Informazioni cronologiche

Organizzazione di appartenenza / Company

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francesca.devicienti@gmail.com

Sono sempre stato interessato alle dinamiche esistenti dietro le case discografiche e alle modalità con cui si interfacciano al pubblico mediante l'artista. In un epoca in cui i generi musicali si vanno man mano assottigliando, è interessante e divertente assistere a come la musica pop non sia più l'estremizzazione di un genere musicale ma un crossover di stili e references varie, senza però definire mai nulla di nuovo. Magari all'interno di questo progetto sarà possibile immaginare nuove strade da percorrere e inediti processi di fruizione.

alessandro.nge@gmail.com

nicolamoretti2001@gmail.com

Sono un musicista e un compositore (nell'accezione più umile del termine). Nutro una forte passione per la generazione elettronica e/o elettroacustica di suoni e timbri, poiché la mia attività musicale preferita è costruire paesaggi sonori. Sono interessato al corso perché ho bisogno di ampliare la mia conoscenza, ancora non sufficiente, dell'industria musicale e dei servizi di streaming: nella mia brevissima "carriera" ho utilizzato i servizi di streaming per pubblicare i miei lavori e ne sono uscito sempre insoddisfatto e frustrato. Ho tanta voglia di partecipare al progetto, di dare una mano ad altri musicisti e scambiare conoscenze e abilità con essi, imparo molto in fretta e ho intenzione di fare della musica la mia ragione di vita. Suono bene chitarra e basso, so mettere le mani sul sintetizzatore e suono a chiacchiere batteria e piano, ho avuto un'esperienza col didgeridoo. Ciao!

andrea.berardi.gcpll@gmail.com

dopo 5 anni di 5 scuole superiori diverse frequentate, in me ciò che la scuola ha lasciato è rabbia e disagio. nonostante questo ho sempre pensato la scuola, la formazione come il centro di tutto e mi sono sempre battuto per cercare di farla mia.
ora dopo una serie di processi assunti nella mia testa penso che coesistere con uno spazio, un metodo e un approccio alla formazione sbagliato possa essere solo dannoso. da tempo nella mia testa cerco di decostruire il concetto di coesistenza con ciò che ritengo sbagliato su vari piani, nei termini per cui fornisco/mi fornisco o insieme ci forniamo una risposta alternativa, congruente il più possibile ai bisogni materiali e sociali che ho, abbiamo.
penso che sos e più nello specifico questa tre giorni siano la risposta a un bisogno formativo -e chissà quanti altri- che tanto ho immaginato, cercato e ora ho qui difronte.

angela.vitale2805@gmail.com

maciocia.francesca@gmail.com

Ciaaao, ho seguito un po' gli incontri del mercoledì su post work e mi diverte creare un progetto artistico collettivo e diabolico. Voglio sperimentare la faccenda di Spotify e scrivere dei bei testi per tracce che spaccano.

Con tutti i cambiamenti avvenuti in questi anni per quanto riguarda la distribuzione musicale e tutto ciò che gli orbita intorno, credo sia davvero importante poter fare un corso che mi permetta di rendere il tutto molto più chiaro e strutturato.

Sto lavorando su un progetto di resistenza biopolitica. Credo sia importante dato l'obiettivo esplorare processi di disidentificazione anche attraverso la pratica digitale.

Perchè vorrei approfondire la mia conoscenza sul mercato musicale e il mondo delle piattaforme di streaming. In particolar modo mi interessa capire qual è il mio ruolo, in quanto visual designer, in questo mondo

massimiliano.martucci@gmail.com

davide.visconti.91@gmail.com

Sono un grande appassionato di musica, anzitutto. Ultimamente, mi sto interessando alle dinamiche culturali dietro l'idea di popstar, a come esse funzionino come una sorta di "avatar" per dinamiche culturali di gruppo più ampie. Questo workshop potrebbe essere l'occasione adatta per ragionare intensamente sul tema, anche alla luce delle nuove tecnologie crypto applicate all'industria culturale.

Il linguaggio musicale è, tra gli altri, uno dei principali veicoli della mia emotività: con la musica io penso e mi evolvo e parlo. Mi piacerebbe approfondire gli aspetti che mi sono più estranei, ma soprattutto cercare di individuare il momento in cui ciò che di "strettamente personale" esiste nella musica diventa così tanto condivisibile e potente da entrare a far parte del modo in cui comunichiamo.

Perché amo la musica come forma espressiva accessibile a tutti.
Per questo sono molto curioso sia dell'aspetto artistico, sia del discorso relativo alle piattaforme musicali.
Sono sempre stato contrario alla formazione di piattaforme capitalistiche che asservissero gli artisti e la musica al paradigma dello sfruttamento e della mercificazione capitalista ( non ho mai scaricato Spotify yo)
Tra l'altro mi piacerebbe avere uno spazio di condivisione con altri artisti che mi possa dare nuovi stimoli e mi permetta di trovare forme di contaminazione per ciò che faccio

federicofredfumagalli@gmail.com