Filosofia e scienza nell’età ellenistica
L’ELLENISMO: STORIA, CULTURA, FILOSOFIA
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA
Il periodo che va dal 323 a. C. (morte di Alessandro Magno) e la completa unificazione del Mediterraneo sotto Roma con Ottaviano Augusto nel 31 a. C. è chiamato dagli storici età ellenistica.
Il termine Ellenismo indica la diffusione della cultura e della lingua greca in Oriente in seguito alle conquiste di Alessandro Magno.
Dopo la morte di Alessandro Magno, i suoi luogotenenti (diadochi) fondarono in Grecia, Asia ed Egitto i regni ellenistici che favorirono lo sviluppo della scienza.
Alessandria, la città fondata da Alessandro Magno sulla foce del Nilo, diventò uno straordinario centro di cultura grazie alla dinastia dei Tolomei.
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA/L’ELLENISMO
Alessandria possedeva la più grande biblioteca del mondo e il Museo, un edificio dedicato alle Muse che raccoglieva scienziati e intellettuali dediti alla ricerca e all’insegnamento.
La filosofia rimase ad Atene, mentre la scienza si trasferì ad Alessandria.
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA/L’ELLENISMO
LA FILOSOFIA NELL’ETA’ ELLENISTICA
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA
Ad Atene sorsero nuove scuole filosofiche:
L’aspetto più importante della filosofia ellenistica è che essa è finalizzata all’etica, ovvero alla liberazione dai turbamenti e dalle sofferenze che angosciano l’uomo. Questa è l’autentica felicità.
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA/LA FILOSOFIA
LA SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA
Il matematico più famoso fu Euclide.
Visse ad Alessandria nel III secolo a. C.
Scrisse trattati di geometria, aritmetica, meccanica, musica, astronomia e ottica.
Gli Elementi sono l’opera più famosa e costituiscono il fondamento delle matematiche in Occidente.
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA/LA SCIENZA
Il platonico Nicomaco di Gerasa, nella sua Introduzione all’aritmetica, riprende il modello dell’aritmogeometrica che unificava aritmetica e geometria, considerando u numeri come aggregati di unità che acquisiscono una certa configurazione geometrica in base ai fattori che li producono.
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA/LA SCIENZA
Archimede non si limitò a sviluppare dimostrazioni matematiche ma rifletté sulla natura degli oggetti matematici che hanno vere proprietà naturali.
Apollonio di Perge fu autore delle Coniche, un’opera che doveva essere una risposta a un trattato sullo stesso argomento scritto da Euclide e che Apollonio dice di avere superato.
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA/LA SCIENZA
L’astronomia di questo periodo consisteva nell’elaborazione di un modello geometrico che rappresentasse i moti planetari.
Nel IV secolo Eudosso di Cnido propose il modello a due sfere per spiegare i moti irregolari dei pianeti e delle stelle: la Terra si trova al centro del cosmo che è chiuso dalla sfera della stelle fisse.
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA/LA SCIENZA
Aristarco di Samo elaborò il primo modello eliocentrico: il centro del cosmo non è più occupato dalla Terra ma dal Sole.
Tra il III e il II secolo venne scoperta un’anomalia che il modello di Eudosso non poteva spiegare: i pianeti sembrano violare la regolarità del moto circolare avvicinandosi e allontanandosi dalla Terra. Così vengono elaborati due modelli.
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA/LA SCIENZA
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA/LA SCIENZA
Ipparco di Nicea fu autore di una svolta empiristica nello studio dell’universo, raccolsi infatti una grande quantità di dati osservativi e li applicò ai modelli geometrici.
Claudio Tolomeo, nella sua opera l’Almagesto, descrisse un nuovo modello geometrico dove i moti degli astri sono sì circolari ma non uniformi. L’Almagesto rimarrà canonico fino alla rivoluzione di Galileo Galilei.
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LA MEDICINA
FILOSOFIA E SCIENZA NELL’ETA’ ELLENISTICA
Nel III secolo a. C. fiorì la scienza atomica grazie ad Erofilo ed Erasistrato.
Per i Greci esisteva un vero e proprio tabù nel mutilare i cadaveri umani, mentre ad Alessandria erano permesse la dissezione ragionata dei cadaveri umani e la vivisezione dei prigionieri condannati a morte.
Questo tipo di medicina generò qualche insoddisfazione così nacque una scuola medica rivale, la scuola empirica, che svalutava la ricerca anatomica e si concentrava sulla terapia delle malattie basata sull’osservazione dei sintomi.
Nel II secolo d. C. il medico Galeno tentò una grandiosa sintesi tra le due diverse scuole.
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