NO ALLA PRESENZA DI PRODOTTI ISRAELIANI SUGLI SCAFFALI DEI NOSTRI PUNTI DI VENDITA!
LETTERA DI SOCIE, SOCI E CLIENTI A UNICOOP FIRENZE

Questa iniziativa è stata promossa da un gruppo di socie/soci/clienti di Unicoop Firenze, con il sostegno di un coordinamento locale costituito da decine di associazioni/movimenti* solidali con i diritti delle e dei palestinesi.
La lettera con le firme raccolte  sarà consegnata alla direzione di Unicoop Firenze.
(*) vedere la lista aggiornata.

Gentili Dirigenti di Unicoop Firenze,
ci rivolgiamo a voi come socie o soci o clienti di Unicoop Firenze per chiedere CON ESTREMA URGENZA di mettere fine alla commercializzazione di prodotti israeliani.

Abbiamo infatti constatato, con stupore e indignazione, che sono attualmente presenti sugli scaffali di molti punti vendita della nostra cooperativa diversi prodotti (ad esempio avocado, arachidi, datteri ed altri) di aziende israeliane, in un momento in cui in Palestina si vivono condizioni drammatiche che richiedono azioni immediate di solidarietà da parte della comunità internazionale e della società civile:
  • Per il massacro della popolazione civile in corso a Gaza lo stato di Israele è imputato in un processo per genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia, che, con la sentenza del 26 gennaio 2024, ha ritenuto l'accusa plausibile e ha ordinato di fermare e prevenire gli atti genocidari: un ordine che Israele ha deciso di ignorare, scegliendo inoltre di utilizzare anche l’arma della fame e delle malattie, bloccando l’accesso della popolazione agli aiuti umanitari e uccidendo personale sanitario e umanitario.
  • Va sottolineato che qualsiasi coinvolgimento con un'istituzione a rischio di condanna per genocidio porta a gravi conseguenze in termini di reputazione e sotto il profilo economico per le aziende, sia private che pubbliche, coinvolte. Inoltre il 20 maggio 2024, il Procuratore Capo del Tribunale Penale Internazionale ha ipotizzato l’esistenza di crimini di guerra da parte di Israele e di Hamas chiedendo al Tribunale l’emissione di mandati di cattura per il Premier Benjamin Netanyahu, per il Ministro della Difesa Yoav Gallant e per i leader di Hamas Yahya Sinwar, Mohammed Deif, Ismail Haniyeh e Diab Ibrahim Al Masri. 
  • In Cisgiordania l’espropriazione di terre da parte del governo israeliano e le violenze quotidiane di esercito e coloni, che durano da decenni, hanno raggiunto in questi mesi un livello ancora più elevato e inumano: un numero sempre più alto di Palestinesi uccisi dentro le loro case e sulle loro terre, un incremento degli espropri illegali di terre e migliaia di persone, tra cui moltissimi minori, detenute, senza accuse e senza processo, in condizioni terribili.
  • Il completo controllo delle risorse idriche palestinesi da parte di Israele impedisce qualsiasi sviluppo economico o agricolo autonomo, rendendo insostenibile la vita della popolazione. Israele inoltre esercita il controllo sulle frontiere palestinesi con altri stati, regolando l'import-export dell'intera regione palestinese.
  • Il commercio con gli insediamenti israeliani illegali è proibito dal diritto internazionale. Non vi è alcun metodo affidabile per tracciare e garantire che i prodotti israeliani non siano provenienti dagli insediamenti. Questo si configura come un illecito nel diritto internazionale.
Vedere offerti all’acquisto sui banchi della nostra COOP prodotti israeliani, mentre migliaia di persone, e tra loro un numero enorme di bambine e bambini, vengono uccise, vedono le loro case distrutte o soffrono in modo atroce la fame, la sete e mutilazioni da parte dell’esercito di un Paese occupante che sta mostrando il più assoluto disprezzo per il diritto internazionale, ferisce profondamente le nostre coscienze.

Come socie e soci e clienti Coop responsabili e solidali ci rifiutiamo di essere coinvolte/i, nostro malgrado, in qualsiasi forma di complicità con violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale, sia pure derivata da indifferenza e mancanza di informazione piuttosto che da scelte consapevoli.

Ci impegniamo quindi a:
  • non acquistare prodotti provenienti da aziende israeliane;
  • incoraggiare altri consumatori e consumatrici a non acquistare prodotti israeliani, informandoli che questo sarebbe un sostegno a un feroce sistema di occupazione, apartheid e guerra genocidaria.
Pensiamo anche di poter contare sulla vostra fedeltà ai principi del Codice Etico e sulla grande attenzione che da sempre ponete nell’ascoltare la nostra voce. E sulla lunga storia di solidarietà e impegno sociale della nostra Cooperativa e di tutto il Movimento Cooperativo in generale.

Vi chiediamo perciò di interrompere urgentemente ogni relazione commerciale con ditte che producono e/o commercializzano prodotti israeliani, per evitare ogni forma di complicità con il genocidio in corso.

Seguono le firme di Socie, Soci e Clienti
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