ICC, nel suo impegno a favorire scambi e investimenti nel commercio internazionale, intende promuovere una maggiore fiducia nella digital economy, cercando di estendere le opportunità che questa può offrire non solo alle imprese, ma anche ai consumatori e ai governi.

I software che si sviluppano sempre più velocemente fanno aumentare, attraverso un maggiore accesso all’informazione, ai beni e ai servizi, il rischio di “scarsa” sicurezza applicativa. Le aziende si trovano, così, ad affrontare numerose criticità per far fronte alle nuove sfide di cybersecurity. Infatti, l’adozione di piattaforme cloud e di servizi on-demand, di software container, porta ad un’accelerazione dei tempi di delivery e a una contrazione dei costi, ma a loro volta richiedono un’attenzione specifica agli aspetti di sicurezza e gestione dei rischi.

Cresce di conseguenza la consapevolezza dell’importanza di preservare la sicurezza delle infrastrutture: dalla rete, al datacenter, agli endpoint, al device mobile fino alle applicazioni web.

Molto spesso l’azienda, però, non sa come affrontare questi pericoli e come gestire efficacemente le minacce ai propri sistemi informatici, per di più, il management aziendale dispone raramente di strumenti idonei per elaborare un approccio efficiente alla cybersecurity e ci si trova di fronte alla necessità di ripensare la propria strategia di difesa, per potersi avvantaggiare in modo sicuro delle nuove opportunità legate alla trasformazione digitale in corso.

Attraverso questo questionario di autovalutazione, ICC Italia vuole guidare le aziende e il suo management nella valutazione della capacità di resilienza informatica dell’impresa. Tali quesiti possono aiutare l’azienda a identificare i punti di forza e di debolezza dell’impresa e a indicare la strada da percorrere per migliorare la propria sicurezza informatica. Le informazioni raccolte evidenzieranno eventuali carenze e vulnerabilità nel sistema informatico, permettendo così di intervenire dove necessario.