questionario sullo Youth Work in Italia
II mio lavoro di ricerca per la prova finale si intitola “Youth Work e certificazione delle competenze. Riflessioni sul riconoscimento della professione nel contesto italiano”. Attraverso questo elaborato ho potuto analizzare la figura dello Youth Worker (o animatore socioeducativo) e lo stato dell’arte del settore nel nostro Paese, partendo da un più ampio inquadramento della professione e della sua importanza nell’ambito delle politiche giovanili e delle linee guida europee.
A fronte di un ampio riconoscimento a livello comunitario, ciò che emerge nel nostro contesto è sostanzialmente la mancanza di una definizione specifica dell’ambito professionale, ad oggi privo di cornici normative e di standard minimi di qualificazione a livello nazionale. L’obiettivo della ricerca è indagare quali prospettive di riconoscimento normativo siano possibili nel contesto italiano, prendendo a modello le “buone pratiche” europee, e quali eventualmente possano essere i margini di azione per una formazione più specifica che garantisca allo youth worker un maggior riconoscimento professionale.
Attraverso questa breve intervista mi piacerebbe raccogliere alcune riflessioni da parte di voi esperti in relazione a questo tema, al fine di ricostruire in maniera più esaustiva possibile lo scenario attuale e le prospettive future.