Indagine sul ruolo civico e trasformativo della cultura a Bologna
Destinatari: lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, curatori, ricercatori, critici, attivistə culturali, artiste, operatrici culturali, fruitori di cultura
Finalità: raccogliere riflessioni e visioni sulla cultura come elemento attivo nella società contemporanea bolognese
Formato: 5 domande aperte
Tempo di compilazione: 15 minuti
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1. “La cultura è intrattenimento?”


Cosa significa per te questa domanda?
Se non è intrattenimento, che cosa è oggi la cultura per te?

Come definiresti il ruolo della cultura nella società civile, in relazione alle dinamiche politiche, collettive e trasformative del nostro tempo?

*

2. Qual è, secondo te, la differenza tra produrre cultura e conservare e valorizzare il patrimonio esistente?

Come immagini un equilibrio possibile tra queste due proposte  nel contesto culturale bolognese?    

Quale vorresti privilegiare fra questi due ambiti in caso di scarse risorse economiche?

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3. È possibile, per chi opera nella cultura, partecipare alle politiche culturali in modo autonomo, senza dipendere dal sostegno pubblico?

Esistono oggi modelli sostenibili senza contributi istituzionali?

Se sì, come sono finanziati?

Come suggerisci che potrebbero esserlo in futuro?


*
4. Accade che voci critiche sullo spazio pubblico della cultura non si collettivizzino in maniera strutturata in movimenti e piattaforme.

Come si può costruire un dibattito culturale duraturo e credibile, che resti aperto e non venga piegato a interessi personali o autoreferenziali?

Come si può mantenere vivo e credibile un dibattito culturale in un contesto sempre più segnato da privatizzazione e strumentalizzazione politica?



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5. Una città complessa come Bologna, dove convivono Fondazioni, Musei, Istituzioni pubbliche, movimenti sociali, artiste indipendenti, circoli e collettivi, quale modello di governance culturale potrebbe promuovere:

. Separazione tra creazione, supporto e fruizione culturale

. Distinzione dei confini tra produzione culturale, welfare e partecipazione

. Collaborazione continuativa tra le realtà pubbliche e quelle private

. Riconoscibilità e sostenibilità dell’autonomia degli operatori indipendenti

. Capacità relazionale e di reale ascolto con la “governance” cittadina

. Una reale apertura democratica delle istituzioni verso cittadini e produzione culturale



*

A quale fascia di età appartieni?

*

Lavori nella cultura? 

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Chi siamo: questo questionario è una iniziativa del Gruppo Culture di Coalizione Civica in collaborazione con operatori e operatrici della cultura, critiche e studiose del mondo culturale come inizio di un percorso collettivo di riflessione sulle politiche culturali necessarie.


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