Al concorso sono ammesse birre autoprodotte appartenenti alle seguenti categorie:

UNCONVENTIONAL

Per questi stili indicati si intende un’interpretazione tradizionale, senza eccedere in licenze stilistiche nè snaturando l’essenza dello stile, cercando di portare eventuali variazioni senza stravolgere il risultato finale (es Baltic Porter troppo tostate o troppo alcoliche, Berliner Weisse con qualsiasi aggiunte di frutta ecc non sono contemplate). In sostanza è una lista da cui sono stati depennati gli stili più comuni, proprio per creare un’occasione per altre tipologie di birra, spesso meno considerate.

HISTORIC

Questi sono stili storici che sono descritti nelle linee guida del BJCP, ultimamente in leggera ascesa perchè riscoperti o meglio conosciuti.

OTHER HISTORIC

Inoltre, ci sono anche una serie di stili o varianti che saranno ammessi ma che non rientrano in categorie BJCP, proprio perché perduti o poco prodotti. Oltre questi, non saranno ammessi altri stili e non esiste una categoria Experimental di birre “varie ed eventuali”, ma in caso ci fosse una mancanza o una richiesta di uno stile che si vuole produrre (per es, Dampfbier, Biere de Mars ecc), è possibile segnalarlo: dopo aver fornito una fonte attendibile, in mancanza di incongruenze, lo stile potrà essere inserito in elenco e successivamente l'eventuale birra iscritta sarà ammessa al concorso.

LEGEND ⭐ DOUBLE BLANCHE

Non sono ammesse interpretazioni storiche di stili sempre attuali (es porter, saison, stout), ma l’eccezione sarà rappresentata da uno stile che come altri lotta per tornare più popolare e che non è mai stato proposto da homebrewer nelle precedenti edizioni di Lost & Found.

Ogni anno ci concentriamo su una birra a cavallo tra oblio e rinascita e che trascina con sé un intero stile produttivo. Quest’anno lo stile Double Blanche è stato scelto come birra simbolo di L&F. Si tratta di una birra che si propone come sorella maggiore di una blanche, prodotta da pochi birrifici in Belgio e quasi sconosciuta altrove. Gli ingredienti caratterizzanti sono quindi il frumento non maltato, coriandolo e scorza d’arancia amara Curaçao, ma la sua difficoltà produttiva sta nel coniugare complessità e bevibilità.

Non ci sono molte fonti che trattano lo stile double blanche o dubbel wit, solo qualche accenno su libri e siti web, neppure sui più autorevoli. Men che meno ci sono birrai belgi che ne hanno pubblicamente raccontato caratteristiche e dettagli produttivi, seppur ci siano birre commerciali di questo stile.

La ricetta che si invita a seguire è quella che compare sul libro Brewing with wheat, dove a pagina 67 si descrive una birra in stile realizzata dagli americani di Southampton Publick House, riportata dall’autore Phil Markowski, chiamata appunto Double White. Con buona approssimazione e la scelta di un adeguato lievito per blanche, si può ritenere un buon canovaccio per la propria double blanche e sarà il riferimento da seguire per il concorso.

Altra fonte da consultare è Radical Brewing di Randy Mosher, dove si accenna ad una versione con aggiunta di altre spezie, ma che può essere interessante seguire a proposito del grist.

L’uso di altre erbe o spezie è sconsigliato per evitare che predominino sulle già citate, che invece devono necessariamente essere presenti e avvertibili per far sì che la birra sia ritenuta in linea con lo stile.
I giudici terranno conto di questi elementi in sede di valutazione della birra, nonchè degli esempi commerciali attualmente esistenti. Si lascia all’homebrewer la libertà di modificarla a proprio piacimento, a patto che si avverta il contributo degli ingredienti caratterizzanti e che non risulti troppo simile ad altri stili teoricamente vicini (vedi normali blanche, saison, blond, tripel ecc…).

Si invita, quindi, a cercare double blanche nei beer shop e online, a comprenderle e a imitarle con i propri mezzi.

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“non ho deciso che birra iscrivere: riservo un posto versando la quota e lo comunicherò in seguito con una mail a lostfoundhb@gmail.com”