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AIUTARE LA GEOMETRIA IN FASE DI STAMPA

ANALISI DEL RITRATTO DI IGOR STRAVINSKY DI ARNOLD NEWMAN

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Aiutare la geometria

Arnold Newman, Ritratto di Igor Stravinsky, New York, 1946

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Il provino a contatto ci racconta il modus operandi del fotografo

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Aiutare la geometria in post produzione

La cosa che colpisce in questa immagine, ovvero nel confronto tra scatto fotografico e stampa finale, è che l’autore è evidentemente andato alla ricerca di una rigorosa composizione geometrica, che nell’inquadratura iniziale mancava. O meglio c’era ma doveva essere “tirata fuori”.

Forse più del 50% della superficie dell’immagine è stato tagliato.

Il fotografo è andato alla ricerca di un rapporto tra pieni e vuoti, tra rettangoli in proporzione e elementi simili, che conferiscono all’insieme un grande senso di armonia.

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Notiamo:

  • il rettangolo grigio verticale e quello bianco orizzontale che dividono lo sfondo, a loro volta racchiusi nel rettangolo allungato della fotografia (un formato più vicino al 2,35:1 del cinemascope che ai 4:3 della fotografia dell’epoca).
  • Le dimensioni del soggetto, così piccole in relazione al formato dell’immagine e al coperchio del pianoforte a coda.
  • Il braccio del compositore che sostiene la testa come l’asta del pianoforte sostiene il coperchio.

Il soggetto dell’immagine relegato in un angolo, quando ci si aspetterebbe in un ritratto almeno un primo piano del volto. Ma qui il soggetto dell’immagine qual è? l’uomo che si identifica con lo strumento, lo strumento che allude alla musica in generale. Stravinsky non sta suonando, ci guarda.�È un compositore più che un musicista.