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L’esplosione dei nazionalismi�e il problema russo

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IL NAZIONALISMO

L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in Europa il nazionalismo si trasforma da amor di patria (lo spirito che aveva animato i moti ottocenteschi nonché il Risorgimento italiano) in esasperata esaltazione della superiorità della propria nazione sulle altre.

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / IL NAZIONALISMO

La trasformazione del concetto di nazionalismo si deve ai suoi legami con l’imperialismo, che alimenta:

  • ostilità verso le altre nazioni europee, considerate rivali nella corsa alle colonie;
  • atteggiamenti razzisti verso le popolazioni africane, asiatiche o anche verso gli ebrei;
  • grande potere dei militari, che ottengono l’aumento delle spese statali per le armi.

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / IL NAZIONALISMO

Uno dei maggiori politici nazionalisti è Guglielmo II, imperatore di Germania dal 1888: nel 1890 licenzia il cancelliere Bismarck che era stato fautore della pace tra le nazioni europee.

Il nuovo Kaiser vuole conquistare l’Austria e la Cecoslovacchia per formare una “Grande Germania” e creare un vasto impero coloniale.

pangermanesimo

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / IL NAZIONALISMO

In Francia il nazionalismo prende il nome di revanscismo, cioè desiderio di rivincita (revanche) nei confronti della Germania dopo la �sconfitta del 1870, �che aveva comportato �la perdita dell’Alsazia e �della Lorena.

revanscismo

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / IL NAZIONALISMO

Nei Balcani i Serbi vogliono unificare tutte le popolazioni di origine slava: per questo tentano di togliere la Bosnia all’Impero turco ormai in difficoltà, ma li precede l’Impero austro-ungarico.

Quest’ultimo è un mosaico di etnie, nonché un’area di grandi tensioni.

panslavismo

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L’IRREDENTISMO ITALIANO

L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO

In Italia il nazionalismo si manifesta come desiderio di ottenere le terre ancora “irredente”, cioè non liberate nel corso del Risorgimento e ancora in mani austriache:

  • Trento
  • Trieste
  • Fiume

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / L’IRREDENTISMO ITALIANO

Sia Gabriele D’Annunzio sia i futuristi guidati da Filippo Tommaso Marinetti esaltano la guerra con toni spesso alti e di vera e propria incitazione alla violenza: criticano il governo accusandolo di inerzia e vedono nell’Austria un grande nemico.

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LA RUSSIA E LA RIVOLUZIONE

L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO

Se l’Impero turco non riesce più a tenere insieme tutti i suoi domini e l’Impero austro-ungarico è un pericoloso intreccio di popolazioni, anche l’Impero russo vive in questo periodo una fase di grande incertezza.

Il suo territorio è immenso e si estende tra Europa e Asia, comprendendo un centinaio di etnie diverse e varie religioni.

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / LA RUSSIA E LA RIVOLUZIONE

Con il patriottismo e l’orgoglio di aver fermato Napoleone convive una lunga serie di problemi irrisolti, soprattutto dal punto di vista sociale.

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / LA RUSSIA E LA RIVOLUZIONE

In Russia:

  • la maggioranza della popolazione è formata da contadini, che lavorano nei latifondi dei nobili in condizioni di sottomissione (nonostante l’abolizione della servitù della gleba nel 1861);
  • la produttività è molto bassa;
  • il potere assoluto blocca la modernizzazione;
  • l’analfabetismo è molto diffuso.

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / LA RUSSIA E LA RIVOLUZIONE

La periodica mancanza di pane e il rincaro del suo prezzo, conseguenza dell’arretratezza dell’agricoltura, sono all’origine di una forte protesta: nel 1905 il popolo manifesta a San Pietroburgo, e la reazione dell’esercito, che spara sulla folla, fa esplodere una gigantesca rivoluzione.

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / LA RUSSIA E LA RIVOLUZIONE

L’obiettivo della Rivoluzione del 1905 è di trasformare la monarchia assoluta dello zar Nicola II in una monarchia costituzionale, come è successo nelle altre nazioni industrializzate.

Il Parlamento che ottiene è però svuotato di ogni potere, e la rivoluzione viene repressa nel sangue.

Prima rivoluzione russa

1905

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L’ESPLOSIONE DEI NAZIONALISMI E IL PROBLEMA RUSSO / LA RUSSIA E LA RIVOLUZIONE

Con la dura repressione, lo zar Nicola II compie un grave errore: se per il momento la battaglia sembra vinta, l’assolutismo non potrà essere difeso a lungo.

I rivoluzionari del 1905, tra cui Lenin, dopo essersi rifugiati all’estero e poi riorganizzati, daranno vita dopo qualche anno a un’altra rivoluzione, questa volta riuscita.