Audizione di PeaceLink
Disegno di legge 986 per la conversione in legge del decreto-legge 4/2024
“Disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico”
Senato della Repubblica - Nona commissione - 6.2.2024
Alessandro Marescotti - Presidente PeaceLink
Perché ILVA ha tanti debiti?
La radice della crisi ILVA sta nel suo gigantismo.
Dopo aver prodotto 8,3 milioni di tonnellate di acciaio nel 2012, l’ILVA è scesa a 5,8 nel 2013, 6,4 nel 2014 e solo 4,9 nel 2015. Risultato? Debiti per 2,9 miliardi di euro accertati dal tribunale fallimentare di Milano (30.1.2015).
7
Nel decreto lo stanziamento dei
320 milioni è collegato alla “salvaguardia dell’ambiente”?
L’ordinanza sindacale del maggio 2023
«L'esposizione al benzene determina un aumentato rischio di leucemie infantili». È uno dei passaggi più significativi della relazione che l’Asl di Taranto ha inviato al sindaco Rinaldo Melucci e che ha spinto il primo cittadino a emettere la nuova ordinanza che impone ad Acciaierie d’Italia e Ilva in amministrazione straordinaria di trovare entro 30 giorni soluzioni per ridurre le emissioni di benzene oppure spegnere gli impianti dell’area a caldo entro i prossimi due mesi. Un documento in cui l’azienda sanitaria ionica ha fornito a Melucci dati e numeri che lo stesso sindaco ha definito «evidenze chiare rispetto al rischio per la popolazione» sui danni generati dal benzene «anche se al di sotto dei limiti di legge».
Media mobile 8 ore, a dicembre 2023, in Via Machiavelli benzene rilevato numerose volte sopra la media di 3 µg/m3 (REL usato in California)
Superamenti Reference Exposure Level (REL) in giallo
La situazione ha continuato ad essere preoccupante anche dopo l’ordinanza sindacale.
L’aumento dell’inquinamento da benzene
La concessione del prestito oneroso rischia di far proseguire il preoccupante trend crescente del benzene cancerogeno: lo Stato può consentire con un prestito la prosecuzione di un’attività che mette in pericolo la salute, in particolare quella dei bambini?
I picchi di benzene nel quartiere Tamburi di Taranto sono collegati a picchi di benzene nella cokeria ILVA.
La soglia di 27 mcg/m3 (Acute REL) per il benzene è fissata dalla letteratura scientifica ed è recepita dalla normativa californiana richiamata da Arpa Puglia e Asl di Taranto. E’ la media oraria e serve a misurare i picchi. Questo grafico conteggia i picchi che hanno superato la soglia di 27 mcg/m3 in via Machiavelli nel quartiere Tamburi di Taranto.
Proposta di integrazione in fase di conversione in legge
PeaceLink chiede all’articolo 2 l’aggiunta del seguente comma 3:
“3. Al fine di ridurre il rischio cancerogeno e di assicurare la salvaguardia dell'ambiente di cui al comma 1 dell’articolo 2, vengono adottati gli opportuni provvedimenti affinché la concentrazione di benzene al di fuori del perimetro dello stabilimento non superi la soglia di 27 microgrammi a metro cubo quale media oraria. In caso di tre superamenti nello stesso anno l’Arpa, di concerto con la Asl, compie gli accertamenti per verificare se tali superamenti siano correlabili a incrementi di emissioni di benzene dovuti alle attività produttive dello stabilimento che ha beneficiato del prestito di cui al comma 2 dell’articolo 2. In tal caso l’Arpa comunica gli accertamenti al Ministero dell’Economia e delle Finanze che provvede all’interruzione dei prestiti eventuali per gli anni successivi e nonché all’ISPRA e al Ministero dell’Ambiente per quanto di loro competenza. I superamenti negli anni successivi non possono essere più di 1 all’anno”.
Comma 3 da aggiungere all’articolo 2
Un piano B per i lavoratori ILVA
PeaceLink chiede all’articolo 3 l’aggiunta del seguente comma 3:
“3. In considerazione della complessità e della gravità della crisi viene dato mandato al governo di istituire un gruppo di lavoro per definire un progetto operativo di riconversione dell’area dello stabilimento strategico ILVA e di reimpiego delle maestranze in attività per la transizione ecologica utilizzando fondi europei e fondi supplementari destinati allo sviluppo e all’acquisto di nuovi armamenti, a partire dal programma GCAP”.
Con il nuovo Dpp 2023-2025 (Documento programmatico Pluriennale), i fondi per il Gcap-Tempest sono pari a 5 miliardi. Nello specifico il governo ha stanziato 271,2 milioni di euro per il 2023,99 milioni nel 2024 e 101 milioni nel 2025, mentre il fabbisogno totale sino al 2037 è pari a 7,7 miliardi. (Fonte: Start Magazine)
Comma 3 da aggiungere all’articolo 3
Ringraziamenti e aggiornamenti
Queste slides sono state realizzate da Alessandro Marescotti assieme alla più ampia relazione di analisi del decreto.
Ringraziamenti
Si ringrazia per la collaborazione
Database inquinamento sul sito di PeaceLink: www.peacelink.it/ariataranto
Aggiornamenti e approfondimenti
I testi e i dati delle slides possono essere soggetti ad aggiornamenti e approfondimenti. Pertanto la loro versione più aggiornata può essere visionata cliccando qui e consultando questa pagina web del sito di PeaceLink
https://www.peacelink.it/ecologia/a/49880.html
Per contatti:
Alessandro Marescotti a.marescotti@peacelink.org
cell. 3471463719