HOMO AGLIETTENSIS
Traguardi ed obiettivi da perseguire e verificati
Traguardo
L’alunno riconosce ed esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale
Obiettivo
Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico
Durante lo studio della Preistoria ci siamo imbattuti in molte curiosità e punti interrogativi. Abbiamo allora deciso di sperimentare di persona quali potessero essere le modalità di vita di donne e uomini primitivi e soprattutto il modo in cui avessero scoperto l’AGRICOLTURA.
Abbiamo allora organizzato un GIOCO DI RUOLO allestendo una caverna nel giardino. Ci siamo truccati e vestiti da perfetti donne e uomini primitivi e, divisi in due gruppi, ci siamo avvicendati nella caverna leggendo un racconto che riportava le varie tappe di sviluppo dal Paleolitico al Neolitico.
L’uomo del NEOLITICO scopre l’agricoltura
Il tempo passa … qualche volta intorno al fuoco si raccontavano scene di caccia, accadeva anche che qualcuno tornasse ferito o non tornasse proprio, ma ogni giorno c’era una nuova scoperta.
Ormai sono diventato un uomo ed ho un figlio che si chiama Ark. Mi chiamo Ark e da quando sono nato ho sempre viaggiato con la mia famiglia ed altri gruppi. Viaggiavamo sempre per seguire nuovi animali da cacciare, per raccogliere altra frutta e per questo motivo, con grande dispiacere papà ha lasciato il nonno nella grotta là sull’altopiano. Lui era vecchio e stanco per seguirci.
Ogni giorno la vita si ripeteva sempre uguale, uomini e donne cacciavano, pescavano, raccoglievano erba e radici ed anche noi bambini aiutavamo a raccogliere tutto quello che poteva servire. Il cibo non era mai sufficiente e veniva consumato subito, per questo era la nostra prima preoccupazione.
Una volta, per gioco, io e Daar abbiamo nascosto alcuni semi sotto un mucchietto di terra vicino all’acqua. Sono cadute le foglie degli alberi, il vento ha soffiato ed è piovuto, sono passate almeno due lune prima che il sole scaldasse ancora.
Allora siamo tornati a giocare lì ed abbiamo cercato i nostri semini ma… non c’erano più. Al loro posto abbiamo trovato una piccola pianta.
Siamo corsi a chiamare le nostre mamme ed abbiamo raccontato il nostro gioco. Da quel giorno altri hanno provato, come noi, a nascondere i semi nella Terra e così da allora abbiamo potuto raccogliere sempre i frutti nati da nuove piante.
Da molti giorni i nostri papà hanno lasciato il villaggio e li abbiamo aspettati con ansia. Finalmente un giorno il rumore di una mandria ci ha svegliati, siamo scesi subito a vedere: i nostri papà erano seguiti da un gruppo di animali con le corna. Per fortuna gli animali si sono fermati davanti alla grande roccia che proteggeva il villaggio. Con dei rami infuocati ci siamo avvicinati e li abbiamo circondati. Il nonno di Daar suggerì di sostituire il fuoco con delle grandi pietre e dei pali legati fra loro così gli animali rimasero chiusi vicini. Dopo due lune, un giorno, dentro quel recinto vidi insieme a Daar, un piccolo cucciolo che si reggeva a fatica sulle quattro zampe. Siamo rimasti lì tutto il giorno a guardare. Era bello vederlo succhiare il latte come faceva mio fratello più piccolo con la mia mamma. La mamma del cucciolo e gli altri animali mangiavano l’erba e così, ogni giorno, io e Daar, raccoglievamo erba fresca per loro.
Per tanto tempo il sole ha scaldato la terra da quando abbiamo lasciato il nonno. Finalmente abbiamo trovato un posto vicino ad un corso d’acqua, ricco di alberi da frutta e di radici. Mio padre e gli altri hanno deciso di costruire dei rifugi per la notte. Per meglio difenderci dalle bestie feroci hanno costruito delle case spingendo dei lunghi pali direttamente dentro il fango e legandone altri fra loro hanno formato il pavimento. Noi bambini abbiamo aiutato moltissimo e sono stati giorni faticosi, ma finalmente tutte le persone del nostro gruppo abitano in una casa rialzata: la palafitta.
PREPARIAMO I MATERIALI
PREPARIAMO GLI ATTORI
GIOCHIAMO!