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Dati Storti - ribaltiamo le classifiche del Sud

Dati Storti è un percorso di cambiamento partecipato che attiva l’intelligenza emotiva e collettiva dei territori per agire sulle sfide urgenti delle regioni meridionali.

Un’iniziativa per affrontare in maniera concreta e progettuale le sfide importanti per le regioni del Sud.

Un’occasione per presentare una visione più complessa rispetto ai fenomeni sociali oltre il dato quantitativo delle statistiche nazionali.

Un’esperienza di connessione e formazione non convenzionale che riporta energia e interesse di tutti gli attori chiave sui territori del Sud.

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Dati Storti

Un progetto itinerante.

3 tappe / 6 regioni da attraversare.

I Dati Storti descrivono sfide che mettono in connessione territori.

1 sfida / 2 regioni

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Dati Storti

Ascolto del territorio e co-definizione delle sfide con associazioni, organizzazioni e cittadini locali per la raccolta dei Warm Data

Hackathon e Policython per aprire le sfide a tutti e portare contaminazione di competenze sul territorio.

Coinvolgimento di una comunità allargata di associazioni e cittadini attivi

Percorso di accompagnamento dei progetti selezionati durante l’Hackathon con gli Hub locali.

Raccolta delle proposte di politiche dal Policython in un documento strategico

Cosa succede nelle tappe?

FOLLOW UP

CHALLENGE CO-CREATION

OPEN

INNOVATION

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Dati Storti- le sfide

Il saldo migratorio interno più alto di Italia

-5,8‰ in Calabria

-5,2‰ in Basilicata

(Indicatori demografici ISTAT, 2019)

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Dati Storti - le sfide

I migranti – giovani, giovanissimi, maturi o in là con gli anni – da sempre influenzano ogni aspetto del territorio d’origine. C’è un “prima” e un “dopo” la partenza con cui fare sempre i conti e ciò vale sia per chi parte che per chi resta. In tutti i migranti, alla fine, “dimorano” i territori da cui sono partiti così come ogni territorio è segnato da chi è partito come in un gioco, allo stesso tempo felice e maledetto, di spaesamenti e ritrovamenti di sé. Quel che conta è, in questo senso, riconoscere gli “spaesamenti” e superarli, ritrovarsi diversi e arricchiti di nuovi elementi e fare di questa diversità il motore di un nuovo modo di stare nel mondo.

La fragilità di questi territori compromessi dalla migrazione ha paradossalmente creato dal di dentro l’antidoto per superarla formando generazioni fuori da quei contesti ma che a quei contesti guardano come loro possibile soluzione, perché raramente le radici si spezzano davvero. Il più delle volte esse si allungano ad abbracciare tutto quello che incontrano ma sempre tendono a tornare nel luogo in cui tutto è iniziato.

  • Rapporto italiani nel mondo

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Dati Storti - le sfide

Come possiamo contribuire ad invertire il trend dell’emigrazione giovanile?

possibili direzioni progettuali:

Orientamento, informazioni su opportunità di formazione alternativa

Opportunità culturali, di incontro, di condivisione, luoghi di aggregazione per i giovani

→ Programmi di Give Back tra locali emigrati e locali sul territorio e tra generazioni diverse

Incentivi ed educazione all’imprenditorialità, con particolare riferimento alle imprese sociali

→ Opportunità di avvicinamento alle istituzioni e all’attivismo civico

Formazione alle competenze digitali

Formazione, upskilling, scambi formativi e professionali

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Dati Storti

118.000 unità

Il flusso di emigrati da Sud verso Nord nel 2018.

⅔ hanno titolo di studio di secondo livello

dei cittadini italiani che nel 2018 ha lasciato il Mezzogiorno per una regione del Centro- Nord

25% laureati

dei migranti totali da Sud a Nord nel 2015.

40% dei residenti meridionali

iscritti presso un corso di laurea magistrale, si è spostato presso un ateneo del Centro-Nord nel 2016

Tra il 2004 e il 2015, il numero di immatricolati residenti al Sud ma iscritti ad un corso di laurea al Centro-Nord è passato dal 18% al 26% del totale degli immatricolati meridionali (con quelli magistrali che hanno raggiunto quota 38%).

L’emigrazione studentesca causa, dunque, in termini di impatto finanziario, una perdita complessiva annua (relativa al capitale umano) di consumi pubblici e privati di circa 3 miliardi di euro ed un minor reddito aggregato nel Mezzogiorno di circa 0,4 punti percentuali (Svimez 2018)

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Dati Storti

In alcune aree la riduzione di popolazione è particolarmente grave con valori significativamente superiori alla media delle 72 aree progetto: è il caso, ad esempio, della Montagna Materana in Basilicata (-7,4%), della Sila e PreSila in Calabria (-6,9%).

1/3 dei pendolari della famiglia del Sud e delle Isole si allontana da casa per studiare; in particolare, in Basilicata e Calabria si spostano per studio rispettivamente il 47,1% e il 41,0% dei pendolari.

In Calabria più di un terzo delle famiglie, il 32,7% , non dispone ancora di un accesso ad Internet da casa.

La Basilicata è ultima (44,4%) per occupati con competenze digitali complessive di base o elevate (20-64 anni) (i) con una media italiana del 52,9%

Strategia Nazionale delle Aree interne

ISTAT, 2020

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Altri dati

Basilicata

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Dati Storti

Calabria

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