Raccolta firme per la chiusura immediata della stanza dell'ascolto all'ospedale S. Anna di Torino 
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Ciao, questa è una raccolta firme avviata dalla rete transfemminista Non Una di Meno Torino per chiedere la chiusura immediata della cosidetta "stanza d'ascolto" presso l'ospedale Sant'Anna di Torino. 

Di seguito troverai delle informazioni riguardo a questa operazione anti-scelta che rappresenta un ennesimo ostacolo all'accesso all'aborto in regione Piemonte. Troverai anche la lettera che, una volta sottoscritta da tutte le persone che si ritrovano in queste parole, rivolgeremo all'attenzione del consiglio regionale e di organizzazioni dell'ambito sanitario territoriali, nazionali e internazionali. Questa lettera rappresenta una delle tante strategie che stiamo mettendo in campo per far capire a politici e direttori/direttrici* che su questa stanza devono esprimersi e fare dei passi indietro. Questo è importante per evitare che in generale vengano concessi spazi agli antiabortisti e alla loro violenza psicologica, per lottare contro l'uso improprio dei fondi pubblici nella sanità, per costruire molto di più della legge 194, per difendere il nostro diritto all'aborto, alla salute e all'informazione.

Cos'è la stanza d'ascolto?
La stanza è stata assegnata dalla direzione sanitaria del Sant'Anna e della Città della Salute di Torino al Movimento per la Vita Piemonte - associazione antiabortista che opera attraverso i centri di aiuto alla vita che si trovano su tutto il territorio. La stanza opererà tramite figure volontarie non professioniste formate dal Movimento stesso rivolgendosi (tramite materiale informativo e numero verde) a chi ha avviato una procedura di Interruzione Volontaria di Gravidanza. 

Qual è l'obbiettivo della stanza d'ascolto?
Parlare con donne e persone gestanti che attraversano l'ospedale per interrompere volontariamente una gravidanza e dissuaderle dal farlo, fornendo loro informazioni parziali (quando non antiscientifiche e fallaci) sull'aborto, promettendo loro un sostegno economico o materiale. Questo supporto, di poche centinaia di euro e stanziato su base discrezionale, avviene attraverso l'uso dei fondi pubblici del Fondo Vita Nascente: ad oggi 2 milioni e 280, stanziati dalla Regione Piemonte con un bando vinto da ben 13 associazioni antiabortiste. Oltre ad agire nell'ospedale, queste associazioni operano già sul territorio presso i Centri di Aiuto alla Vita.

E il personale sanitario all'interno del Sant' Anna?
Ha avuto un parziale o quasi nullo accesso alle informazioni in merito alla stanza, e su come le persone volontarie interagiranno con loro all'interno dell'ospedale.
Alcun* ritengono che l'assegnazione della stanza non sia rispettosa della dignità del loro lavoro e in particolare della loro qualifica sanitaria e legittimità ad operare in un presidio sanitario pubblico. Questo tipo di intervento pone poi diverse questioni relative alle scelte della giunta regionale di fronte alla carenza organica di personale sanitario e tagli a servizi e spazi di accoglienza.

Cosa si nasconde dietro questa concessione dell'accompagnamento alla maternità?
La presenza della stanza all'interno dell'ospedale ginecologico pubblico più noto di Torino è puramente una manovra politica: risponde a un gioco di propaganda delle destre e di gruppi di interesse di matrice cattolica che vogliono operare dei grossi passi indietro rispetto alla nostra libertà di scelta e ai diritti acquisiti. L'intervento del Movimento per la vita nel contesto sanitario si inserisce poi nel vuoto creato dalla crisi della sanità pubblica, la sua crescente privatizzazione, e il sottofinanziamento dei servizi di welfare. Dove si potrebbero stanziare infatti i fondi tramite cui agiscono gli antiabortisti, anche in questa stanza? Ad esempio:
- per un servizio di accompagnamento all'IVG laico e specializzato
- per sostenere la genitorialità finanziando congedi parentali, asili nido e servizi di welfare
- per ripristinare la salute di prossimità, i consultori ed ampliare i servizi offerti al loro interno, in particolare in materia di salute sessuale e riproduttiva, e di mediazione culturale

Partecipa e diffondi la raccolta firma! Questa lotta la portiamo avanti insieme. A presto! Non una di meno Torino.

Lettera che invieremo con la raccolta firme alle organizzazioni medico-sanitarie

Torino, 15 ottobre 2024

Ai dirigenti e responsabili dei presidi sanitari pubblici torinesi, ai comitati etici, agli enti di monitoraggio e di garanzia della sicurezza dei pazienti, alle organizzazioni medico-sanitarie locali, nazionali e internazionali che collaborano con l'ospedale Sant'Anna di Torino,

sono mesi che nella città di Torino migliaia di persone si stanno mobilitando per denunciare la stanza concessa all'operato di associazioni antiabortiste all'interno dell'ospedale S. Anna. Il 28 settembre è stato occupato l'ospedale (per la prima volta dal 1978) per far capire il portato di questo diffuso malcontento. La dirigenza, nelle figure dei dottori Giovanni La Valle e Umberto Fiandra, si è mostrata inammovibile di fronte alle richieste popolari e ha preferito confermare la presunta legitimità di questo spazio antiscelta all'interno del presidio sanitario. Abbiamo richiamato i dirigenti al piano etico del loro lavoro chiarendo che questa operazione lede la possibilità di un accesso sicuro, gratuito e garantito all'aborto e quindi alla possibilità di vedere garantita a 360 gradi una prestazione medica essenziale. Hanno demandato le loro responsabilità alla giunta regionale obbligandoci a continuare questo percorso di pubblica denuncia della stanza.

Continueremo a mobilitarci e a chiedere la chiusura immediata di questa stanza a tutti i livelli perché crediamo che questa concessione sia pericolosa e leda: alla dignità e alla sicurezza delle donne e persone gestanti che desiderano interrompere una gravidanza, pazienti del S Anna; alla dignità e la professionalità di lavoratrici* e lavoratori dell'ospedale S.Anna; alla serietà dei servizi sanitari, socio-assistenziali e di accompagnamento all'IVG laici e specializzati che dovrebbero essere offerti. 

Alleghiamo le firme di tutte le persone che vogliono far sentire la loro voce contro questa stanza chiedendo anche ai vostri enti di tenerne conto e muovervi conseguentemente per richiedere insieme che venga cancellata immediatamente questa concessione.

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English version:
Hi, this is a petition drived by the transfeminist network Non Una di Meno Torino to demand the immediate closure of the so-called “stanza d'ascolto” at Sant'Anna Hospital in Turin.

Below you will find information regarding this anti-choice operation that represents yet another obstacle to access to abortion in the Piedmont region. You will also find the letter that, once signed by all the people who find themselves in these words, we will bring to the attention of the regional council and organizations in the territorial, national and international health sphere. This letter represents one of the many strategies we are deploying to make politicians and directors understand that they need to speak out and take steps backwards on this room. This is important to prevent space in general for anti-abortionists and their psychological violence, to fight against the misuse of public funds in health care, to build much more than Law 194, to defend our right to abortion, health and information.

What is the "Stanza d'ascolto"?
The room has been assigned by the health management of Sant'Anna and the City of Health of Turin to the Piedmont Movement for Life, an anti-abortion association that operates through the help for life centers located throughout the territory. The room will operate through nonprofessional volunteer figures trained by the Movement itself by addressing (through information material and toll-free number) those who have initiated a procedure of abortion (IVG in italian).

What is the goal of the "Stanza d'ascolto"?
To talk to women and pregnant persons going through the hospital to voluntarily terminate a pregnancy and dissuade them from doing so by providing them with biased (when not unscientific and fallacious) information about abortion, promising them financial or material support. This support, of a few hundred euros and allocated on a discretionary basis, is done through the use of public funds from the Fondo Vita Nascente: to date 2.280 million, allocated by the Piedmont Region in a bid won by as many as 13 anti-abortion associations. In addition to acting in the hospital, these associations already operate on the ground at the Pro-Life Help Centres (CAV).

What about the health care staff inside St. Anna Hospital?
It has had partial or almost no access to information regarding the room, and how the volunteers will interact with them inside the hospital.
Some feel that the allocation of the room is not respectful of the dignity of their work and in particular their health qualification and legitimacy to work in a public health facility. This kind of intervention then raises several questions regarding the regional council's choices in the face of the organic shortage of health personnel and cuts in services and reception spaces.

What is behind this concession of maternity accompaniment?
The presence of the room inside Turin's best-known public gynecological hospital is purely a political maneuver: it responds to a propaganda game of the right-wing and Catholic-based interest groups that want to take major steps backward with respect to our freedom of choice and acquired rights. The Pro-Life Movement's intervention in the health care context then fits into the vacuum created by the crisis of public health care, its increasing privatization, and the underfunding of welfare services. Where in fact could the funds through which the antiabortionists act, even in this room, be allocated? For example:
- for a secular and specialized abortion accompaniment service
- to support parenting by funding parental leave, daycare and welfare services
- to restore neighborhood health, counseling centers and expand the services offered within them, particularly in sexual and reproductive health, and cultural mediation

Participate and spread the signature collection! We are taking this struggle forward together. See you soon! Non una di meno Torino.

Letter we will send with signature collection to medical and health organizations

Turin, October 15, 2024

To the directors and managers of Turin's public health principals, ethics committees, bodies monitoring and guaranteeing patient safety, and local, national, and international medical-health organizations that collaborate with Turin's Sant'Anna Hospital,
thousands of people in the city of Turin have been mobilizing for months to denounce the room granted to the work of anti-abortion associations inside St. Anna's Hospital. On Sept. 28, the hospital was occupied (for the first time since 1978) to make clear the extent of this widespread discontent. The management, in the figures of Drs. Giovanni La Valle and Umberto Fiandra, was unmoved by the popular demands and preferred to confirm the alleged legality of this anti-choice space within the health center. We called the managers back to the ethical plane of their work by clarifying that this operation undermines the possibility of safe, free and guaranteed access to abortion and thus the possibility of seeing an essential medical service guaranteed across the board. They deferred their responsibilities to the regional council forcing us to continue this course of public denunciation of the room.

We will continue to mobilize and demand the immediate closure of this room at all levels because we believe that this concession is dangerous and detrimental: to the dignity and safety of pregnant women and people who wish to terminate a pregnancy, patients of S Anna; to the dignity and professionalism of women and workers at S Anna Hospital; and to the seriousness of the lay and specialized health, social welfare and abortion accompaniment services that should be offered.

We enclose the signatures of all the people who want to make their voices heard against this room by also asking your bodies to take this into account and move accordingly to demand together that this concession be cancelled immediately.
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