Gli
Enzimi
Gli enzimi
Studiare da pag. B38 a B41
Studiare da pag. B 44 a B45.
Gli enzimi: i catalizzatori biologici
Un'altra importante classe di proteine le cui funzioni dipendono strettamente dalla struttura terziaria sono gli enzimi.
Gli enzimi sono dei catalizzatori biologici la cui funzione è rendere possibile lo svolgimento delle reazioni chimiche del metabolismo cellulare.
La palla ha bisogno di una spinta (energia) per uscire dalla buca.
La palla ha ricevuto un apporto di energia di attivazione può rotolare spontaneamente giù dal pendio, rilasciando energia libera.
L’energia di attivazione è necessaria per avviare una reazione
La nomenclatura ufficiale attribuisce a ogni enzima un codice numerico (che indica le classi e sottoclassi) preceduto dalla sigla EC (Enzyme Commission).
Tuttavia, è tuttora utilizzata la nomenclatura basata sul nome sistematico, il quale è costituito da un prefisso e da un suffisso: il prefisso è dato dalla radice del nome del substrato su cui agisce l’enzima, il suffisso corrisponde alla desinenza –asi.
La classificazione degli enzimi
Lattato deidrogenasi
Per esempio, L’enzima lattato deidrogenasi opera sulla molecola lattato e la ossida privandola di due atomi di idrogeno.
C=O
COO-
CH3
Lattato
HO–C–H
COO-
CH3
NAD+
Piruvato
NADH + H+
Coenzima
I cofattori enzimatici
Molecole organiche, di natura non proteica, dette coenzimi.
Ioni inorganici (Ca2+, Zn2+, Mg2+, o il Fe2+).
Inorganici
Organici
Cofattori
Permettono alla molecola enzimatica di assumere una forma adatta per potersi combinarsi con il substrato.
Funzionano da trasportatori di gruppi funzionali (coenzima A) o di elettroni (NAD, FAD e NADP).
I cofattori organici-Coenzimi
Quando i coenzimi sono legati in modo permanente all’enzima sono detti gruppi prostetici.
I cofattori organici-Coenzimi
L’interazione tra un enzima e il substrato
E
+ S
E–S
E
+ P
Gli enzimi servono ad abbassare l'energia di attivazione per passare dai substrati ai prodotti, rendendo possibili le reazioni del metabolismo cellulare.
E
+ S
E–S
E
+ P
Gli enzimi abbassano la barriera di potenziale
Energia libera
Tempo di reazione
E + P
E + S
Ea
Eac
Complesso attivato E–S
Enzima substrato
E-S
Gli enzimi hanno un’elevata specificità
Enzima
Sito attivo
Il substrato è una molecola sulla quale agisce un enzima.
Spesso gli enzimi cambiano forma quando legano il loro substrato, grazie ad un processo chiamato adattamento indotto: in questo modo il sito dell’enzima può interagire più facilmente con la molecola di substrato.
Modello dell’Adattamento indotto:
Enzima
Substrato
Un esempio di adattamento indotto si ha nell’enzima esochinasi che catalizza la reazione:
Glucosio
ATP
Glucosio 6-fosfato
ADP
esochinasi
La fosforilazione è una reazione molto frequente nelle cellule perché è il modo principale in cui le molecole vengono attivate nel corso dei vari processi metabolici.
Enzima
Substrato
Sito attivo
Enzima + substrato
Enzima
Complesso E-S
Prodotti
Modello dell’adattamento indotto
Orientarli spazialmente
Metterli fisicamente in tensione
Gli enzimi hanno diversi modi di indurre i loro substrati a passare allo stato di transizione, tra cui:
Come funzionano gli enzimi
Classe | Reazione catalizzata | Esempi |
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La classificazione degli enzimi
Ossidoreduttasi
Transferasi
Idrolasi
Liasi
Isomerasi
Ligasi
Ossido-riduzione
Trasferimento di gruppi chimici
Idrolisi
Addizione o rimozione di gruppi chimici
Isomerizzazione (inter- conversione tra due isomeri)
Formazione di legami covalenti C-C, C-O, C-S, C-N mediante reazioni di condensazioni accoppiate con scissione di ATP
Deidrogenasi (trasferimento di due atomi di idrogeno)
Chinasi (trasferimento di gruppi fosfato – ATP), Transaminasi trasferimento di gruppi amminici
Glicosidasi (idrolisi del legame glicosidico), Esterasi (idrolisi del legame estereo),
Proteasi (idrolisi del legame proteico)
Decarbossilasi (rimozione del gruppo CO2), Idratasi (addizione di H2O al doppi legame).
Mutasi (trasferimento intramolecolare di gruppi chimici)
Polimerasi (polimerizzazione degli acidi nucleici)
Gli enzimi sono regolati
Gli enzimi sono regolati
Altri meccanismi di regolazione enzimatica sono:
Effetti allosterici
Possono essere positivi o negativi.
Gli enzimi allosterici sono formati da più subunità.
Inibitori Enzimatici
Sono impiegati nelle vie metaboliche perché la loro azione può essere attivata o inibita.
Sono sostanze che modificano il sito attivo di un enzima in modo che questo non può più legare il substrato.
Sono sostanze che si legano all’enzima riducendo la sua attività catalitica.
Irreversibile
Reversibile
Competitivi
Non competitivi
Substrato
I Meccanismi di modulazione allosterica
Sito attivo
Attivatore allosterico
Inibitore allosterico
Substrato
Quando la cellula richiede una maggiore quantità di un prodotto di una reazione, sintetizza più molecole di effettore positivo. Il legame dell’attivatore al sito allosterico induce un cambiamento di forma del sito attivo, che può quindi legarsi al substrato.
Quando la richieda di un prodotto di reazione diminuisce, vengono sintetizzati effettori negativi. Il legame dell’inibitore al sito allosterico induce un cambiamento di forma del sito attivo, che non può più legare il substrato.
C
R
C
R
Modulazione allosterica positiva
Modulazione allosterica negativa
Gli enzimi allosterici sono molto importanti nelle vie metaboliche, perché la loro azione può attivare o disattivare un’intera via metabolica (feedback). Un esempio di modulazione allosterica è la formazione di l’ATP che controlla diverse vie cataboliche.
Modulazione allosterica
ATP
ADP
idrolasi
L’ATP è in grado di legarsi a molti enzimi catabolici, diminuendo la loro affinità per il substrato e quindi inibendo la loro l’attività enzimatica.
Se l’ATP viene prodotto in eccesso rispetto al fabbisogno, il suo stesso accumulo inibisce gli enzimi catabolici (feedback negativo).
P
+
L’ADP, invece, funziona come attivatore degli stessi enzimi catabolici.
L’accumulo di ADP provoca l’attivazione degli enzimi catabolici.
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Inibitori reversibili competitivi e non competitivi
Enzima
substrato
Legame enzima-substrato
Enzima
inibitore
Inibizione competitiva
Inibizione non competitiva o allosterica
inibitore
Sito attivo
Enzima
Prodotto
Inibizione non competitiva
Inibizione non competitiva
Inibizione competitiva
Enzima
Substrato
Sito attivo
Enzima + inibitore
Inibitore
Inibitori competitivi
Inibizione non competitiva
Gli enzimi allosterici possono modulare il feedback di un processo metabolico nel quale il prodotto finale Z inibisce l’enzima E1.
Enzima 1
Enzima 1
Enzima 2
Enzima 3
Enzima 4
Substrato
Prodotto
Feedback negativo
Il prodotto dell’enzima 4 inibisce l’azione dell’enzima 1
A
B
C
D
Z
E1
E2
E3
E4
Modificazione o Regolazione covalente
Un esempio di modificazione covalente irreversibile è la scissione proteolitica, che consiste nella rimozione di amminoacidi da un precursore enzimatico inattivo. L’idrolisi di uno o più legami peptidici porta alla produzione di un enzima attivo. Per esempio, gli enzimi digestivi vengono attivati dopo che sono stati secreti dalla cellula per evitare l’autodigestione. (es. Il tripsinogeno, prodotto dal pancreas, per scissione proteolitica si trasforma in tripsina, forma attiva).
Modificazione o Regolazione covalente
La modificazione covalente irreversibile è tipica di molti farmaci, come la penicillina, un antibiotico che blocca gli enzimi necessari alla costruzione della parete cellulare dei batteri.
Infine, ricordiamo le tossine e i veleni: per esempio, lo ione CN- si lega stabilmente allo ione metallico presente nell’enzima che serve per trasportare l’ossigeno (citocromo C ossidasi), cosi da provocare il blocco della respirazione cellulare.
Fine