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INDICE
Le Certificazioni EPICT 1
Introduzione - Certificazione EPICT “Educazione ai dati” 2
Syllabus della Certificazione EPICT “Educazione ai dati” 3
Allegato 1 10
Il processo di Certificazione 13
Lesson Plan e Rubrica di valutazione 13
Copyright © 2025 - Università degli Studi di Genova, Associazione EPICT Italia
Autori
Università di Genova: Giovanni Adorni
Associazione EPICT Italia: Angela Maria Sugliano
Editor: Angela Maria Sugliano
Le Certificazioni EPICT
Le Certificazioni EPICT - European Pedagogical ICT Licence - sono il risultato di un progetto Europeo[1] che ha sviluppato un sistema di syllabi di competenza e un sistema di valutazione e certificazione, relativi all'uso pedagogico delle tecnologie digitali.
I syllabi delle Certificazioni descrivono cosa i docenti devono essere in grado di fare quando usano in classe le diverse tecnologie digitali e i diversi approcci metodologici legati all'uso del digitale. I docenti che applicano le competenze descritte nei syllabi delle Certificazioni padroneggiano:
- gli aspetti per la gestione ottimale delle attività didattiche: la preparazione del setting d'aula, la predisposizione dei materiali didattici, le pratiche per la gestione degli studenti mentre svolgono le attività col digitale, la valutazione utilizzando strumenti digitali;
- gli aspetti educativi sottesi all'uso delle diverse tecnologie digitali: nella definizione gli obiettivi di una attività didattica sanno esplicitare le competenze digitali che eserciteranno gli studenti, le competenze trasversali che verranno allenate, gli stili di apprendimento che verranno favoriti o stimolati durante la realizzazione delle attività.
Per tutti i docenti e formatori che hanno sviluppato competenza nell'uso del digitale per la didattica, le Certificazioni EPICT sono lo strumento per attestarla in modo esplicito e formale con un documento pubblico emesso da una istituzione universitaria. L'attestazione di competenza è fornita in riferimento ai syllabi delle Certificazioni e in riferimento al framework DigCompEdu. Per i docenti non ancora di ruolo e che sono iscritti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, le Certificazioni EPICT in quanto "certificazioni informatiche" hanno un valore di 0,5 punti ciascuna e possono essere dichiarate fino a 4 (ordinanza ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020).
I syllabi delle Certificazioni EPICT sono annualmente soggetti a revisione per verificare la necessità di un aggiornamento. La revisione e l'aggiornamento sono a cura di un team che comprende sia docenti universitari sia docenti formatori di insegnanti ed esperti nell'uso pedagogico delle tecnologie digitali membri della Teacher Educators Academy dell'Associazione EPICT Italia. L'impianto di certificazione è sempre stato mantenuto allineato con i framework internazionali sull'uso delle tecnologie digitali a Scuola: dal framework UNESCO ICT-CFT (ICT Competence Framework for Teachers), al framework e-CF (e-Competence Framework), il framework DigCompEdu
Introduzione - Certificazione EPICT “Intelligenza artificiale conversazionale”
L'uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) Conversazionale nelle attività didattiche permette di sviluppare competenze fondamentali legate alla comunicazione, offre l’opportunità di sviluppare competenze fondamentali per la cittadinanza digitale contemporanea, legate alla comunicazione, alla gestione delle informazioni e alla capacità di interagire con tecnologie avanzate. Attraverso l'interazione con chatbot e assistenti virtuali, gli studenti acquisiscono conoscenze e abilità proprie delle discipline linguistiche, scientifiche e tecnologiche, esplorando contenuti disciplinari in modo personalizzato e interattivo, stimolando competenze trasversali come il problem solving, la collaborazione e il pensiero critico.Il ruolo del docente diventa centrale: non solo utilizzatore di strumenti, ma progettista del dialogo uomo–IA, capace di guidare gli studenti nella formulazione di richieste (prompt) efficaci, nell’interpretazione critica delle risposte generate e nell’uso riflessivo dell’IA come supporto all’apprendimento. Questa prospettiva è coerente con i più recenti riferimenti internazionali sull’AI literacy (UNESCO, OECD, EU), che sottolineano la necessità di formare non soltanto abilità tecniche ma anche atteggiamenti etici, inclusivi e sostenibili.
Attraverso l'uso di IA Conversazionale, gli studenti sviluppano competenze diversificate:
- la capacità di formulare richieste precise e pertinenti (prompt),
- la capacità di analizzare e valutare criticamente le risposte generate dall'IA,
- la capacità di collaborare in team per progettare e migliorare le interazioni,
- la capacità di riflettere metacognitivamente sul proprio processo di apprendimento.
Queste competenze sostengono non solo il pensiero critico e la flessibilità cognitiva, ma anche lo sviluppo di una cittadinanza digitale attiva e consapevole.
L'IA Conversazionale si configura inoltre come uno strumento potente per personalizzare l'apprendimento, rendendo l'esperienza educativa più dinamica e coinvolgente, Gli studenti possono esplorare argomenti complessi ponendo domande dirette ai chatbot, sviluppare capacità di analisi attraverso l'interpretazione delle risposte IA, e si dimostra particolarmente utile nel supportare studenti con bisogni educativi speciali (BES), grazie alla possibilità di fornire feedback immediato e personalizzato..
Il presente syllabus illustra le competenze che un docente deve sviluppare per integrare l’IA conversazionale nella didattica, in coerenza con i framework europei:
Gli strumenti di riferimento sono i seguenti:
- Chatbot e assistenti virtuali preconfigurati
- Strumenti per la creazione di prompt e interazioni personalizzate
- Piattaforme online per l'uso e la simulazione di chatbot e assistenti virtuali
- Software per l'analisi e la valutazione delle risposte generate dall'IA
Syllabus della Certificazione EPICT Intelligenza Artificiale Conversazionale
1 - PROGETTAZIONE - COMPETENZE PER LA FASE DI PROGETTAZIONE DIDATTICA |
I docenti esperti hanno chiare le finalità di uso della tecnologia IA Conversazionale per la didattica |
Codice | Il docente è in grado di: | Dettaglio Non costituisce elenco esaustivo |
1.1 | Identificare le tipologie di attività didattiche (con riferimento alle metodologie, strategie e tecniche didattiche) e i relativi artefatti che si possono realizzare a scuola con l'IA conversazionale. [DigCompEdu - Area 3]
DigCompEdu Area 4
| IL DOCENTE CHE USA L’IA PER LA PROGETTAZIONE E LA VALUTAZIONE Il docente esperto utilizza l’IA conversazionale in tutte le fasi della progettazione didattica, con un approccio riflessivo, critico e orientato all’inclusione. L’IA non sostituisce la professionalità docente, ma la amplia offrendo spunti, prototipi e strumenti di supporto. Progettazione didattica- Progettazione: il docente richiede all’IA bozze di lesson plan o unità di apprendimento complete. Questi output vanno sempre verificati, adattati e contestualizzati.
- Materiali didattici: l’IA può generare testi, mappe, presentazioni, schede operative. L’uso critico consiste nel selezionare, integrare e correggere i materiali, evitando di proporli in modo acritico.
- Consegne personalizzate: a partire da un’idea del docente, l’IA aiuta a formulare consegne con gradi diversi di difficoltà, collegandole a interessi specifici o stili cognitivi. Questo è particolarmente utile per alunni con BES o in classi eterogenee.
Valutazione- Strumenti di valutazione: il docente può richiedere all’IA di generare rubriche, griglie, questionari a risposta chiusa o quiz adattivi, con feedback immediato che spiega errori e alternative.
- Supporto valutativo: il docente può caricare elaborati anonimizzati per ricevere una bozza di valutazione secondo criteri predefiniti. È essenziale che il docente rimanga l’unico responsabile della valutazione finale.
- Analisi dei dati: l’IA può elaborare dati di valutazione raccolti con questionari o da registro elettronico per creare andamenti, grafici, proiezioni e sintesi che aiutano a monitorare l’andamento della classe.
Conduzione e documentazione- Sintesi e report: l’IA può supportare la creazione di resoconti per consigli di classe, relazioni di progetto o attività, e note per BES (rigorosamente anonime).
- Comunicazione: traduzioni assistite e adattamento multilingue facilitano il dialogo con famiglie non italofone.
- Trasparenza: documentare l’uso dell’IA e condividere le scelte fatte con studenti e colleghi è parte integrante della professionalità docente.
Creazione di ambienti di apprendimento- Chatbot disciplinari: creati o personalizzati dal docente, diventano tutor per ripasso, spiegazioni e chiarimenti.
- Chatbot per competenze trasversali: ad esempio per educazione civica (comprese le conoscenze delle attività, orari, regolamenti di istituto,..) , inclusione, orientamento o simulazioni professionali.
- Chatbot istituzionali: sportelli digitali per orari, regolamenti, modulistica, a supporto della vita scolastica.
GLI STUDENTI USANO L’IA CONVERSAZIONALE PER ATTIVITA’ DI APPRENDIMENTO PROGETTATE E GUIDATE DAL DOCENTE Gli studenti usano l’IA conversazionale in attività progettate dal docente. L’obiettivo non è produrre più velocemente, ma sviluppare pensiero critico, metacognizione e collaborazione. Il modello didattico emergente è quello definito prompt-based learning in attività basate sulla metodologia dell’inquiry based learning, project o problem based learning.
Attività disciplinari Creazione di prompt che descrivono il prodotto da realizzare (immagini, musica, testi,...). La consegna sarà il prodotto realizzato e una evidenza della “conversazione” con il chatbot contenente i prompt utilizzati con (o senza) una riflessione sui punti di forza e debolezza dei prompt scritti e delle risposte ottenute. - Scrittura e creatività: IA come co-autore (revisioni, completamenti, variazioni stilistiche).
- Trasformazione: testi convertiti in mappe o schemi concettuali.
- Interviste impossibili: simulazione di dialoghi con personaggi storici o letterari.
- Problem solving: risoluzione di problemi matematici o scientifici, creazione di formule e script.
- Programmazione assistita: generazione di script in diversi linguaggi, con verifica critica del codice.
- Progettazione di chatbot: gli studenti progettano e allenano agenti capaci di rispondere su domini disciplinari specifici.
- Elaborazione dati: Uso dell’IA per categorizzare ed elaborare dati raccolti durante progetti o ricerche
Apprendimento collaborativo- Supporto allo sviluppo di progetti: pianificazione di attività di gruppo (definizione ruoli, tempi, compiti) supportata da chatbot.
Cittadinanza digitale ed etica- Fact-checking: confronto tra diversi LLM o con altre fonti di informazione per verificare fonti e coerenza delle informazioni.
- Dialoghi inclusivi: simulazioni di punti di vista di minoranze o culture diverse.
- Orientamento: simulazioni di colloqui di lavoro o interviste a professionisti.
Chatbot come tutor - chat bot usati come moderatori in dibattiti: il chatbot viene utilizzato come moderatore che funge da moderatore per il passaggio di turno fra un gruppo e l'antagonista.
- chatbot come assistente alla formazione: gli studenti usano i chatbot per allenare competenze disciplinari linguistiche nelle lingue straniere, per rispondere a domande, spiegare concetti complessi.
USO A LIVELLO DI ISTITUTO - Sportelli digitali automatizzati: chatbot per rispondere a richieste su orari, regolamenti, modulistica,
- Analisi dei feedback: l’IA analizza risposte aperte, categorizza opinioni, fa sintesi delle opinioni di studenti, famiglie e docenti per migliorare l’offerta formativa.
- Produzione multilingue: traduzioni assistite per comunicare con famiglie e comunità scolastiche non italofone.
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1.2 | Identificare le competenze digitali che gli studenti allenano quando utilizzano l'IA conversazionale. [DigCompEdu - Area 6]
UNESCO AI Competency Framework for Students 2024; AILit Framework 2025 | Gli studenti, attraverso attività di apprendimento guidate dal docente con l’IA conversazionale, sviluppano competenze digitali che vanno oltre il semplice uso dello strumento, toccando aspetti cognitivi, relazionali ed etici. Alfabetizzazione su informazioni e dati. Gli studenti: - imparano a verificare le informazioni fornite dall’IA, riconoscendo che i chatbot possono generare errori, bias o “allucinazioni”.
- acquisiscono capacità di critical search: confronto di fonti, verifica dell’attendibilità, distinzione tra dati di fatto e opinioni.
Comunicazione e collaborazione. Gli studenti - sviluppano la capacità di “comunicazione automatizzata”, cioè interazione con chatbot allenando la capacità di porre domande chiare e di gestire un dialogo strutturato.
- sviluppano le competenze di comunicazione assertiva e rispettosa, con una componente empatica verso l’interlocutore virtuale.
- diventano consapevoli della propria impronta digitale e apprendono a collaborare con un “agente artificiale” che propone modifiche e alternative.
Creazione di contenuti digitali. Gli studenti: - sperimentano capacità di design e di revisione facendo generare testi, immagini, presentazioni o codice, gli studenti.
- Imparano ad adattare e rielaborare i contenuti generati, riflettendo sugli aspetti legali ed etici (proprietà intellettuale, citazioni, licenze).
Sicurezza e uso responsabile del digitale. Gli studenti: - riflettono su privacy, protezione dei dati, limiti di condivisione.
- imparano a riconoscere i rischi di dipendenza o di riduzione della creatività autonoma, sviluppando resilienza cognitiva.
Problem solving. Gli studenti - affrontano scenari complessi, simulano situazioni e ricevono soluzioni alternative dai chatbot.
- rafforzano creatività e pensiero critico, a condizione che l’output venga sempre analizzato e discusso.
- sviluppano “pensiero computazionale” (decomposizione, astrazione, algoritmi)
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1.3 | Identificare lo stile di apprendimento e la tipologia di intelligenze e le relative competenze trasversali che gli studenti allenano quando utilizzano l'IA conversazionale.
[DigCompEdu - Area 5]
| Gli studenti sviluppano competenze trasversali e diverse forme di intelligenza a seconda dello stile di apprendimento con cui interagiscono con l’IA conversazionale. Stile di apprendimento analitico / competenze numeriche e argomentative grazie a: - l’uso di chatbot per analizzare, collegare e sintetizzare dati complessi sviluppa abilità di pensiero critico e di organizzazione logica.
- l’osservazione di come l’IA struttura le risposte (introduzione, punti chiave, sintesi finale) aiuta gli studenti a interiorizzare schemi argomentativi utili nella ricerca e nella scrittura scientifica.
- …
Stile di apprendimento interattivo / competenze interpersonali grazie a: - l’interazione dialogica con il chatbot (domande, chiarimenti, riformulazioni)che stimola lo sviluppo di abilità comunicative, sia in contesti individuali sia di gruppo.
- l’uso dei chatbot come moderatore di dibattiti o facilitatore della discussione: gli studenti allenano competenze di conversazione rispettosa, ascolto attivo e gestione dei turni di parola
- …
Stile di apprendimento introspettivo / consapevolezza ed espressione culturale grazie: - al dialogo con chatbot su temi etici, sociali o culturali che stimola riflessione personale e pensiero critico.
- all’esposizione a prospettive plurali (culture, minoranze, punti di vista divergenti) per la varietà di dati di cui l’IA
- alla sperimentazione di diversi stili letterari, musicali o artistici
- ….
|
I docenti esperti conoscono e sanno usare le applicazioni utili e le relative funzioni |
Codice | Il docente è in grado di: | Dettaglio Non costituisce elenco esaustivo |
1.4 | Conoscere e usare le applicazioni utili e le relative funzioni adeguate all’ordine di scuola e alle competenze degli studenti [DigCompEdu - Area 6] | Il docente conosce e utilizza le applicazioni di IA conversazionale disponibili (chatbot, assistenti virtuali, piattaforme educative basate su LLM), scegliendo quelle più adeguate in base all’ordine di scuola, alle competenze degli studenti, agli obiettivi didattici e inclusivi del percorso formativo. Il docente è in grado di: - selezionare le applicazioni in base a funzionalità, affidabilità e accessibilità;
- guidare gli studenti all’uso corretto delle diverse funzioni, in coerenza con quanto descritto nell’Allegato 1 (tipologie di funzioni ordinate per livelli di competenza e ambiti CINI: algoritmi, programmazione, dati e informazione, consapevolezza digitale, creatività digitale);
- favorire un utilizzo sicuro, etico e consapevole, in linea con la policy interna della scuola, il GDPR e l’AI Act.
Vedi Allegato 1
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2 - PREPARAZIONE - COMPETENZE PER LA FASE DI PREPARAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE |
I docenti esperti sanno realizzare tutti i presupposti operativi perché la lezione funzioni |
Codice | Il docente è in grado di: | Dettaglio Il dettaglio indica elementi comuni alla maggior parte delle situazioni in cui si utilizza la tecnologia IA Conversazionale per la didattica. Non costituisce un elenco esaustivo |
2.1 | Definire e motivare la scelta del setting dell’ambiente di apprendimento adottato in base alle caratteristiche del contesto didattico
[DigCompEdu - Area 3] | Il docente, direttamente o in collaborazione con i tecnici della scuola, è in grado di impostare l’aula e le risorse necessarie per un utilizzo efficace e sicuro dell’IA conversazionale, motivando le scelte in base agli obiettivi didattici, al contesto e alle caratteristiche degli studenti.
Infrastruttura Tecnologica - Uso di IA basata su cloud (es. ChatGPT, Gemini, Copilot, Claude, ecc.): richiede connessione Internet stabile e sicura. È la soluzione più diffusa e flessibile in ambito scolastico.
- Uso di modelli offline (LLM - Modelli di Linguaggio di Grandi Dimensioni come, ad esempio, LM Studio): raro a scuola, riservato a progetti specifici o sperimentazioni avanzate, con necessità di server locali e GPU adeguate.
Dotazioni hardware:- Dispositivi individuali: computer portatili, tablet o PC desktop. In caso di dispositivi condivisi, postazioni adeguate per il lavoro a gruppi.
- Connessione Internet ad alta velocità: essenziale per un uso fluido dei modelli generativi.
- Dispositivi audio e vocali: microfoni, cuffie e altoparlanti per esperienze di interazione vocale.
- Strumenti per l’inclusione: software di sintesi vocale, lettori di schermo, ingranditori e casse per studenti con BES o disabilità sensoriali.
Configurazione degli spazi: - Postazioni interattive: disposizione dei banchi che consenta al docente di muoversi e monitorare le attività (PC a parete, banchi ad isola, aula rovesciata).
- Angoli dedicati: aree specifiche per interazioni a turno con i chatbot, favorendo concentrazione e rotazione equa degli studenti.
- Schermi interattivi: per la visualizzazione condivisa delle conversazioni IA–studenti, utile a stimolare discussione collettiva e riflessione critica.
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2.2 | Predisporre materiali didattici per lo svolgimento delle attività con attenzione agli stili di apprendimento degli studenti e all’inclusione
[DigCompEdu Area 2] [DigCompEdu Area 4] [DigCompEdu Area 5]
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Il docente non si limita a preparare materiali operativi, ma progetta un ecosistema didattico inclusivo, trasparente e riflessivo, che permette a tutti gli studenti di: capire come interagire con l’IA, documentare e riflettere sul proprio percorso, ricevere feedback mirato e valutazioni eque.
Tutorial e materiali introduttivi con attenzione all’accessibilità (audiolettura, sottotitoli, formati semplificati) e adattati all’ordine di scuola e ai livelli degli studenti- Produzione di guide testuali, video o multimediali che spiegano come interagire con chatbot e assistenti IA.
Consegne per le attività di apprendimento:- Istruzioni chiare e dettagliate che specificano:
- l’utilizzo atteso dell’IA per il compito,
- le modalità di documentazione (report dei prompt utilizzati, riflessione critica sugli output, decisioni prese per modificarli).
- Personalizzazione delle consegne: differenziazione per livello di difficoltà, linguaggio, formato (testo, audio, video con sottotitoli).
- Inclusione e universal design: prevedere varianti per BES/DSA e stili cognitivi diversi (es. consegna in forma di schema visivo, audio-narrazione, spiegazione semplificata).
Modalità e tempi di consegna:- Definizione chiara delle modalità di restituzione (LMS, portali e-learning, email, stampa).
- Indicazione dei tempi di consegna, con eventuali step intermedi (bozze, versioni intermedie) per favorire feedback formativo.
Strumenti di valutazione:- Rubriche specifiche per valutare la qualità della reportistica degli studenti: chiarezza dei prompt, consapevolezza critica delle risposte, capacità di giustificare modifiche e decisioni.
- Verifiche in itinere: strumenti di osservazione e check-list per monitorare l’uso dell’IA prima, durante e dopo l’attività
- Autovalutazione e peer-review: schede di autovalutazione o revisione tra pari per stimolare responsabilità e riflessione metacognitiva.
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2.3 | Allestire eventuali ambienti online (portali e-learning, ambienti cloud) controparte virtuale della classe in cui si realizzano le attività didattiche basate sull'IA conversazionale. [DigCompEdu Area 2] [DigCompEdu – Area 3]
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Il docente allestisce ambienti online dedicati alle attività con IA conversazionale, che fungono da spazi estesi di apprendimento in cui distribuire materiali, facilitare la comunicazione e raccogliere i compiti. Questi ambienti supportano la continuità didattica, la collaborazione e la riflessione critica, e includono:
Aree di archiviazione: - Spazi dedicati per raccogliere materiali didattici (tutorial, esempi di interazione con chatbot, prompt strutturati, esercizi pratici).
Risorse organizzate per livello e accessibilità (testo, audio, video con sottotitoli, versioni semplificate per BES/DSA). - Archivio consultabile anche a posteriori per favorire l’autonomia degli studenti e il riuso in contesti di apprendimento personalizzato.
Aree di comunicazione e collaborazione:
- Cartelle condivise, bacheche virtuali, forum o chat dove gli studenti possono caricare elaborati, confrontare interazioni con l’IA e porre domande.
- Spazi di discussione strutturati che incoraggiano peer learning e confronto critico sulle risposte fornite dall’IA.
- Ambienti che stimolano collaborazione ibrida (studente–studente, studente–IA, studente–docente).
Aree di consegna dei lavori:
- Spazi dedicati alla raccolta degli elaborati con indicazioni chiare su tempi e modalità.
- Possibilità di allegare report strutturati che includano prompt utilizzati, giudizi sugli output ricevuti e riflessioni metacognitive.
- Funzioni di tracciamento che permettono al docente di monitorare progressi, difficoltà e miglioramenti.
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3 - CONDUZIONE - COMPETENZE PER LA FASE DI CONDUZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE |
I docenti esperti sanno condurre le lezioni in cui si utilizzano applicazioni di IA conversazionale, guidando gli studenti all’interazione consapevole, critica e inclusiva con tali strumenti. |
Codice | Il docente è in grado di: | Dettaglio Non costituisce elenco esaustivo |
3.1 | Guidare gli studenti all'apprendimento dell'utilizzo delle applicazioni di IA conversazionale.
[DigCompEdu Area 3] [DigCompEdu Area 6]
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Il docente è in grado di guidare gli studenti nell’uso efficace e responsabile degli strumenti di IA conversazionale, favorendo apprendimento esperienziale e consapevolezza critica. Questo include:
Illustrazione delle applicazioni scelte. Il docente: - Presenta le piattaforme utilizzate (es. ChatGPT, Gemini, Copilot, Claude, ecc.), chiarendone finalità e funzioni principali.
- Evidenzia differenze di approccio (es. modelli diversi → risposte diverse) per stimolare comprensione critica.
- Introduce norme di comportamento digitale, regole di sicurezza e policy scolastiche di riferimento.
- Spiega limiti, bias ed errori riscontrabili negli output e modella processi di verifica (fact-checking, cross-checking).
Dimostrazione delle funzioni basate con esempi concreti. Il docente: - Mostra le funzioni delle piattaforme di IA conversazionale utilizzando progetti e casi d’uso già sviluppati.
Attività esplorative e sperimentali. Il docente: - Propone esercitazioni guidate in cui gli studenti formulano domande, osservano le risposte e riflettono sulla loro qualità.
- Favorisce la documentazione delle interazioni (prompt + output + riflessione critica), promuovendo metacognizione e trasparenza.
- Stimola l’uso dell’IA come partner di apprendimento e non solo come fornitore di risposte.
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3.2 | Condurre la classe nelle fasi di attività per realizzare progetti con l'IA conversazionale.
[DigCompEdu Area 3] [DigCompEdu Area 4]
| Il docente guida gli studenti attraverso tutte le fasi di un'attività didattica basata sull'uso dell'IA conversazionale, assicurando che l’esperienza sia organizzata, inclusiva e riflessiva. Questo include:
Configurazione e definizione dello scenario. Il docente: - introduce il contesto didattico (disciplinare, interdisciplinare, trasversale).
- esplicita agli studenti obiettivi, criteri di successo e regole di sicurezza digitale.
- motiva il senso dell’attività collegandola a problemi autentici o a domande di ricerca.
Definizione dei task.
- Il docente aiuta a chiarire quali compiti l’IA deve supportare (generare contenuti, risolvere problemi, elaborare dati, proporre alternative).
- Gli studenti imparano a distinguere compiti da delegare all’IA e compiti che restano a carico del pensiero umano (critica, creatività, decisione).
Sviluppo dei prompt. Gli studenti: - Gli studenti progettano e raffinano i prompt secondo la logica del prompt engineering: formulare richieste chiare, contestualizzate e coerenti con l’obiettivo.
- Documentano i prompt usati, così da favorire metacognizione e tracciabilità.
Sperimentazione e test. - Gli studenti testano diversi prompt, confrontano le risposte, identificano errori e bias.
- Il docente supervisiona e introduce pratiche di fact-checking e verifica incrociata.
- Gli studenti generano un report con i risultati, annotando scelte, modifiche e riflessioni.
Presentazione dei risultati. Gli studenti: - condividono i prodotti realizzati (testi, mappe, programmi, analisi di dati).
- illustrano come l’IA è stata usata per raggiungere l’obiettivo.
- esplicitano i criteri di valutazione applicati e i limiti riscontrati.
Discussione, condivisione e buone pratiche.
- Il docente facilita una discussione riflessiva sui risultati, stimolando confronto tra strategie.
- La classe co-costruisce archivi di buone pratiche per l’uso consapevole dell’IA, da arricchire progressivamente per favorire il passaggio da esperienza individuale a conoscenza condivisa, patrimonio della comunità classe.
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3.3 | Supportare gli studenti mentre svolgono attività in aula basate sull'uso di IA conversazionale
[DigCompEdu Area 3] [DigCompEdu Area 5] [DigCompEdu Area 6]
| Il docente svolge un ruolo di facilitatore, fornendo supporto attivo agli studenti durante le attività didattiche con l’IA conversazionale, prestando attenzione alle esigenze specifiche e accompagnandoli in percorsi di riflessione critica, collaborazione e inclusione per rendere l'esperienza non solo un esercizio tecnico, ma un’opportunità di crescita cognitiva, etica e collaborativa. In particolare:
Costruisce contesti di lavoro inclusivi. - Organizza gruppi equilibrati, in cui studenti con BES o DSA possano ricevere supporto dai compagni.
- Differenzia consegne e ruoli in base a stili di apprendimento, interessi e livelli di autonomia.
- Promuove un clima cooperativo in cui la diversità diventa risorsa per l’apprendimento condiviso.
Promuove la riflessione critica e la verbalizzazione. Guida gli studenti a esplicitare i ragionamenti compiuti nell’interazione con l’IA. - Favorisce la riflessione su errori, strategie e modifiche adottate, valorizzandoli come parte integrante dell’apprendimento.
- Rende visibile lo sviluppo di competenze trasversali come problem solving, spirito di iniziativa e resilienza cognitiva.
Stimola confronto e domande significative. - Formula domande aperte che spingono a confrontare soluzioni diverse e ad analizzare varianti di prompting.
- Usa le domande per incoraggiare confronto tra pari e discussione collettiva.
- Sostiene l’autonomia decisionale degli studenti, promuovendo agency e ownership del processo di apprendimento.
Guida con criteri chiari e rubriche trasparenti - Introduce e utilizza rubriche predefinite per accompagnare le attività, rendendo trasparenti i criteri di valutazione.
- Supporta gli studenti nell’autovalutazione e nella peer review, così da sviluppare responsabilità e riflessione metacognitiva.
- Collega la valutazione non solo al prodotto finale, ma anche al processo (prompt, strategie, riflessioni).
I |
3.4 | Condurre gli studenti ad acquisire competenze di cultura digitale legate all'uso dell'IA Conversazionale
[DigCompEdu Area 6]
| Il docente guida gli studenti nell'acquisizione di competenze di cultura digitale critica, aiutandoli a comprendere i principi etici, le implicazioni sociali e le applicazioni quotidiane dell’IA conversazionale. Questo include:
Etica dell'IA, privacy, sicurezza e sostenibilità. Il docente:
- Introduce concetti di etica dell’IA, spiegando che le risposte dei chatbot riflettono dati, limiti e possibili distorsioni (bias).
- Discute il tema della privacy, collegandolo alle regole che gli stessi studenti seguono quando interagiscono con i sistemi (GDPR, policy di istituto).
- Analizza casi di bias culturali, linguistici o di genere nelle risposte delle IA, stimolando riflessione critica e proposte di correzione.
- Introduce il tema della sostenibilità ambientale: consumo energetico, impatto della formazione dei modelli, implicazioni sociali (es. lavoro umano nei dataset, come sottolineato da Digital Promise).
Riflessione sull’uso delle applicazioni dell'IA conversazionale nella vita quotidiana. Il docente guida gli studenti a:
- Esplorare esempi concreti di utilizzo di chatbot e assistenti virtuali in diversi contesti:
- customer service,
- istruzione e tutoring personalizzato,
- assistenza sanitaria e psicologica,
- servizi pubblici e amministrativi.
- Discutere i vantaggi e criticità: accessibilità, efficienza, ma anche rischi di dipendenza, disinformazione, de-umanizzazione dei servizi.
- Collegare questi esempi alla formazione di una cittadinanza digitale attiva, capace di valutare con spirito critico l’impatto dell’IA sulla società e sulle professioni del futuro.
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4 - RIFLESSIONE CRITICA E DOCUMENTAZIONE - COMPETENZE PER LA FASE A CONCLUSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE |
I docenti esperti sanno documentare e condividere i propri risultati con colleghi e stakeholder |
Codice | Il docente è in grado di: | Dettaglio Non costituisce elenco esaustivo |
4.1 | Realizzare e condividere una documentazione delle attività svolte, completa delle proprie riflessioni sui punti di forza, criticità affrontate, soluzioni
[DigCompEdu Area 1]
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Il docente documenta in modo sistematico le attività didattiche basate sull'IA Conversazionale e condivide i risultati con colleghi e stakeholder, trasformando l’esperienza individuale in patrimonio collettivo e in occasione di crescita professionale. La documentazione diventa strumento di riflessione critica, trasparenza e sviluppo della comunità educante. Questa documentazione può includere:
Creazione di documenti riutilizzabili e da condividere:
- Prodotti didattici come slide, dispense, questionari, rubriche di valutazione e set di prompt utilizzati
- Immagini, video, schermate e registrazioni audio che illustrano l’interazione con l’IA
- Documentazione del contesto d’aula e dei prodotti finali degli studenti (dialoghi, analisi, mappe).
(rendono visibile e comunicabile l’esperienza anche verso famiglie e stakeholder esterni)
Punti di forza, criticità e soluzioni:
- Strumenti di riflessione metacognitiva e professionale: report narrativi che descrivono le esperienze didattiche, evidenziando:
- punti di forza,
- difficoltà incontrate,
- soluzioni adottate.
Documentazione dei prodotti realizzati dagli studenti:
- Esempi di interazioni con l’IA: dialoghi, analisi di dati, creazioni testuali o multimediali.
- Evidenza non solo del prodotto finale ma anche del processo (prompt usati, riflessioni, correzioni).
Condivisione della documentazione:
- Condivisione interna (repository scolastici, aree comuni) e in reti professionali di docenti.
- Diffusione in contesti più ampi (convegni, conferenze, pubblicazioni scientifiche, comunità online).
- Documentazione come leva di leadership pedagogica e innovazione istituzionale.
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Allegato 1- Tipologie delle funzioni e le relative attività che possono essere svolte con sistemi di IA conversazionale generativa
Di seguito una indicazione delle conoscenze / abilità / competenze da formare negli studenti rispetto ai sistemi di IA generativa per creare artefatti, ordinate per livelli di competenza. Il riferimento alle Linee guida per l’informatica a Scuola del CINI permette di identificare l’aspetto legato alla disciplina informatica insito nelle attività digitali a scuola.
Questo allegato integra quindi la progressione base → intermedio → avanzato delle attività con IA generativa con gli ambiti del CINI:
- Algoritmi (costruire e comprendere istruzioni e prompt),
- Programmazione (dal semplice uso al fine-tuning e progettazione di chatbot),
- Dati e informazione (gestione, trasformazione, verifica),
- Consapevolezza digitale (etica, sicurezza, privacy, normativa),
- Creatività digitale (produzione di artefatti originali).
- Etica, sicurezza, privacy, sostenibilità: non sono un ambito specifico del CINI, ma vanno integrati trasversalmente in ciascun ambito e livello, rendendo queste attività coerenti anche con le linee UNESCO, DigCompEdu e AILit.
Le Linee guida CINI sono visionabili a questo indirizzo web: https://www.consorzio-cini.it/index.php/it/component/attachments/download/745.
LIVELLO | Il docente guida la classe nelle seguenti attività e nell’uso delle seguenti funzioni per realizzare artefatti con l’IA Conversazionale | Aree di Competenze rispetto alle Linee guida CINI per l’Informatica
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BASE
[scuola primaria] | Terminologia e concetti - Conoscere termini fondamentali: Conoscere termini di base (Chatbot, Prompt, Output, IA Generativa, Privacy).
| Ambito consapevolezza digitale |
Uso delle funzioni - Conoscere l’interfaccia: conoscere e saper navigare l’interfaccia delle applicazioni per l’IA
- Saper aprire nuove chat, scrivere e inviare prompt, modificare richieste, ascoltare l’audio, scaricare, condividere i risultati prodotti
| Ambito algoritmi (piano strumentale/operativo) |
Creazione prompt - Saper creare prompt efficaci e produrre artefatti: creare prompt espliciti, formulare richieste dettagliate e strutturate, con obiettivi, tono, formato desiderato dell’output, produrre testi, immagini, semplici schede o mappe (testo, grafico, immagini video,..)
| Ambito algoritmi Ambito creatività digitale
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Consapevolezza critica/etica - Saper distinguere dati e informazioni: comprendere che ciò che inseriamo in un chatbot (prompt o input) sono dati grezzi, mentre ciò che riceviamo come risposta (output) è informazione, cioè un’elaborazione di quei dati da parte dell’IA. Questa consapevolezza aiuta a capire meglio come funziona il flusso informativo e a valutare con spirito critico le risposte ottenute.
- Riconoscere i limiti delle risposte dell’IA: capire che un chatbot può sbagliare o inventare dati perché le sue risposte dipendono dal modo in cui è stato addestrato e non sempre sono affidabili.
- Capire come l’IA apprende: attraverso attività semplificate di machine learning, rendersi conto che l’IA non possiede conoscenze proprie, ma costruisce risposte a partire dai dati ricevuti, e che dati incompleti o distorti portano a risultati scorretti.
- Saper utilizzare l’IA in modo responsabile: Applicare regole di base di privacy (cosa non condividere), rispettare fonti e persone, riflettere su un uso corretto e sicuro dell’IA.
| Ambito dati e informazione Ambito consapevolezza digitale
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INTERMEDIO [secondaria I grado] Gli elementi del livello BASE + | Terminologia e concetti - Conoscenze relative alla terminologia: LLM (Large Language Model) Allucinazione, Prompting avanzato (zero, shot, one shot, few shot), fine tuning, split testing
- Comprendere termini più avanzati come LLM (Large Language Model), allucinazione, prompting avanzato (zero-shot, one-shot, few-shot), fine-tuning, split testing.
| Ambito consapevolezza digitale |
Uso delle funzioni
- Saper allegare file ai prompt per richiedere elaborazioni più complesse, utilizzare funzioni di valutazione integrate (pollice alzato/verso, feedback al modello).
| Ambito algoritmi (piano funzionale degli strumenti)
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Creazione prompt - Saper creare prompt complessi: Sviluppare prompt a catena di pensieri (chain of thought), sperimentare zero/one/few-shot (con esempi forniti all’IA) per ottenere risposte più pertinenti.
| Ambito creatività digitale Ambito dati e informazione |
Raffinare le risposte del chatbot - utilizzare tecniche di fine tuning leggero (richieste rispetto allo stile, lunghezza risposte,..) e split testing (porre la stessa domanda in modi diversi per confrontare le risposte).
| Ambito creatività digitale Ambito dati e informazione |
Consapevolezza critica/etica - Verifica delle informazioni: Sviluppare la capacità di mettere in dubbio le risposte ricevute, verificandole con fonti affidabili: dizionari, enciclopedie, siti istituzionali(fact-checking di base).
- Comprensione del funzionamento: comprendere che le “allucinazioni” non sono bugie ma il risultato del funzionamento probabilistico dei modelli di IA.
Responsabilità e cittadinanza digitale: essere in grado di contribuire a scrivere o adattare linee guida scolastiche/istituzionali per un uso sicuro, corretto ed etico dell’IA.
| Ambito consapevolezza digitale (con attenzione etica) |
AVANZATO (Superiori)
Gli elementi del livello BASE e INTERMEDIO + | Terminologia e concetti - Comprendere concetti come parametri del modello, Fine-tuning, Bias, Embedding, prompt parametrizzati.
- Distinguere tra IA simbolica (sistemi esperti), sub-simbolica(reti neurali) e neurale (chatbot, IA conversazionale),
- Avere una comprensione generale del significato di “architettura transformer”, e avere una conoscenza dei riferimenti normativi( “AI Act" europeo e documenti istituzionali nazionali e internazionali).
| Ambito consapevolezza digitale |
Uso delle funzioni - Utilizzare chatbot per la scrittura collaborativa (es. canvas di ChatGPT).
- Personalizzare le risposte (differenze tra uso libero e uso registrato)
- Collegare chatbot ad altre applicazioni per integrare fonti di dati esterne.
- Configurare parametri attraverso strumenti come i playground di sviluppo (es. Chat Developer Playground).
| Ambito algoritmi |
Creazione prompt
- Formulare richieste articolate e specifiche, ad esempio la creazione di tabelle che aggregano dati provenienti da diverse fonti.
- Utilizzare prompt parametrizzati per controllare più dimensioni dell’output.
| Ambito creatività digitale Ambito dati e informazione |
Raffinare le risposte del chatbot - Applicare attività di fine-tuning avanzato, analizzare le risposte per individuare “punti di attenzione” e bias.
- Sviluppare strategie di miglioramento proattivo delle risposte, minimizzando gli errori a monte e non solo correggendoli a valle.
| Ambito creatività digitale Ambito dati e informazione |
Progettazione e realizzazione di chatbot educativi - Progettare e realizzare chatbot in grado di rispondere a richieste multidisciplinari, adattarsi a scenari educativi complessi incorporando “prompt costituzionali” per regolare comportamento, tono e contenuti.
| Ambito algoritmi Ambito creatività digitale |
Consapevolezza critica/etica - Riconoscere le allucinazioni: riconoscere segnali tipici di un’allucinazione (nomi inesistenti, titoli accademici inesistenti, riferimenti vaghi, affermazioni sicure su argomenti controversi, percentuali, citazioni inesistenti,
- Riflettere sugli impatti dell’IA: riflettere sugli impatti sociali, economici e ambientali dell’IA generativa.
- Linee guida istituzionali: contribuire alla scrittura o personalizzazione delle linee guida d’Istituto, integrando normative e raccomandazioni nazionali e internazionali.
| Ambito consapevolezza digitale (con attenzione etica) |
Il processo di Certificazione
Il candidato per completare il processo di Certificazione ha a disposizione 6 mesi dalla data di accesso al portale (https://certificazionidigitali.aulaweb.unige.it) . Di seguito l'articolazione delle attività:
- CONSEGNA DELLE EVIDENZE RICHIESTE - Le consegne delle evidenze devono avvenire entro l'ultimo giorno di ogni mese;
- FEEDBACK DI VALUTAZIONE - Il feedback da parte dei certificatori viene inviato entro il mese successivo alla consegna delle evidenze: contiene la valutazione e spunti che saranno oggetto del colloquio della fase 2. Il candidato può accedere alla fase 2 se riceve un punteggio minimo di 60 punti (massimo 80) conteggiato in base a una rubrica condivisa.
- ESAME DI CERTIFICAZIONE - Le sessioni di certificazione sono previste ogni primo venerdì di ogni mese. Il colloquio d'esame è tenuto da una commissione formata da docenti universitari e dal certificatore che ha curato il processo di feedback. I colloqui consistono in un approfondimento delle evidenze presentate e si svolgono sulla base del feedback che il candidato ha ricevuto. La modalità del colloquio d'esame è sia in presenza sia a distanza. Il punteggio per il colloquio è di minimo 12 punti/ massimo 20 punti, assegnati secondo la rubrica di valutazione di cui sopra.
Per la Certificazione EPICT IA Conversazionale sono richieste le seguenti evidenze:
1) Lesson Plan redatto secondo il format fornito che verrà consegnato nell’apposita sezione del portale certificazioni.
Il lesson plan descrive una unità didattica svolta da parte del candidato, Il format guida il candidato a mettere in evidenza tutte le competenze così come descritte nel Syllabus EPICT Presentazioni digitali. Il lesson plan deve essere accompagnato da evidenze quali: i materiali didattici creati dal docente con l’IA, il testo della consegna fornita agli studenti, una rubrica o altro strumento di valutazione, altre evidenze a discrezione del candidato.
2) L’evidenza di un prodotto realizzato dal docente / dagli studenti con l’uso dell’IA
Il prodotto presentato (un materiale didattico, una ambiente allestito (es. NotebookLM), un chatbot, un contenuto realizzato dagli studenti) è relativo al lesson plan presentato e contiene tutti o parte degli elementi indicati nell’Allegato 1 del Syllabus. Oltre al prodotto dovrà essere presentato un documento che descrive quanto realizzato con riferimento agli elementi indicati nell’Allegato 1 del Syllabus
2) Presentazione/Portfolio del candidato.
Il candidato compila un format dove dichiara evidenze della propria esperienza professionale di uso dell’IA conversazionale
Lesson Plan e Rubrica di valutazione
La rubrica di valutazione del lesson plan (con i relativi allegati) considera ogni elemento del lesson plan e lo mette in relazione ai punti del syllabus. La valutazione avviene secondo i seguenti tre parametri:
A = presenza/coerenza del contenuto con l’elemento del syllabus
B = presenza di un contenuto che oltre ad essere coerente con la richiesta del syllabus contiene elementi descrittivi che permettono di comprendere in modo completo l’esperienza didattica descritta
C = presenza di un contenuto che oltre ad essere coerente e completo contiene elementi di specifica qualità (linguaggio specifico della didattica, descrizioni sintetiche ma molto chiare ed esaustiva, un’ottima impaginazione, ….)
Descrizione Lesson Plan | Codice Syllabus Educazione ai dati |
sintesi dell’attività | 1.1 |
setting/ hardware/ software/ applicazioni | 1.4 2.1 2.3 |
obiettivi di apprendimento | 1.2 1.3 |
prodotti richiesti agli studenti | 1.1 |
strategia/tecnica didattica | 1.1 |
metodo di valutazione degli apprendimenti | 2.2 |
modalità di documentazione delle attività svolte | 4.1 |
materiali didattici | 2.2 |
descrizione svolgimento attività | 3.1 / 3.2 / 3.3 /3.4 |
allegato prodotto digitale | 1.4 |
allegato consegna e rubrica | 2.2 |
Al termine del processo, dopo il colloquio di certificazione, la Certificazione viene erogata con l’indicazione del livello. Il livello è definito come sintesi fra gli indicatori delle rubriche di valutazione per le fasi 1 e 2 delle valutazioni che individuano tre livelli di uso pedagogico delle tecnologie digitali così come indicati nel framework DigCompEdu Sperimentatore, Esperto, Leader.
Sperimentatore (B1) Le evidenze e il colloquio mostrano una competenza iniziale nell’uso dell’IA Conversazionale come strumento di formazione e apprendimento: - uso ancora sporadico e prevalentemente esplorativo delle applicazioni di IA;
- padronanza da consolidare in particolare su:
- impostazione e gestione del setting didattico e dei dispositivi necessari (inclusi aspetti di accessibilità e sicurezza digitale);
- predisposizione di materiali introduttivi e consegne guidate, con attenzione ai diversi stili di apprendimento e ai bisogni inclusivi;
- capacità di guidare gli studenti a riconoscere potenzialità e limiti dell’IA (prompt di base, prime forme di fact-checking, consapevolezza dei rischi di bias e allucinazioni);
- accompagnamento degli studenti nello sviluppo delle prime competenze digitali e trasversali legate all’interazione con chatbot (comunicazione chiara, riflessione critica elementare).
[da 72 – 80 punti secondo la rubrica di valutazione] | Esperto (B2) Le evidenze e il colloquio mostrano una consistente competenza nell’uso dell’IA Conversazionale come strumento di formazione e apprendimento: - uso abituale e consapevole delle applicazioni di IA in ambito didattico
- padronanza sugli aspetti chiave:
- progettazione e allestimento di ambienti di apprendimento fisici e virtuali (LMS, cloud, strumenti collaborativi), motivando le scelte;
- predisposizione di materiali differenziati e accessibili (tutorial, consegne personalizzate, rubriche di valutazione, strumenti per la documentazione dei processi);
- capacità di guidare gli studenti in attività strutturate di inquiry e project based learning, con uso mirato di prompt più articolati e tecniche di verifica delle risposte;
- attenzione allo sviluppo di competenze trasversali (collaborazione, problem solving, pensiero critico) e all’uso inclusivo dell’IA.
[da 80 – 90 punti secondo la rubrica di valutazione] | Leader (C1) Le evidenze e il colloquio mostrano una competenza avanzata e in continua evoluzione (anche attraverso attività di formazione, mentoring e supporto ai colleghi) nell’uso dell’IA Conversazionale come strumento di formazione e apprendimento: - uso consolidato, integrato e critico delle applicazioni di IA in tutte le fasi della progettazione e conduzione didattica;
- sicura padronanza degli aspetti legati a:
- progettazione di lesson plan e scenari complessi, anche interdisciplinari, con impiego di IA per generare, rielaborare e personalizzare materiali;
- predisposizione di consegne multilivello e rubriche trasparenti, con strategie di inclusione avanzata e universal design;
- conduzione della classe in attività che combinano sperimentazione, fact-checking, riflessione critica, collaborazione e produzione di artefatti complessi (anche progettazione di chatbot educativi e uso di prompt avanzati);
promozione di una cultura digitale ed etica, documentando e condividendo buone pratiche con studenti, colleghi e comunità scolastica.
[da 90 – 100 punti secondo la rubrica di valutazione] |
[1] European pedagogical ICT Licence - https://cordis.europa.eu/project/id/22210