La pandemia dovuta alla diffusione del Covid-19 ha costretto noi studenti e studentesse a dover rinunciare a molti aspetti della nostra vita universitaria: lezioni in presenza, condivisione dello studio, momenti di discussione confronto. Tutti sacrifici che determinano un netto peggioramento della qualità del nostro studio e di conseguenza della nostra vita in quanto studentesse e studenti.

Un’ultima novità è giunta l’11 novembre, con la modifica delle regole di accesso alle residenze universitarie. Nello specifico, ciò che pare più rilevante è che se ci si trova fuori dal Comune di Firenze non si può rientrare nelle residenze, a meno che non si svolgano attività esclusivamente in presenza, ovvero tirocini e laboratori.

A queste nuove misure non possiamo che rispondere con contrarietà. Come studentesse e studenti che godono del diritto di una borsa di studio e di un posto alloggio abbiamo il diritto di usufruire di quest’ultimo. Garantire il diritto alla casa significa infatti anche garantire il diritto allo studio in quanto vivere nel comune in cui si studia è fondamentale sotto molti aspetti, soprattutto per chi si mantiene lavorando in questa città e per chi ha bisogno di accedere alle biblioteche e al materiale didattico messo a disposizione dall’Università.

Capiamo ovviamente la necessità di limitare il rischio di focolai all’interno delle residenze, e siamo disposti a collaborare affinché vengano garantite le condizioni di sicurezza sanitaria.

Per queste motivazioni chiediamo che l’accesso all’alloggio venga garantito a tutti gli studenti e tutte le studentesse che ne hanno il diritto, indipendentemente dal fatto che abbiano un’attività in presenza o meno.

La casa e lo studio sono diritti che non possono essere messi in discussione!

(NB firmare solo se si è borsist* a Firenze)