DIABETE COAST TO COAST - INDAGINE CONOSCITIVA
Il diabete mellito è una malattia cronica, grave, caratterizzata da un aumento patologico della glicemia (la concentrazione di glucosio, uno zucchero semplice, nel sangue). Si tratta di una condizione molto frequente, sono circa 422 milioni le persone che nel mondo soffrono di diabete mellito e 1,5 milioni sono i decessi direttamente attribuiti al diabete ogni anno.  Secondo i dati ISTAT 2020, la prevalenza del diabete diagnosticato in Italia è di circa il 5,9% pari a oltre 3,5 milioni di persone, con un trend in aumento negli ultimi anni. L'incidenza aumenta al crescere dell’età fino a un valore del 21% nelle persone con età uguale o superiore a 75 anni. Responsabile del diabete è una carenza assoluta o relativa di insulina (un ormone fondamentale nello stimolare l’assorbimento, l’uso e l’immagazzinamento delle principali sostanze nutritive: glucosio, lipidi e aminoacidi e la cui azione più importante è quella di ridurre il glucosio nel sangue). Si distinguono due tipi principali di diabete: il diabete tipo 1, caratterizzato da una carenza assoluta di insulina, dovuto a distruzione delle cellule beta del pancreas (le cellule che producono e secernono insulina), e il diabete tipo 2, la forma di gran lunga più frequente (costituisce il 90-95% dei casi di diabete), dovuto a un deficit parziale di secrezione insulinica. Il diabete tipo 1 è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario del soggetto riconosce come estranee e dannose le cellule beta del pancreas che producono insulina e le attacca fino a distruggerle, colpisce soprattutto bambini, adolescenti e giovani adulti. La causa del diabete di tipo 1 non è conosciuta e non è possibile prevenire la malattia. La maggior parte dei casi di diabete di tipo 2 possono invece essere riconducibili all’obesità e alla mancanza di attività fisica anche se una predisposizione genetica può favorire la comparsa della malattia. Al diabete mellito si associa una ridotta aspettativa di vita, una aumentata morbilità e una peggiore qualità della vita dovute alle complicanze microvascolari (retinopatia, neuropatia e nefropatia), all’aumento del rischio di complicanze macrovascolari (malattia cardiaca ischemica, ictus e malattia vascolare periferica) e al maggior rischio di infezioni. Infatti la glicemia elevata può, con il tempo, determinare gravi danni a cuore, vasi sanguigni, occhi, reni e nervi. Molte complicanze del diabete possono però essere prevenute o ritardate attraverso la diagnosi precoce e un controllo della glicemia.
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