qualcosa a proposito dei nostri Wild Stage
Parlare di fotografia in un momento storico così assuefatto
all’immagine, ai selfie super compiaciuti in ogni dove, allo
sdoppiamento della realtà nel simulacro anaffettivo dell'AI, è diventato
un azzardo. Ma noi la fotografia la intendiamo come azzardo e come
incontro, come un momento durante il quale si possono finalmente
abbassare le difese ed essere se stessi, senza paura e con coraggio.
Poiché la
fotografia è sempre - per noi lo è sicuramente - un crocevia di scambi e
relazioni, di intuizioni e di intenzioni, di riflessioni e infine di
libertà.
L’intento del nostro Wild Stage non è quello di dare una
formazione tecnica, bensì di provare a cercare la voce dell’autore, il
proprio linguaggio. E lo facciamo attraverso i sensi, provando a
raggiungere la realtà mediante
una visione semantica legata alla percezione. Poiché solo facendo
esperienza percettiva si può giungere al senso di realtà, proprio della
fotografia. Non esiste fotografia senza relazione con la realtà.
Quindi lavorando
sui sensi, l'udito l'olfatto la vista il tatto, abbiamo notato come sia
possibile trasformare il momento dello scatto in qualcosa che
travalichi il gesto stesso, restituendo però al gesto il suo fare arte e
alla fotografia il suo essere manufatto artistico. L'opera, tangibile.
Per realizzare una mostra finale con gli elaborati dei partecipanti e
una pubblicazione cartacea. Insomma, non più solo feed nello schermo di un
cellulare.
"Go wild for a while"
I nostri workshop sono suddivisi in tappe, le nostre session, per facilitarne il percorso sensoriale:
1 - Blind Session, curata da Gio Blonde.
Hai mai guardato qualcuno così? Oppure, qualcuno ti ha mai guardato così? Sai qual è la differenza fra "Guardare" e "Vedere" in fotografia?
2 - Noise Session, curata da Lulu Withheld.
Sentire ogni suono, sentire ogni cosa. Ciò che vedi ciò che senti come vedi come senti.
3 - Feeling Session
Tra il non guardare e il non ascoltare c’è il tempo del mezzo, che è il tempo del respiro. E sarà lieve e traumatico, come una carezza.