Quante volte ci siamo trovati travolti da un'emozione che non riuscivamo a gestire?

Che fosse una profonda empatia, una passione travolgente, un’ansia opprimente, o un conflitto irrisolto, le emozioni, quelle vere, non sono mai "solo belle" o "solo brutte".

Quando ci permettiamo di viverle tutte, ci mettiamo a confronto con le nostre vulnerabilità, le nostre paure, ma anche con le nostre forze. Non possiamo controllare tutto, e forse non dovremmo nemmeno provarci.

Siamo esseri complessi, fatti di mille sfumature emotive. L'affettività non è una storia semplice e armoniosa: è caos, lotta interiore. Ignorare o evitare le emozioni difficili significa rinunciare a vivere pienamente. È solo quando siamo disposti a sentire tutto – persino ciò che ci spaventa o ci fa male – che possiamo comprendere davvero cosa significa essere vivi.
La chiave non è sopprimere, ma accogliere ogni emozione per quello che è, senza paura e senza giudizio.

In questo festival, l'arte si fa luogo di esplorazione. Qui, le emozioni possono esprimersi senza filtri, rivelando tanto la gioia quanto il dolore, il desiderio quanto il conflitto. Ogni opera, suono, gesto è un invito a sentire senza riserve. La musica, il cibo, le installazioni ci guidano nell'esperienza della pienezza dell'affettività, nelle sue luci più brillanti e nei suoi angoli più oscuri.

Messaggio finale:
L’affettività è una dimensione complessa e profonda, un equilibrio sottile tra indipendenza e connessione con l’altro. Si manifesta nei gesti quotidiani, nel tempo condiviso, nel contatto autentico: elementi semplici ma fondamentali per costruire relazioni che ci arricchiscano senza annullarci.
In un mondo che ci invita spesso a semplificare le emozioni, a scegliere tra bianco e nero, ricordiamoci che la vita è fatta di sfumature. È proprio accettando questo ventaglio di colori che possiamo trovare il nostro posto, dentro di noi e accanto agli altri.

Abbiate il coraggio di sentire tutto, di accogliere tutto. Solo così potrete vivere davvero.