Coronavirus: Il Consiglio Federale deve prendere delle misure serie per la sopravvivenza dei commercianti svizzeri
Il Consiglio Federale ha dichiarato lo stato d'emergenza fino al 19 aprile, una decisione responsabile a cui aderiamo.

Come altri settori dell'economia, i commercianti condannati ad interrompere le loro attività si ritrovano tuttavia confrontati a una situazione inedita: da una parte degli oneri d'esercizio da continuare a pagare, e dall'altra più nessun incasso …
Anche se le modalità esatte non sono ancora conosciute, i commercianti svizzeri sono riconoscenti delle nuove norme decretate sulla disoccupazione parziale. Questa misura sarà però purtroppo insufficiente per garantire la loro sopravvivenza a corto termine.

Infatti, se i nostri negozi sono oggi chiusi e non generano più alcun fatturato, l'80% circa delle nostre spese non sono legate ai costi del personale: acquistiamo della merce (per venderla in alcuni casi sei mesi dopo), paghiamo affitti e spese accessorie (elettricità, riscaldamento, ...), e abbiamo altri costi legati alla nostra cifra d'affari (IVA) o allo sviluppo delle nostre attività (marketing). Leggiamo con inquietudine i commenti dei nostri responsabili politici che propongono come misure a nostro sostegno come la disoccupazione parziale e un “ponte di liquidità", che non farebbero che ritardare un fallimento di qualche settimana. La chiusura dei commerci significa un'interruzione pura e semplice del consumo e quindi dei ricavi indispensabili per pagare le spese attuali a cui continuiamo ad essere confrontati. In altre parole, non ci sarà un rinvio del consumo, e un semplice aggiornamento delle scadenze di pagamento delle nostre diverse spese rappresenterebbe più una cura palliativa che una soluzione di guarigione durevole quando la crisi del COVID-19 sarà superata.

Per la sopravvivenza dei nostri commerci, domandiamo;

- Un accesso facilitato e (rapido!) alla disoccupazione parziale indennizzata al 100% dallo Stato, con delle procedure semplificate.
- Un fondo di soccorso publico per gli indipendenti che non hanno la possibilità di beneficiare delle misure di disocuppazione parziale
- Una presa a carico da parte dei cantoni dei nostri affitti nel periodo durante i quali i nostri negozi rimarranno chiusi (e non un semplice riporto che aumenterebbe inevitabilmente l'indebitamento dei nostri commerci e ne comprometterebbe la sopravvivenza).
- La liberazione delle garanzie d'affitto in favore dei commercianti, ciò che aumenterà immediatamente la liquidità.
- La presa a carico da parte della Confederazione del pagamento dei nostri oneri sociali AVS/AI/APG/AD durante il periodo di chiusura dei negozi.
- La soppressione dell'IVA per i primi due trimestri del 2020
- La sospensione delle obbligazioni fiscali federali e cantonali per il primo semestro 2020



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