | Intenzione consapevole di connettersi; trovare un equilibrio tra l’onestà e l’invito ad esprimersi rivolto agli altri. | Comunica con autenticità ed empatia; agevola la connessione degli altri. | ||||||||||||||
18 | 16 | Pazienza | Rimanere ampiamente aperti quando ci si sente sotto stress. Un’abilità di stare con le proprie reazioni, senza agire in base ad esse. | Solitamente si rapporta con un’intenzione di ottenere ciò che vuole, e/o con sottomissione. | Impaziente o distratto dai propri impulsi; interrompe, tendendo ad agire con reattività. | Si sforza di potenziare la propria capacità di accettazione e l’abilità di fare una pausa di auto-connessione prima di rispondere alla reattività. | Si auto-connette in modo naturale e si apre quando sperimenta costrizione o urgenza, ed è disponibile ad aspettare. | ||||||||||||||
19 | 17 | Rispondere alla reattività altrui | Rispondere piuttosto che reagire ad altri che sono intrappolati in emozioni intense che creano separazione. | Reagisce abitualmente con atteggiamento difensivo, di sottomissione o evasivo quando le altre persone sono stimolate. | Nota sempre di più le proprie reazioni abituali e il loro effetto sulla connessione. | Aumenta l’auto-connessione e l’abilità di scegliere empatia e onestà quando si trova in presenza della reattività dell’altro; si apre alla curiosità riguardante la prospettiva degli altri. | Risponde alla reattività dell’altro in modo centrato; lo accetta quando l’altro è stimolato; abilità di essere presente. | ||||||||||||||
20 | 18 | Apertura a ricevere il feedback | Ricevere la prospettiva dell’altro riguardante le nostre azioni con equanimità e centratura. | Il feedback significa che c’è qualcosa di giusto o sbagliato in noi o negli altri. Il feedback è interpretato come modo di fare critiche o lodi. | Ha il desiderio di trasformare la propria reattività in relazione al ricevere feedback. | Capisce che il feedback di un’altra persona è semplicemente il punto di vista dell’altro, e lo collega al bisogno dell’altro; collega ai propri bisogni la propria reazione al feedback. | Riceve il feedback come pacchetto di informazioni da considerare, avendo chiaro di poter scegliere. Consapevole che gli altri parlano dalla loro prospettiva. | ||||||||||||||
21 | 19 | Rammarico benefico | Riconoscere ed imparare dalle possibilità che abbiamo perso per soddisfare i bisogni, senza sensi di colpa, vergogna, o senza punire se stessi. | Assume la responsabilità per i sentimenti degli altri con senso di colpa e/o vergogna, o si difende; chiede scusa per proteggersi e calmare i sentimenti dell’altro. | Ha una nuova consapevolezza che i sentimenti degli altri sono causati dai loro bisogni; potrebbe desiderare che gli altri “superino” il problema. Aumentata consapevolezza riguardante l’abitudine di colpevolizzare sé stesso. | Sempre maggiore abilità di trasformare il senso di colpa in apprendimento. Nutre la propria disponibilità a cercare la connessione con gli altri (con empatia ed onestà) quando gli eventi non si svolgono come gli altri avrebbero voluto. | Disponibilità costante ad essere padrone del proprio contributo quando gli esiti non hanno soddisfatto i bisogni; disponibilità a sentire ed esprimere il rammarico; cerca apprendimento e crescita. | ||||||||||||||
22 | 20 | Flessibilità nelle relazioni | Apertura e flessibilità/versatilità nelle interazioni con gli altri. | Si rapporta abitualmente da una prospettiva di giusto/sbagliato, vinci/perdi, “dovrebbe” “devo”, ecc.. | Ha sempre più abilità di distinguere tra le modalità di comunicazione che alienano dalla vita e la CNV. Le modalità reattive di comunicazione continuano. Espressioni di CNV secondo il formulario, espressioni impacciate di onestà ed empatia “alla CNV”; crede che CNV sia OSBR. | Disponibile e solitamente capace di sentire osservazioni, sentimenti, bisogni e richieste, indipendentemente da come sono comunicate. Ha iniziato a parlare in stile “giraffa di strada” con modi che portano più facilmente alla connessione. | Si rapporta in modo naturale, con autenticità ed empatia. Le espressioni verbali sono armonizzate ai bisogni e ai vissuti delle persone coinvolte, e potrebbero non sembrare “linguaggio CNV”. | ||||||||||||||
23 | 21 | Trasformare il conflitto | Usare il conflitto con gli altri come mezzo per connettersi e creare un esito accettabile a tutti. | Ha paura del conflitto o ne è dipendente; è attaccato ad opinioni e strategie in modo non consapevole; si schiera da una parte (in un conflitto). | Inizia a diventare consapevole delle proprie modalità reattive in risposta al conflitto; inizia a rendersi conto del proprio attaccamento (alla risoluzione, al conflitto stesso, alla sicurezza, ecc.). | Disponibile a sostenere tutte le parti con creatività, per trovare risorse e per includere i bisogni di tutte le persone coinvolte, anche quando si trova di fronte alle proprie reazioni abituali al conflitto. | È aperto e curioso, e creativo riguardante i punti di vista diversi. Prende la diversità come opportunità per espandere la consapevolezza e produrre un’azione efficace. | ||||||||||||||
24 | 22 | Gratitudine | Apprezzare, godere e trovare valore in ciò che esiste. | Si focalizza su ciò che manca e si lamenta; Utilizza lodi e ricompense e le cerca per avere conferme. | Nota che le strategie di lode/ricompensa e di conferma esterna non sostengono la connessione; inizia a notare il valore che c’è nell’apprezzare i bisogni soddisfatti. | Disponibile e capace di connettersi, assaporare e riconoscere il “dono” in ciò che avviene. | Vive nella riconoscenza che tutto può essere uno stimolo per godimento e crescita. | ||||||||||||||
25 | 23 | Flusso a cuore aperto di dare e ricevere | Trasformare pensieri sterili in pensieri creativi; contribuire e ricevere con gioia. | Accumula le risorse per sé e/o le usa per controllare gli altri; ha paura di perderle o di non averne a sufficienza; equipara i soldi e i beni materiali alla sicurezza. | Inizia a diventare conscio della paura di non avere abbastanza, e dell’importanza del contribuire. | Consapevolezza in crescita riguardante la nostra programmazione abituale, come p. es. la voglia di accumulare o difficoltà a ricevere; aumentata gioia per il flusso di contribuire e ricevere. | Gioia e agio nel dare e ricevere con creatività e intraprendenza; dare è ricevere. | ||||||||||||||
26 | 24 | Coltivare la vitalità | Armonizzarsi con se stessi per sostenere un'equilibrata cura di sé; coltivare l’energia per servire la vita. | Modalità inconsce ed abituali e/o attività mentali irrequiete portano a una diminuzione dell’energia. | Inizia a diventare conscio dei propri livelli di energia e di ciò che li condiziona. | Collegato ai bisogni come risorse; motivato a cercare modi per essere intraprendente e per contribuire. | Energizzato tramite i propri contributi a corpo, mente, spirito e comunità. | ||||||||||||||
27 | 25 | Condividere il potere | Trasformare la dominazione; dare valore ai bisogni di tutti con mutualità e rispetto; trascendere (andare oltre) sottomissione e ribellione. | Rapporti basati su dominazione e sottomissione; paura/desiderio/accumulazione di potere. | Inizia a diventare conscio di dominazione e sottomissione, e delle possibilità di reciprocità nei rapporti. | Cosciente della propria tendenza alla sottomissione o dominazione. Si sforza di comportarsi con reciprocità ed empatia per sé stesso e gli altri. | Agisce dando valore ai bisogni di tutti, rispettando l’autonomia di ogni persona; trascende dominazione, sottomissione e ribellione. | ||||||||||||||
28 | 26 | Trascendere i ruoli | Consapevolezza che non siamo i ruoli che impersoniamo; avere la scelta riguardante i ruoli che adottiamo e come rispondiamo ai ruoli che gli altri adottano. | Bloccato in modo non consapevole nelle reazioni ai ruoli, sia quelli propri sia altrui. | Inizia a diventare conscio della sofferenza che può risultare quando reagiamo ai ruoli anziché rispondere ai bisogni. | Capace di rispondere con auto-connessione, empatia ed onestà, piuttosto che reagire in base ai ruoli che rivestiamo noi stessi e gli altri. | Con grazia e facilità si assume, risponde e/o si astiene dall' assumere dei ruoli, consapevole della nostra interdipendenza che va oltre i nostri ruoli. | ||||||||||||||
29 | 27 | Consapevolezza della nostra abilità di assumersi la responsabilità/dare risposte | Scegliere liberamente le proprie risposte a ciò che avviene nella vita, diventando padrone della propria parte. Non assumersi la responsabilità delle parti altrui, e riconoscere che le proprie azioni influenzano gli altri. | Si sente “vittima”: manca chiarezza riguardante la parte di responsabilità propria e degli altri; percepisce che le proprie esperienze ed azioni possono essere causate da altri o da circostanze estranee (es.: io ho causato le tue, tu hai causato le mie o esso ha causato le tue e le mie). | Inizia a diventare conscio del “sentirsi vittima” e del suo costo; sollievo e libertà nella consapevolezza del nostro potere. Al tempo stesso si trova bloccato negli schemi abituali di sensi di colpa e biasimo, diagnosticando gli altri come bloccati o in stato di biasimo, e cerca di “educare” per proteggere sé stesso. | In grado di prendersi la responsabilità della propria esperienza e scelta quando diventa consapevole della colpevolizzazione, giustificazione, minimizzazione, senza cercare di prendersi la responsabilità delle reazioni e risposte altrui. | Capace di rispondere con equanimità in modo costante, ben fondato e centrato si rende conto di essere l’autore della propria vita. Conscio di questo, allo stesso tempo, ritiene che gli altri siano gli autori della propria vita. | ||||||||||||||
30 | 28 | Sostenere i sistemi olistici | Partecipare in modo consapevole alla creazione e all’evoluzione di sistemi olistici che promuovono il benessere generale. | Si ribella o si sottomette alle strutture, utilizza le strutture organizzative per affermare il proprio potere o si sente indifeso/impotente riguardo alle regole organizzative. | Visione limitata, senso di sopraffazione e/o mancanza di speranze riguardo la possibilità di un cambiamento nella direzione di sistemi che danno valore ai bisogni di chi ne subisce le conseguenze. | Consapevole della possibilità potenziale di organizzare i sistemi in base a bisogni dal valore universale; disponibilità a contribuire al benessere generale, con creatività crescente. | Si impegna nella creazione e nel miglioramento di sistemi, con l’intento di contribuire al benessere generale con apertura verso il feedback. | ||||||||||||||
31 | C’è altro? | ||||||||||||||||||||
32 | Copyright © 2011 Jacob Gotwals, Jack Lehman, Jim Manske, and Jori Manske. | Legal information: This work is licensed under the Creative Commons Attribution 3.0 Unported License, which allows you to share, copy, distribute, publicly perform, and adapt this work - under certain conditions. To view a copy of this license, visit www.creativecommons.org/licenses/by/3.0/ or send a letter to Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA. If you distribute or publicly perform this work (titled "Pathways to Liberation Self-Assessment Matrix, Version 1.2") (or any adaptation of it, or collection including it), you must attribute this work to its original authors (“Jacob Gotwals, Jack Lehman, Jim Manske, and Jori Manske”), and include a link to URI pathwaystoliberation.com– for additional details, see the Legal Code of the license, especially section 4(b). “The Center for Nonviolent Communication” logo is a registered trademark of The Center for Nonviolent Communication – for guidelines on the use of this logo, visit www.cnvc.org . | |||||||||||||||||||
33 | Jack, Jim, and Jori are Certified Trainers with The Center for Nonviolent Communication | www.cnvc.org • cnvc@cnvc.org +1-505-244-4041 | Informazione legale: Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 . Siete liberi di condividere, riprodurre, distribuire, esporre in pubblico, ed adattare questo lavoro – sotto certe condizioni. Per vedere una copia di questa licenza vai a www.creativecommons.org/licenses/by/3.0/ o scrivi a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA. Se distribuisci o esponi in pubblico questo lavoro, (intitolato "Sentieri verso la liberazione: matrice di auto-valutazione, Versione 1.2") (o qualsiasi adattamento di esso, o raccolta che lo contiene), devi attribuire questa opera agli autori originali (“Jacob Gotwals, Jack Lehman, Jim Manske, e Jori Manske”), ed includere un collegamento a pathwaystoliberation.com– per dettagli aggiuntivi, vedere il codice legale della licenza, in particolare la sezione 4(b). Il logo del “The Center for Nonviolent Communication” è un marchio registrato del The Center for Nonviolent Communication – le linee guida per l’uso di questo logo si trovano a www.cnvc.org . | ||||||||||||||||||
34 | Jack, Jim, and Jori sono Formatori Certificati con il Center for Nonviolent Communication | Inspired by the work of Marshall Rosenberg, Ph. D., Noel Burch of Gordon Training Institute, and the contributions of hundreds of Nonviolent Communication trainers throughout the world. Special thanks to River Dunavin, Christa Morf and Hawkeye Lannis for planting some important seeds. | |||||||||||||||||||
35 | Ispirato dal lavoro di Marshall Rosenberg, Ph. D., Noel Burch del Gordon Training Institute, e i contributi di centinaia di formatori di Comunicazione Non Violenta in tutto iI mondo. Un ringraziamento speciale a River Dunavin, Christa Morf e Hawkeye Lannis per aver seminato dei semi importanti. | Tradotto dall’inglese all’italiano da Shera Lyn Parpia, revisionato da Maria Laura De Gaspari, Maria Nicola De Miccioli e Aldo Riboni | |||||||||||||||||||
36 | |||||||||||||||||||||
37 | |||||||||||||||||||||
38 | |||||||||||||||||||||
39 | |||||||||||||||||||||
40 | |||||||||||||||||||||
41 | |||||||||||||||||||||
42 | |||||||||||||||||||||
43 | |||||||||||||||||||||
44 | |||||||||||||||||||||
45 | |||||||||||||||||||||
46 | |||||||||||||||||||||
47 | |||||||||||||||||||||
48 | |||||||||||||||||||||
49 | |||||||||||||||||||||
50 | |||||||||||||||||||||
51 | |||||||||||||||||||||
52 | |||||||||||||||||||||
53 | |||||||||||||||||||||
54 | |||||||||||||||||||||
55 | |||||||||||||||||||||
56 | |||||||||||||||||||||
57 | |||||||||||||||||||||
58 | |||||||||||||||||||||
59 | |||||||||||||||||||||
60 | |||||||||||||||||||||
61 | |||||||||||||||||||||
62 | |||||||||||||||||||||
63 | |||||||||||||||||||||
64 | |||||||||||||||||||||
65 | |||||||||||||||||||||
66 | |||||||||||||||||||||
67 | |||||||||||||||||||||
68 | |||||||||||||||||||||
69 | |||||||||||||||||||||
70 | |||||||||||||||||||||
71 | |||||||||||||||||||||
72 | |||||||||||||||||||||
73 | |||||||||||||||||||||
74 | |||||||||||||||||||||
75 | |||||||||||||||||||||
76 | |||||||||||||||||||||
77 | |||||||||||||||||||||
78 | |||||||||||||||||||||
79 | |||||||||||||||||||||
80 | |||||||||||||||||||||
81 | |||||||||||||||||||||
82 | |||||||||||||||||||||
83 | |||||||||||||||||||||
84 | |||||||||||||||||||||
85 | |||||||||||||||||||||