ITALIAN IN WONDERLAND
FORMA PASSIVA
La cucina italiana
© CC BY-NC-ND 4.0- Federico Fabbri, -Italian in Wonderland
La vita di Pellegrino artusi
Pellegrino Artusi nacque a Forlimpopoli (Emilia-Romagna) il 4 agosto 1820. Figlio di un droghiere benestante, Agostino e di Teresa Giunchi, fu chiamato Pellegrino in onore del santo forlivese Pellegrino Laziosi. Come molti ragazzi di buona famiglia, studiò nel seminario della vicina Bertinoro, poi si dedicò all'attività commerciale paterna per qualche tempo.
La vita della famiglia Artusi venne sconvolta per sempre il 25 gennaio 1851: il pericoloso brigante Stefano Pelloni, detto il Passatore, assaltò Forlimpopoli con l'intento di rapinare le famiglie più ricche del paese e le varie istituzioni. Gertrude, sorella di Artusi, fu violentata e impazzì. Per lo shock, la famiglia Artusi si trasferì a Firenze.
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La vita di Pellegrino artusi
Gli Artusi si stabilirono in Via dei Calzaiuoli, dove rilevarono un banco di vendita di seta ed ebbero successo negli affari, guadagnando onestamente buon nome e ricchezza.
Quando Firenze fu proclamata capitale d’Italia nel 1865, Artusi decise di lasciare l’attività commerciale e prima del 1870, neanche cinquantenne, si ritirò a vita privata per godere il frutto delle sue fatiche. In questi anni si occupò delle letture dei classici italiani e cominciò a scrivere ricette di cucina, avvalendosi di esperienze antiche e nuove. Pubblicò poi le sue creazioni nel famosissimo La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, del 1891.
Pellegrino Artusi abitò nel Villino Puccioni in piazza D'Azeglio a Firenze, dove tranquillamente condusse la sua esistenza fino al 1911, quando morì, a 90 anni.
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La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene
La prima edizione del libro di Artusi fu pubblicata nel 1891, e raggiunse circa mille copie. Successivamente, il libro uscì in più edizioni, giungendo a trentadue nel 1932. Il manuale della cucina "Artusi" diventò presto un best-seller dei tempi; era considerato il libro per cucinare che non doveva mancare in ogni casa.
All'interno si trovano ben 790 ricette diverse, che vanno dagli antipasti ai dolci, passando per minestre, liquori, brodi, secondi piatti. Ogni ricetta è descritta dall'autore con stile diretto e arguto, ed è accompagnata da aneddoti divertenti e riflessioni.
La novità dell'opera artusiana sta nell'approccio gastronomico nazionale, che comprende in un unicum la varie tradizioni culinarie regionali.
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Forma attiva e forma passiva
Quando un verbo è nella sua forma attiva, è il soggetto a compiere l’azione descritta nel verbo. La maggior parte dei verbi che hai visto finora erano nella loro forma attiva.
Forma attiva
Quando un verbo è nella sua forma passiva, il soggetto subisce l’azione da parte di un agente, che può essere esplicito o implicito.
Forma passiva
Pellegrino Artusi ha pubblicato la prima edizione del libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” nel 1891.
La prima edizione del libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” è stata pubblicata (da Pellegrino Artusi) nel 1891.
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Per ottenere la forma passiva di un verbo, si coniuga essere nel tempo verbale che si desidera utilizzare. Poi si aggiunge il participio passato, che dev’essere accordato in genere e numero al soggetto del verbo.
Se l’agente è presente in forma esplicita, è preceduto dalla preposizione da.
Ogni ricetta del libro di Artusi è descritta dall'autore con uno stile diretto e arguto.
Forma passiva: Formazione
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Solo per i tempi semplici (non composti) si può ottenere la forma passiva di un verbo coniugando venire come alternativa ad essere (oppure, meno comunemente, andare).
La vita della famiglia Artusi venne sconvolta per sempre il 25 gennaio 1851.
Forma passiva: andare e venire
Stefano Pelloni, detto Il Passatore, brigante romagnolo.
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Artusi fu chiamato Pellegrino in onore del santo forlivese Pellegrino Laziosi.
Il manuale di Artusi era considerato il libro per cucinare che non doveva mancare in ogni casa.
La forma passiva è usata frequentemente per mettere in risalto il soggetto (che nella forma attiva corrisponde al complemento oggetto diretto), togliendo enfasi all’agente. È una struttura comune soprattutto nell’italiano scritto, ed esiste per tutti i tempi verbali.
Forma passiva: Uso
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A piccoli gruppi, leggete attentamente una delle seguenti ricette di Artusi.
Link: http://www.pellegrinoartusi.it/il-contenuto-del-libro/
#47 Minestrone (2 verbi alla forma passiva)
#64 Zuppa di ranocchi (3 verbi alla forma passiva)
#74 Risotto nero colle seppie alla fiorentina
Attività: Ricette artusiane
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Il movimento slow food
In coppia: Rispondi alle domande
1. Chi è la persona intervistata?
2. Che cos’è Slow Food?
3. Quali sono i temi principali di cui si occupa Slow Food?
4. Con quale frequenza si organizza l’evento Terra Madre?
Intervista integrale: �https://www.youtube.com/watch?v=70cEu9COfFk
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Esempi con la forma passiva.
Un movimento che “fa scuola”: Slow Food e l’Università di Scienze Gastronomiche (UNISG)
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Il movimento SLOW FOOD
Anche se è nato in Italia, il movimento Slow Food va considerato un’associazione culturale internazionale.
PRESENTE
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Il movimento SLOW FOOD
Il movimento Slow Food è stato fondato nel 1986 a Bra (Piemonte) da Carlo Petrini. Il primo nome dell’associazione era Arci Gola.
PASSATO PROSSIMO
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Il movimento SLOW FOOD
Il manifesto del movimento Slow Food è stato pubblicato nel 1989, firmato da delegati provenienti da vari paesi del mondo.
La prima bozza del manifesto era stata scritta nel 1987 grazie ad una collaborazione tra i 13 storici “padri fondatori” italiani di Slow Food, tra cui lo stesso Petrini.
TRAPASSATO PROSSIMO
In coppia:
Riassumi il Manifesto dello Slow Food in due o tre frasi. Quali sono i principi fondamentali espressi in questo documento?
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Il movimento SLOW FOOD
L’ascesa dei fast food e di ritmi di vita sempre più frenetici erano visti dai fondatori di Slow Food come importanti problemi da affrontare per la società del presente e del futuro.
IMPERFETTO
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Il movimento SLOW FOOD
Nonostante il lavoro di Slow Food, le catene di fast food restano una presenza importante anche nel mercato italiano. Anche l’anno prossimo saranno inaugurati nuovi punti vendita in Italia e molti altri paesi.
FUTURO SEMPLICE
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Il movimento SLOW FOOD
Secondo un articolo, entro qualche anno saranno stati aperti 200-300 nuovi punti vendita Starbucks in Italia.
FUTURO ANTERIORE
Il Palazzo delle Poste di Milano, in cui si trova una Starbucks Reserve Roastery.
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Università di Scienze Gastronomiche - UNISG
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UNiSG
L’Università di Scienze Gastronomiche (UNISG) è un’università, la cui sede si trova a Pollenzo, frazione di Bra, in Piemonte.
È realistico immaginare che questa università sia pensata per educare i giovani italiani e stranieri interessati allo sviluppo professionale nel campi della gastronomia e della ristorazione.
CONGIUNTIVO PRESENTE
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UNiSG
È interessante che l’università sia stata fondata grazie alla collaborazione tra Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food, e Massimo Montanari, un docente di storia medievale all’Università di Bologna.
All’UNISG, Massimo Montanari insegna storia dell’alimentazione.
CONGIUNTIVO PASSATO
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UNiSG
Per attirare studenti da tutto il mondo, era opportuno che all’UNISG venissero offerti diversi indirizzi di studio e che diversi corsi fossero insegnati in inglese.
CONGIUNTIVO IMPERFETTO
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UNiSG
Prima di guardare questo video, non sapevo che l’UNISG fosse stata istituita nel 2004.
CONGIUNTIVO TRAPASSATO
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Ascolta l’intervista a Matteo, un ex-studente dell’UNISG, e rispondi alle domande.
Intervista ad un ex-studente dell’UNISG.
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Spaghetti: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/31/Spaghetti_al_pomodoro%2C_icona_della_cucina_italiana_nel_mondo._.jpg (Silvimelo, CC BY-SA 4.0)
Pellegrino Artusi: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a3/Pellegrino_Artusi.jpg
Targa in Piazza D’Azeglio: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/de/Piazza_d%27azeglio_35_villino_puccioni%2C_targa_pellegrino_artusi_2.jpg (I, Sailko, CC BY-SA 3.0)
Frontespizio La scienza in cucina: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/37/Artusi_1a_ed.jpg (Salvatore Landi Editore, CC0 Public domain)
Il Passatore: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5b/Ilpassatore.png (Aronchi, CC BY-SA 3.0)
Marchio Slow Food: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/44/Slow_Food_logo%2C_2008_%28cropped%29.jpg (Jan-Tore Egge, CC BY-SA 2.0)
Stand Slow Food: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a1/Slow_Food_information_stand.jpg (Jan-Tore Egge, CC BY-SA 2.0)
Carlo Petrini: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d0/Carlo_Petrini_%284320747228%29.jpg (Bruno Cordioli, CC BY 2.0)
Fast food: https://www.pexels.com/photo/delicious-fast-food-and-laptop-on-table-4021981/ (ready made, CC0 Public domain)
Burger King Italia: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1b/Burger_King_Italy.jpg (Vincenzo Iaconianni, CC BY-SA 3.0)
Palazzo delle Poste Milano: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/16/Palazzo_delle_Poste_Milano.jpg (Simone Priori, CC BY-SA 4.0)
Unisg pic 1: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8a/Unisg_licensed.jpg (Maurooo, CC BY-SA 3.0)
Unisg pic 2: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d5/Universit%C3%A0_Scienze_Gastronomiche_%28esterno%29.jpg (Georgius LXXXIX, CC BY-SA 3.0)
Massimo Montanari: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9c/Massimo_Montanari.jpg (Luigi Montanari, CC BY-SA 3.0)
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