ISCRIZIONE CORSO DISEGNO (aprile - maggio - giugno 2015):
"TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE E DISEGNO"
Promotore:
Ordine degli Architetti PPeC di Bergamo
In collaborazione con:
arch. Franco Mazza
Data:
1 - 8 - 15 - 22 - 29 aprile, 6 - 13 - 20 - 27 maggio e 3 giugno 2015 (h. 14.30-16.30)
Sede:
Ordine Architetti P.P.C. di Bergamo - Pass. Canonici Lateranensi, 1 - Bergamo
Costo: 60 euro + IVA
Le modalità di pagamento saranno comunicate al raggiungimento del n. minimo di partecipanti
Raccolta adesioni ENTRO IL 23 MARZO 2015, compilando il presente modulo online.
Per il corso sono richiesti n. 15 crediti formativi per gli iscritti all’Albo degli Architetti P.P.C.
INTRODUZIONE
In primo luogo le considerazioni che danno origine al nostro discorso sul disegno. Il disegno è un linguaggio sintetico ed universale che è alla base del modo di comunicare della intera umanità. E' una lingua che nasce con ognuno di noi: tutti i bambini disegnano per esprimersi. Con la crescita la maggior parte di noi abbandonano questa lingua: è come se la mettessimo in solaio come si fa con i nostri primi giocattoli. La lingua-disegno però resta lì: la si può riprendere in ogni momento della nostra vita. Il disegno è il risultato del guardare e del pensare: guardare non basta per capire, ma se si disegna ciò che si vede, l'immagine entra e si fissa nel nostro cervello. Disegnare non è come fotografare: l'immagine che passa attraverso il nostro disegno entra e si fissa nel nostro cervello in modo molto più profondo di quanto faccia la fugace operazione dello scattare foto. Imparare o meglio recuperare la nostra capacità di disegnare per usarla come mezzo per capire meglio il mondo che ci circonda (e quindi progettare in modo più attento al sito) e per trasmettere con immediatezza le nostre idee agli altri (oltre che consentire a noi stessi la verifica delle stesse).
A questo punto dobbiamo esaminare il rapporto fra DISEGNO e COMPUTER: siamo proprio sicuri che il computer possa sostituirsi al disegno?
Il progetto lo crea il nostro cervello non il computer. Il passaggio dell'idea dalla nostra mente alla mano che la disegna è molto più spontaneo ed immediato: il computer viene dopo anche se non è certo il caso di non riconoscerne l'estrema utilità.
PRIMO PASSO
disegni/copie da immagini fotografiche (la fissità del punto di vista); iniziale passo per recuperare una lingua che usiamo poco o abbiamo dimenticato;
SECONDO PASSO
disegno dal vero di piccole composizioni: proporzioni e resa della superficie degli oggetti (resa dei materiali); valutazione del rapporto fra oggetti e punti di vista degli stessi: scelta di quelli più significativi. A questo punto si utilizzerà anche la copia dal vero di particolari architettonici in forma di "carnet de voyage".
TERZO PASSO
disegni/copie da foto di ambienti urbani, paesaggi, interni.
Passaggio di scala: da oggetti di piccole dimensioni che il nostro sguardo non fatica a cogliere a prospettive più ampie e complesse.
QUARTO PASSO
disegno dal vero di spazi aperti/chiusi di ambito architettonico: punti di vista (scelta e loro variabilità). Esercitazioni di rappresentazione di spazi ampi con attenzione ai rapprti proporzionali fra gli "attori" della scena: edifici, arredi, persone.
QUINTO PASSO
inserimento di presenze nuove in contesti esistenti rapporti dimensionali, punti di vista, resa dei materiali delle superfici (verticali, orizzontali)
SESTO PASSO
comprensione/deformazione dei luoghi (voluta e non voluta)
SETTIMO PASSO
analisi e/o sintesi nel disegno: cosa e quando serve un disegno analitico e quando uno sintetico (rapporti fra disegno manuale e computerizzato).
N.B. : I "passi" sopraindicati sono da intendersi come passaggi e non come argomenti esclusivi di lezione.
IL DOCENTE
Dott. Arch. Franco Mazza, laurea in architettura al Politecnico di Milano ottenuta nell'anno 1964; iscrizione all'Ordine architetti di Bergamo nel 1964 con il numero 55; docente all'Istituto tecnico industriale "P. Paleocapa" per il corso di Disegno tecnico nel biennio; varie pubblicazioni (in collaborazione) con particolare riferimento all'indagine sulle tipologie Edilizie tradizionali ed il loro inserimento ambientale; libero professionista con specifica esperienza nel campo urbanistico territoriale e degli interventi sul patrimonio edilizio esistente e nel restauro (attualmente in attività).
COMPILARE CORRETTAMENTE CON I DATI RICHIESTI entro lunedì 23 febbraio 2015 *