Corso Base per l'utilizzo degli apparati ricetrasmittenti.
Ad uso dei volontari di Protezione Civile
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Questa presentazione è rivolta a volontari di Protezione Civile allo scopo di dare basilari nozioni nell'uso degli apparati ricetrasmittenti VHF-UHF.
Non ha obbiettivo di formare operatori radio è perciò abbiamo volutamente limitato e semplificato le nozioni normative e tecniche della presentazione.
Questo lavoro nasce all'interno di un gruppo spontaneo di radioamatori e volontari PC ( Gruppo Radio “Dispersi) ,le foto e disegni sono stati reperiti sul web.
Normativa
ITU International Telecommunication Union (Unione internazionale delle telecomunicazioni ):
E' l’organizzazione internazionale che si occupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni e l’assegnazione delle frequenze a livello mondiale. È stata fondata il 17 maggio 1865 a Parigi da 20 membri con il nome di International Telegraph Union, cambia con il nome attuale nel 1932. Dal 1947 è una delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite e l'attuale sede è a Ginevra.
E' divisa in tre settori che si occupano , ripartizione delle frequenze (ITU-R) , standarizzazione ed armonizzazione dei vari settori delle telecomunicazioni (ITU-T) e sviluppo progetti (ITU-D)
CEPT - Conferenza Europea delle amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni
La Conferenza Europea delle amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni (Conférence européenne des administrations des postes etdes télécommunications, CEPT) è un'organizzazione nata il 26 giugno 1959 in Francia per assolvere a compiti di coordinamento, uniformando norme procedurali e tecniche, e di organizzazione in ambito europeo riguardo gli standard di telecomunicazione e servizi postali.
Attualmente è composta da 18 paesi europei aderenti. La CEPT nel 1988 ha poi costituito l'ETSI (European Telecommunications Standards Institute) per meglio adempiere a parte di questi compiti.
In Italia i gestori delle frequenze sono due , il Ministero dello Sviluppo Economica settore Comunicazioni e il Ministero della Difesa , che ne autorizzano il servizio e ne definiscono l’utilizzazione .
Decreto legislativo 259/2003
In Italia l’assegnazione e l’utilizzo delle frequenze radio è regolato dal
Decreto Legislativo 259 del 1-07-2003 (nuovo Codice delle Comunicazioni
Elettroniche) che recepisce le direttive dell'Unione europea in materia di
istituzione, autorizzazione e accesso alle reti e servizi di comunicazione
elettronica. Il Codice garantisce, inoltre, i diritti degli utenti e la sicurezza dei dati personali nel settore .
Per quanto riguarda le comunicazioni ad uso civile gli articoli di legge principali sono dal art.104 all'art.133.
pubblicato con Gazzetta Ufficiale
(supplemento ordinario n°33) del maggio 2015 .
Stabilisce l'utilizzo e l'assegnazione delle frequenze
da 0 Khz a3000 Ghz.
L’utilizzo delle frequenze radio può suddividersi principalmente in quattro gruppi:
• Radiocomunicazioni istituzionali (Ministeri , Forze dell’Ordine , Militari servizi di Emergenza Sanitaria e di Pubblica Utilità).
• Diffusione pubblica , sonora e video, per l’ informazione (radio e TV pubbliche e private).
• Radiocomunicazioni private (enti pubblici , Servizi , ditte private , organizzazioni di Volontariato di PC) , in queste porzioni di banda troviamo anche il servizio sanitario nazionale 118 , radiocomandi e videosorveglianza.
• Radiocomunicazioni amatoriali (Radioamatori , CB , utilizzatori di PMR e LPD , radioascolto SWL).
Tralasciando ovviamente il primo gruppo per tutte gli altri tipi di radiocomunicazione è necessario attenersi alle normative vigenti che stabiliscono le modalità di richiesta , i titoli e gli oneri per poter utilizzare le frequenze radio.
Ne fanno eccezione solamente gli LPD (trasmettitori a bassa potenza in banda UHF) i radiogiocattoli , i radiocomandi e i sistemi di sicurezza domestici.
Anche l’ascolto è regolamentato e concesso solo per determinati tipi di frequenze e servizi , come ad esempio i radioamatori (SWL).
E' un protocollo di intesa Tra Ministero dello sviluppo economico e Dipartimento della Protezione Civile (Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 2002 n°252) che stabilisce delle copie di frequenza in VHF da utilizzare per le istituzioni Regionali di protezione Civile , e delle frequenze in UHF per i soli funzionari del Dipartimento PC.
Tali frequenze sono state ufficialmente segnalate internazionalmente dall'ITU con “Resulution 647 del 2009”
Tipi di apparati radio
Apparati portatile
Apparato veicolare
Stazione base
Tipi di antenna
Antenna per portatile
Antenna veicolare
Antenna per base
Per le comunicazioni a grandi distanze ( oltre la curvatura terrestre ) si usano le onde corte o HF( Hight Frequency ) , che vanno da 3 a 30 MHZ.
Per le comunicazioni a breve distanza , come nel caso dell'attività di Protezione Civile , si utilizzano le VHF ( Very Hight Freq.) da 30 a 300 Mhz e le UHF (Ultra Hight Freq.) da 300 a 3000 Mhz.
La propagazione delle onde elettromagnetiche in HF avviene per rifrazione sulla ionosfera e per le VHF e UHF avviene in linea ottica , perciò ostacoli di vario tipo ( da altre costruzioni , montagne e strutture metalliche) ne limitano od impediscono l'utilizzo. Per le V-UHF si possono effettuare collegamenti in diretta , cioè direttamente tra due o più apparati radio , oppure per aumentare il raggio di azione od in presenza di ostacoli rilevanti, attraverso ponti ripetitori.
I ponti ripetitori sono apparati radioelettrici , posti solitamente in postazione elevate , che ricevono il segnale radio di una determinata frequenza e lo ritrasmettono istantaneamente su una frequenza diversa leggermente spostata ( in alto od in basso) rispetto a quella di entrata.
Propagazione delle onde radio (HF e V-UHF)
Trasmissione via ponte radio
Simulazione area di copertura di ponte radio ( elaborazione IK3XTM)
Durante l'uso dell'apparato ricetrasmittente evitate di trasmettere vicino a zone con elettrodotti , cabine elettriche e siti con impianti di ripetizione radiotelevisiva.
Evitare anche strutture metalliche come impalcature o gru.
Queste situazioni possono influire negativamente sulle comunicazioni radio.
Usare la radio tenendola sempre con l'antenna verticale e , quando si parla , tenerla a pochi centimetri dalla bocca.
Uso e manutenzione degli appatati radio
L'apparato radio portatile è composto :
1 - manopola cambio canale
2 - manopola on-off e volume
3 - invio selettiva
4 - tasto PTT
5 - non configurato
6 - attacco antenna
7 – spia luminosa
(chiamata selettiva lampeggio veloce
o batteria scarica lampeggio + beep)
Ad inizio attività:
A fine attività :
Tenere lontano la radio da fonti di calore o acqua ed umidità
Norme di comportamento e linguaggio
Prima di iniziare le attività:
Individuare o concordare un capomaglia che avrà l'incarico di coordinare le trasmissioni radio.
Se si utilizzano più frequenze concordare con il capomaglia qualla in uso , ed eventuali codici di chiamata selettiva.
Se non già assegnato concordare i nominativi di ogni operatore radio e le loro aree di intervento.
Annotare eventuali indicazioni fornite dal capomaglia o dal coordinatore in loco.
Durante l'attività:
Il capomaglia è la persona che coordina le comunicazioni di un determinato gruppo di radiooperatori , attenersi alla indicazioni date, intervenire quando richiesto o previa autorizzazione del capomaglia.
Verificare l'efficienza della radio con una prova di trasmissione previo autorizzazione del capomaglia.
Segnalare al capomaglia il raggiungimento della
postazione assegnata.
Specificare sempre con chi si vuol parlare e chi chiama, al fine di evitare incomprensioni , doppie comunicazioni .
Dare sempre conferma della ricezione del messaggio e attendere la conferma di ricezione per i messaggi inviati da voi , per messaggi poco chiari o non compresi chiedere o effettuare la ripetizione.
In caso di esercitazione specificare sempre ad inizio comunicazione che si tratta di una simulazione , al fine di evitare falsi allarmi per chi eventualmente è in ascolto.
Fare comunicazioni brevi , intervenire se interpellati o per eventuali comunicazioni attendere il consenso del capomaglia ( apparentemente la frequenza può sembrare libera a voi , anche se in realtà qualcuno sta parlando e voi non lo sentite).
Tra una comunicazione e l'altra lasciare un periodo di pausa di alcuni secondi per favorire eventualmente altri interventi prioritari.
Usare linguaggi consoni , evitare di dare informazioni particolarmente delicate su persone coinvolte salvo richiesta del capomaglia , se possibile concordare codici o modalità prestabilite per comunicazioni sensibili.
Se si deve , per qualsiasi motivo abbandonare la postazione radio , o la radio stessa darne avviso al capomaglia o alla base , sia dell'interuzzione che della ripresa del servizio.
Ricordate che possono essere in ascolto persone non coinvolte nell'emergenza ( vera o simulata), il corretto comportamento ed uso delle comunicazioni radio è parte importante del sistema di Protezione Civile non esponiamoci a critiche e giudizi sul nostro operato.
Per una eventuale installazione di una sala radio nel luogo di intervento seguire le norme di sicurezza :
Utilizzo dei DPI ed attrezzature idonee durante l'installazione di un'antenna esterna.
Durante l'installazione di un'antenna esterna verificare che non siano presenti linee di alimentazione elettrica a cui si può accidentalmente andare a contatto.
Verificare che le apparecchiature elettriche siano collegate ad impianto di terra.
Operare in luoghi isolati da acqua ed umidità
La radio va utilizzata solo da personale autorizzato ed istruito, solo ed esclusivamente sulla frequenza assegnata e per comunicazioni legate all'attività di Protezione Civile svolta.
Abbandonare la postazione solo dopo l'autorizzazione del capomaglia o del coordinatore in loco
Grazie
e
buon lavoro