SOCRATE
L’anima e la virtù
La vita
La fonti e la questione socratica
Le fonti e la questione socratica 2
L’uomo
Ignoranza
Ironia ed elenchos
La maieutica
Lo scopo del dialogo: giungere a rispondere al “Che cos’è?” La domanda filosofica per eccellenza
Una risposta personale ma universale
Che cos’è la virtù?
La virtù come scienza del bene e del male insegnabile a tutti
Il fine della virtù: la felicità
L’intellettualismo socratico
Il daimon e la religione
Spesso durante i suoi discorsi, stando alle testimonianze platoniche, Socrate evoca un DÁIMON, una sorta di demone che lo guida nelle scelte della sua vita. Socrate quindi coglie qualcosa che lo sovrasta e che, benigno, sovrintende al suo destino. Tale dàimon risulta anche essere quasi una voce della coscienza, ciò che intendiamo noi quando diciamo che “la coscienza” ci rimprovera se facciamo del male o ci approva quando facciamo del bene. Pertanto si tratta di un concetto al tempo stesso religioso e morale, un concetto che si sovrappone alle tradizionali credenze politeistiche, che Socrate riverisce, un po’ per dovere di cittadinanza, un po’ perché esse non escludono il primato del dàimon nella concreta ricerca filosofica della virtù.
L’anima
La morte di Socrate
Democrazia oclocratica
La morte di Socrate 2
Amore per la verità