In un mondo che si dice globale e
interconnesso troppo spesso la voce delle armi cancella la relazione tra esseri umani
imponendo la logica della guerra, della disumanizzazione dell’altro, della
semplificazione razzista.
Il nostro incontro vuole riflettere su
quanto sia importante mantenere viva la possibilità di parlarsi e agire
congiuntamente, anche e soprattutto quando si è
portatori di culture e storie diverse.