Progetto: Mondi virtuali per la didattica�Modulo 1: Proposte per il profilo della docenza in ambiente digitale��Trasformazioni dell’impatto cognitivo / emozionale�nella didattica digitale�con relativi problemi di gestione�dei processi nell’apprendimento
Meda, 5.4.2016
La mia ipotesi di sfondo:
sta succedendo troppo in fretta
«La realtà è storia e solo storicamente la si conosce,�e le scienze la misurano bensì�e la classificano come è pur necessario,�ma non propriamente la conoscono�né loro ufficio è di conoscerla nell’intrinseco.»
«Le scienze naturali e le discipline matematiche,�di buona grazia,�hanno ceduto alla filosofia il privilegio della verità,�ed esse rassegnatamente, o addirittura sorridendo, confessano che i loro concetti�sono concetti di comodo e di pratica utilità,�che non hanno niente da vedere�con la meditazione del vero.»
Benedetto Croce (1866-1952)
(Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia)
«Con il termine “analfabetismo funzionale”�si designa l'incapacità di un individuo�di usare in modo efficiente�le abilità di lettura, scrittura e calcolo�nelle situazioni della vita quotidiana.»
http://it.wikipedia.org/wiki/Analfabetismo_funzionale
In riferimento al termometro raffigurato,�se la temperatura indicata diminuisse di 30 gradi Celsius, quale sarebbe la temperatura in gradi Celsius (°C)?
«Due anni fa il fatturato medio delle nostre aziende si era ridotto del 20%, ma l’anno scorso è cresciuto del 20%. Dunque siamo tornati ai livelli di due anni fa: i nostri associati non hanno motivo di lamentarsi.»
[il presidente dell’associazione di categoria X]
«Il settore sta esplodendo: prevediamo che il suo fatturato raddoppi entro i prossimi 10 anni. Ciò corrisponderà a una crescita media del 10% all’anno.»
[il direttore del centro studi Y]
1. Da dove partiamo: il problema
Forse tutto ciò ha a che fare anche con un cambiamento radicale...
Prima...
«... era uno di quegli ingegneri che hanno voluto cominciare a lavorare col piccone e il martello: come quei generali che hanno voluto cominciare a fare i semplici soldati. Per questo, insieme con l’ingegnosità dello spirito, possedeva una grande abilità di manovale, e vantava dei muscoli eccezionali. Uomo d’azione e uomo di pensiero al tempo stesso, agiva senza alcuno sforzo, mosso da una potente vitalità e da una fervida tenacia, che sfidavano tutte le sfortune. Coltissimo, praticissimo, sempre perfettamente padrone di sé, egli possedeva nella forma più completa e al più alto grado tre qualità fondamentali della energia umana: l’operosità dello spirito e della mano, l’ardore dei desideri, e la potenza della volontà.»
[1874]
Poi...
«It is only through enforced standardization of methods, enforced adoption of the best implements and working conditions, and enforced cooperation that this faster work can be assured. And the duty of enforcing the adoption of standards and enforcing this cooperation rests with management alone.»
[Frederick Winslow Taylor,�Principles of Scientific Management, 1911]
E oggi?
1. Da dove partiamo: il problema
2. Una situazione nuova?
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:394:0010:0018:it:PDF
«Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; e
8) consapevolezza ed espressione culturale.»
4) competenza digitale ?
La taumaturgica triade...
virtuale
multimediale
digitale
(banale?)
(fuorviante?)
(misterioso...)
Cosa significa davvero “digitale” ?
Non significa...
… e non significa neanche ‘innovativo’, ‘tecnologico’, ...
Un’interpretazione
E’ dunque solo marketing?
Tra informazione...
… e mondo fisico
1. Da dove partiamo: il problema
2. Una situazione nuova?
3. Il digitale, dunque
Il digitale è un liberatore
Il digitale è un amplificatore potenziale :
(“più hai buone idee più hai buone idee”)
… soprattutto attraverso le comunità abilitate dal web
tecnologia
creatività
+
+
comunità
+
+
+
+
(questo è il modello “pensa, interagisci, fai”)
… ma le cose possono anche essere così...
tecnologia
creatività
–
gruppo
?
?
–
(questo è il modello “siediti e ascolta”)
La retroazione positiva amplifica le differenze, e induce quindi “l’effetto forbice”
Il digitale è un convenzionalizzatore :
� per portare informazione� è sufficiente mantenere differenze
Informazione?
conoscenza
informazione
dati
+ significati
+ valori
dati
1. Da dove partiamo: il problema
2. Una situazione nuova?
3. Il digitale, dunque:
3.1. un liberatore
3.2. un amplificatore potenziale
3.3. un convenzionalizzatore
1. Da dove partiamo: il problema
2. Una situazione nuova?
3. Il digitale, dunque:
3.1. un liberatore
3.2. un amplificatore potenziale
3.3. un convenzionalizzatore
4. Qualche sollecitazione (provocazione?) per (non) concludere
Ma il digitale è anche un abilitatore:
La nuova “rivoluzione industriale”:�un nuovo (?) ruolo sociale per le persone?
Informazione e beni materiali (“bit e atomi”)
sono essenzialmente diversi:
se ti do un’informazione ce l’abbiamo in due
se ti do un oggetto materiale io non ce l’ho più
… il digitale avvicina il mondo dei bit
e quello degli atomi:
un fenomeno che abbiamo chiamato
“Atoms-Bits Convergence”, ABC
il nuovo ABC
Un confronto
Produzione di | |
informazione | beni materiali |
tecnologia
tradizionale
carta�e penna
cacciavite�e martello
tecnologia
per l’efficienza
mainframe
sistemi di�produzione�industriali
tecnologia
human-centric
personal�computer�e Internet
???
Tecnologie ABC...
Arduino
Raspberry PI
RepRap
...
...
Sono amplificatori�dello spirito�del “fai da te”
“Creatori digitali”
gli strumenti digitali consentono...
software
di operare in mondi virtuali:
si aprono nuove opportunità per coloro che vogliono diventare creatori
internet
di trasmettere informazione in modo efficiente:
i creatori possono godere dei benefici della comunicazione aperta e della collaborazione
di interagire con il mondo fisico attraverso strutture informazionali:
possono diventare creatori anche coloro che non sono abili nella manipolazione materiale
physical computing
Un esempio
La funzione della scuola di garantire l’accesso a dati�ha perso gran parte della sua rilevanza
D’altra parte, la formazione ha (anche?) lo scopo
di aiutare a imparare come trasformare
dati in informazione e quindi in conoscenza
Ipotesi:
per imparare occorre affrontare,�e almeno qualche volta risolvere, problemi
Come si fa?
Ipotesi (non ulteriormente argomentata):
risolvere problemi e svolgere esercizi
sono attività significativamente diverse
Infatti:
Ipotesi (a latere):
una vita senza problemi da risolvere non è interessante
Infatti gli esseri umani, quando possono permettersi di non dover risolvere problemi legati alla loro sopravvivenza biologica, giocano e sono artisti, cioè inventano problemi e imparano a risolverli
D’altra parte, risolvere problemi comporta una fatica, e quindi deve “valerne la pena”: la soglia per cui si accetta la fatica ha aspetti oggettivi (in particolare legati alla sopravvivenza) ma anche soggettivi. Risolvere problemi è un’attitudine, che contrasta un’altra “attitudine”: la pigrizia
Viviamo in una società in cui i ragazzi non hanno praticamente più problemi di sopravvivenza biologica da risolvere (l’acqua esce magicamente dal rubinetto). Un effetto della riduzione della quantità di problemi da risolvere (non certo un male) è il prolungamento dell’adolescenza
homo faber e homo ludens
Torniamo al digitale...
Da calcolatore a comunicatore...
… e invece...
… calcolatore come laboratorio
«Perhaps the most unfortunate fact about mathematics is that it requires us to reason, whereas most human beings are not convinced that reasoning is worth while. Indeed, it is not at all obvious that reasoning in general and mathematical reasoning in particular are valuable. People do not use reasoning to learn how to eat.»
[M. Kline, Mathematics and the physical world, 1959]
«Un’idea geniale risolve spesso un grande problema, ma nella risoluzione di tutti i problemi interviene un pizzico di genialità. Può trattarsi di un problema modesto; tuttavia, se esso stuzzica la nostra curiosità ed eccita le nostre facoltà mentali e, soprattutto, se si riesce a risolverlo da soli, si scoprirà l’ansia della ricerca e la gioia della scoperta. Simili esperienze, fatte a tempo opportuno, possono rappresentare un vero e proprio esercizio dello spirito e lasciare un’impronta nell’animo e nel carattere per tutta la vita.
Quindi un insegnante di matematica ha una grande possibilità. Se egli impiegherà le sue ore di lezione a far eseguire dei calcoli ai suoi studenti, finirà per soffocare il loro interesse, arrestare il loro sviluppo mentale e sciupare l’opportunità che gli si presenta. Invece, se risveglierà la curiosità degli alunni proponendo problemi di difficoltà proporzionate alle loro conoscenze e li aiuterà a risolvere le questioni proposte con domande opportune, egli saprà ispirare in loro il gusto di un ragionamento originale.»
[G. Polya, “How to solve it”, 1945]
Un insegnante di matematica ha una grande possibilità...
«A good many times I have been present at gatherings of people who, by the standards of the traditional culture, are thought highly educated and who have with considerable gusto been expressing their incredulity at the illiteracy of scientists. Once or twice I have been provoked and have asked the company how many of them could describe the Second Law of Thermodynamics. The response was cold: it was also negative. Yet I was asking something which is the scientific equivalent of: Have you read a work of Shakespeare’s?
I now believe that if I had asked an even simpler question — such as, What do you mean by mass, or acceleration, which is the scientific equivalent of saying, Can you read? — not more than one in ten of the highly educated would have felt that I was speaking the same language. So the great edifice of modern physics goes up, and the majority of the cleverest people in the western world have about as much insight into it as their neolithic ancestors would have had.»
[C.P. Snow, 1959]
Le “due culture” ?!
Luca Mari
lmari@liuc.it
http://research.liuc.it/luca.mari
Grazie dell’attenzione