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Vademecum per l'accessibilità della comunicazione
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Vademecum per l'accessibilità della comunicazione

Progetto “Pandemia e Comunicazione”, finanziato da Fondazione di Comunità Milano / Bando 57

Versione: 1.0

Ultima modifica: 29/03/2022

Contatti: info@passin.it 

La versione sintetica di queste indicazioni è disponibile all’indirizzo https://www.passin.it/progetto-pandemia-e-comunicazione/strumenti-per-la-trascrizione-automatica-e-la-comunicazione-accessibile 

Struttura di questo documento

Questo documento contiene indicazioni pratiche, prevalentemente di natura tecnologica, orientate a supportare persone con disabilità uditive e altri deficit sensoriali nella comunicazione online e offline. Poiché le soluzioni proposte sono in continua evoluzione, anche questo documento è destinato ad ampliarsi ed arricchirsi nel tempo.

Sono presi in considerazione diversi scenari, elencando le barriere tipicamente incontrate in ciascuno di essi e gli accorgimenti o gli strumenti tecnologici che possono aiutare a superarli.

Scenario 1 - L’interazione offline

Negli scambi comunicativi offline, che si tratti di incontri uno a uno oppure di riunioni, la persona con disabilità uditiva può utilizzare un dispositivo mobile in aggiunta ad altre modalità di interazione, quali la lettura labiale o la LIS. In particolare si sono diffuse recentemente applicazioni in grado di generare sottotitoli automatici attraverso sistemi di riconoscimento vocale. Ci sono differenze, tuttavia, tra le diverse piattaforme:

Nel caso specifico di Ava è possibile anche utilizzare più dispositivi connessi in un’unica conversazione: questo permette di avere sottotitoli differenziati - su cellulare in diversi colori, uno per partecipante - per parlanti diversi, supportando meglio la gestione dei turni di parola e gli scambi comunicativi. L’utente “principale” può generare un link attraverso cui le altre persone che vogliono parlare con lei/lui sono in grado di utilizzare i propri dispositivi personali come microfoni.

Ava ha lanciato anche una versione per computer desktop, rendendo possibile la comunicazione anche attraverso questo tipo di dispositivi. In particolare Ava è la prima applicazione che si propone di poter trascrivere sulla schermo di un computer i contenuti provenienti dallo stesso, attraverso una configurazione automatica del dispositivo di riproduzione e di registrazione del sonoro. Questo rende Ava interessante per gli scenari seguenti.

Scenario 2 - Le videoconferenze

2.1. Colloqui e Riunioni

In questo particolare scenario i partecipanti possono tipicamente visualizzare i rispettivi flussi video, provenienti dalle webcam. A seconda delle impostazioni di visualizzazione, un numero alto di partecipanti può portare alla visione di un sottogruppo di essi, oppure al rimpicciolimento dei riquadri video dei partecipanti in funzione della loro numerosità.
Chiaramente, per favorire la lettura labiale, conviene scegliere, se possibile, l’opzione di visualizzazione dello speaker con il massimo livello di ingrandimento possibile, così che appaia il volto di chi parla e le sue labbra siano più facilmente visibili.

2.1.1. La scelta più comoda e completa del momento (aggiornato a marzo 2022)

Alcune applicazioni adatte a questo tipo di eventi integrano la sottotitolazione automatica direttamente al loro interno. Al momento, solamente i prodotti di Microsoft (in particolare Teams e Skype) supportano la lingua italiana. Teams sembra la soluzione più comoda e completa, permette di avere sottotitolazione veloce e di buona qualità accompagnata dal nominativo di ogni parlante. Skype ha una qualità analoga, ma è generalmente più lento nel rendere visibili i testi.

2.1.2 Altre soluzioni su PC

La versione desktop di Ava può apparire come una finestra mobile sempre in primo piano sullo schermo, non è più necessaria nessuna configurazione speciale: Ava installa da sè tutto quanto serve al sistema audio per funzionare. Sulla maggior parte dei dispositivi questa applicazione non richiede particolari configurazioni. È inoltre possibile chiedere a tutti i partecipanti alla videochiamata di attivare Ava per contribuire alla comparsa di sottotitoli in un’unica room (stanza) dell’utente che avvia la richiesta. I primi test eseguiti con questa interessante funzionalità, tuttavia, non hanno avuto esiti particolarmente positivi.

Su qualunque PC dotato del browser Google Chrome è possibile ottenere sottotitoli automatici usando Web Captioner: https://webcaptioner.com. L’audio trascritto è di norma quello captato dal computer attraverso il microfono, quindi la trascrizione di registrazioni e videoconferenze non è ottimale. Tuttavia è possibile fare un uso avanzato di Web Captioner, sottotitolando tutto ciò che proviene dall’uscita audio del computer. È infatti possibile configurare il sistema audio del dispositivo per “inoltrare” il segnale a Web Captioner. Per eseguire questa operazione su Windows e Mac è disponibile un tutorial video: https://www.youtube.com/watch?v=RSKXnOnqNYA.
I software da installare per ottenere quanto descritto nel video sono scaricabili da qui:

È anche disponibile una funzionalità di integrazione con Zoom: abilitando la sottotitolazione nel proprio account si ottiene un pulsante aggiuntivo legato proprio alla sottotitolazione nella finestra principale del programma. Da lì è possibile copiare una “chiave API”, ovvero un codice alfanumerico che può essere inserito nelle impostazioni di Webcaptioner per permettere la comunicazione tra le due piattaforme.

2.1.3 Altre soluzioni su Smartphone

Alcune applicazioni per smartphone citate in precedenza, come Ava e Trascrizione istantanea, possono essere utilizzate durante una videoconferenza per la sottotitolazione in tempo reale. Questo richiede un buon audio in uscita dal computer e una stanza silenziosa, se si vuole utilizzare questa soluzione senza cavi. Alcuni utenti con ipoacusia preferiscono questa soluzione  perché permette loro di percepire comunque le vibrazioni delle casse. Se invece si vuole evitare di far produrre audio al computer è possibile collegare lo smartphone con un apposito cavo.

2.2. Eventi online

Il caso degli eventi online è simile a quello delle riunioni, ma si basa in genere sulla presenza di pochi relatori visibili e di un pubblico che può al massimo interagire attraverso una chat o un sistema di gestione di domande e risposte.

Si segnala una soluzione particolarmente comoda, che può dare il meglio proprio in eventi online (o ibridi): si tratta della funzionalità di trascrizione automatica presente in Microsoft PowerPoint. Con questo sistema è possibile, mentre si mostra una presentazione, avere la trascrizione in tempo reale del parlato, con una qualità analoga a quella di piattaforme come Teams e Skype. Attenzione: richiede un account Office 365 valido, di tipo personale oppure aziendale, per funzionare. Non è dunque una soluzione gratuita, per quanto oggi molte organizzazioni offrano licenze per questa piattaforma.

Valgono le stesse indicazioni offerte per le conversazioni uno a uno e per le riunioni, ma in questi casi è possibile pensare che l’organizzatore dell’evento predisponga un computer destinato alla sola sottotitolazione, utilizzando il metodo della configurazione del sistema audio su un unico dispositivo che si collegherà all’evento come relatore. Condividendo lo schermo di questo dispositivo sarà possibile avere una sottotitolazione in diretta sempre disponibile per gli spettatori. Alcune piattaforme (es. Zoom.us) permettono di abilitare la condivisione dello schermo per due relatori contemporaneamente. Questo rende possibile la condivisione di slide o altri documenti anche mantenendo la sottotitolazione attiva.

In caso di presenza all’evento di un interprete LIS è possibile, all’interno dei principali sistemi di videoconferenza (come Zoom o Webex, ma anche in MS Teams e in Google Meet) utilizzare una funzione di “blocco” del video dell’interprete sullo schermo (in genere indicata dall’icona di una puntina, o “pin” in lingua inglese).

Indicazioni generali relative alla qualità di audio e video

In una videochiamata è in genere più difficile per tutti comprendere gli altri partecipanti. Alcune indicazioni generiche possono aiutare a risolvere comuni problemi di qualità dell’audio e del video.

  1. chiusura di altre applicazioni: molte applicazioni di videoconferenza richiedono ingenti risorse al computer, chiudere le altre applicazioni (in particolare browser web con molte schede aperte) permette di evitare un sovraccarico per il processore e per la RAM del computer; inoltre bisogna considerare che in alcuni casi applicazioni che utilizzano la webcam potreb*bero mantenerne il controllo esclusivo
  2. utilizzare l’applicazione ottimale: alcuni sistemi funzionano meglio in determinati browser rispetto ad altre. Ad esempio Jitsi Meet (applicazione Open Source per le videoconferenze) dichiara supporto migliore per Google Chrome. Inoltre a seconda del sistema operativo in uso alcuni browser (Es. Safari su MacOS) richiedono meno risorse per la processazione del video, rendendo l’esperienza di conversazione più fluida
  3. controllare l’inquadratura e l’illuminazione: in stanze con poca luce la maggior parte delle webcam producono un’immagine molto cupa e disturbata, che non facilita la comprensione di elementi non verbali ed espressioni facciali, oltre a rendere più difficile la lettura labiale
  4. dotarsi di microfoni di buona qualità: in generale quelli integrati nei computer portatili funzionano bene, ma possono subire disturbi dal resto dell’hardware (es. dal rumore della ventola di un computer che rimane a lungo in videoconferenza). Cuffie con microfono sono preferibili, soprattutto i modelli che si collegano al computer attraverso una porta USB e permettono regolazione autonoma del volume. Auricolari in-ear, come Airpods di Apple o vari altri marchi più o meno costosi, permettono di avere una qualità audio buona o ottima lasciando completamente scoperto il volto di chi parla.

Altri vademecum

Piattaforme e strumenti per la comunicazione accessibile in emergenza

Lo staff di Emergenza Sordi di Roma, in stretto contatto con le Istituzioni preposte alla gestione dell’emergenza, sta dando utili informazioni in formato accessibile ed ha predisposto una tabella in cui sono indicati i servizi ponte per le persone sorde, per avere una mediazione sia in parole che in segni (qui la versione aggiornata: https://www.facebook.com/EmergenzaSordi/photos/a.291758071216382/1163081494084031/?type=3&theater).
Sono segnalate anche le App Pedius
https://www.pedius.org/it/home/ e VEASYT https://www.veasyt.com/ 
Pedius consente alle persone sorde di effettuare telefonate sottotitolate utilizzando le tecnologie di sintesi e riconoscimento vocale (a tutte le ore), mentre VEASYT Live! è il servizio di video-interpretariato in lingua dei segni italiana (LIS) che permette di avere interpreti collegati in video-chiamata su smartphone, tablet e computer, in modo istantaneo (tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 18.00).
Entrambe le App sono state incluse nei servizi per la Solidarietà Digitale
https://solidarietadigitale.agid.gov.it/