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Sperimentazione�TINKERING, MAKING E IOT�

Classe 4° A - scuola primaria «La Fonte»�I.C. Perugia 12

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La mano meccanica di Frankenstein�

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Perchè promuovere �metodologie didattiche innovative?

Si parla di tinkering come una forma di apprendimento informale in cui si impara facendo. Gli studenti hanno la possibilità di conoscere, modellare e combinare vari elementi per creare degli oggetti, utilizzando il proprio intuito e la propria creatività. Le attività sono sempre presentate sotto forma di gioco, in quanto il compito da svolgere non verrà imposto dall'esterno ma saranno gli alunni stessi a darsi un obiettivo, e prevedono la possibilità di lavorare in gruppo. Nelle attività di tinkering non è importante quello che si realizza quanto il processo che porta all'output finale. Lo studente è incoraggiato a sperimentare in modo da stimolare in lui l'attitudine alla risoluzione dei problemi. Sbagliare è considerato un momento importante per comprendere i propri errori e per agire di conseguenza. Questa metodologia può essere riassunta in tre passaggi chiave:  Think-pensa, Make-crea, Improve-migliora.

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Competenze messe in campo

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osservare

utilizzare

sviluppare

computare

Attraverso osservazioni, costruzioni, modellazioni i bambini imparano a riconoscere principi simili e regole generali in oggetti, macchine di uso quotidiano o comune.

I bambini utilizzano le proprie conoscenze e competenze matematiche e scientifico/tecnologiche per risolvere problemi reali.

L’attività consente di sviluppare il pensiero progettuale inteso come proficua interazione di pensiero logico, capacità di problem posing e problem solving, pensiero creativo ed efficace.

Sviluppare un atteggiamento attivo e consapevole dell’uso delle tecnologie.

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interagire

essere consapevoli

Imparare a collaborare per realizzare progetti comuni.

Divenire consapevoli che alcuni meccanismi consentono a piccole forze di produrre grandi effetti.

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INTRODUZIONE AI PRINCIPI DI ROBOTICA EDUCATIVA

Gli alunni, dopo aver visto un video tutorial per la realizzazione della mano meccanica, accolgono la sfida per realizzarne una tutto loro.

Da parte loro, i bambini si appassioneranno e vivranno questo momento come un gioco affinando inconsapevolmente le loro competenze.

L’attività è focalizzata sulla creatività e sull’esplorazione. Non c’è la necessità di produrre qualcosa di realmente funzionante; si tratta piuttosto di un momento per esplorare le scienze e la tecnologia.

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UN’ESPERIENZA DI APPRENDIMENTO COLLABORATIVO

L’attività è stata svolta in piccoli gruppi e garantendo modalità sicure secondo il protocollo covid. 

L’apprendimento collaborativo ha permesso ai ragazzi lo sviluppo di un clima relazionale positivo, in questo contesto ogni componente del gruppo è portato a  sentirsi parte di un progetto più ampio favorendo lo sviluppo di abilità e competenze sociali nei quali i componenti si aiutano reciprocamente e si sentono corresponsabili dell’intero percorso e del prodotto finale.

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IL RUOLO DELL’INSEGNANTE

L'insegnante/tutor in quest’ottica di lavoro organizza le attività, affianca gli studenti nei processi di apprendimento e sollecita il problem solving di gruppo.

I ragazzi stimolati a confrontarsi tra loro potranno  condividere idee e ricevere input positivi.

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"La sfida"

FASE 1

L’insegnante propone alla classe la realizzazione di un artefatto dopo aver loro presentato il video tutorial di YouTube che mostra la realizzazione di una mano meccanica con materiale di recupero.

https://www.youtube.com/watch?v=ybFy-zyLYco

VIDEO DI

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Progettazione

FASE 2

Il primo passo da compiere è stato quello della progettazione del modello da realizzare; è stato fondamentale per gli studenti riuscire a riportare tale idea su carta, specificando le misure, i materiali e gli strumenti necessari per la realizzazione.

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Realizzazione

FASE 3

I bambini hanno poi ritagliato la sagoma del braccio e della mano sul cartone rispettando le misure stabilite.

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Computazione

FASE 4

Hanno poi proceduto alla realizzazione di una manicotto per sorreggere e far funzionare la mano meccanica.

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Hanno incollato, in corrispondenza delle falangi delle dita, dei pezzetti di cannucce colorate. Per garantire anche il funzionamento del dito pollice hanno inoltre tracciato con le cannucce un percorso diverso posto in entrambe le facce della sagoma come mostrato nel video.

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Le porzioni di cannucce sono state collegate inserendo un filo di spago per ogni dito di cartone, facendo attenzione a fissare un’estremità dello spago al pezzetto di cannuccia corrispondente alla falange distale, mentre l’altra estremità, a forma di anello, doveva restare libera per inserirvi le dita di una mano.

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Conclusione

Gli alunni, entusiasti del lavoro svolto insieme, hanno concluso la sfida cercando di afferrare con la mano meccanica un bicchiere di carta pieno d’acqua per poi travasarlo oppure un oggetto per posizionarlo altrove.

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