NewsLetter di Medicina e Psicologia - 2021 - Ottobre
Eccellenze della Facoltà: Intervista a Mara Torrisi
di Andrea Tubaro
Maria Rosaria Torrisi
Sembra impossibile intervistare qualcuno cercando di condensare in poche righe il lavoro di una vita ma da qualche parte devo pur cominciare.
Raccontaci di te e del tuo percorso accademico chiedo alla Professoressa Torrisi – almeno l’inizio è facile -
“Sono Professore Ordinario di Patologia Generale della Sapienza Università di Roma”, mi risponde con semplicità. “Nel corso degli oltre 43 anni di carriera universitaria, ho ricoperto numerosi incarichi istituzionali presso l’Ateneo: Direttore del Dipartimento di Medicina clinica e molecolare, Membro del Senato Accademico, Coordinatore del Dottorato di ricerca in Medicina sperimentale, Direttore della Scuola di specializzazione in Patologia clinica e Biochimica clinica. Ho lavorato per oltre due anni all’estero presso il National Cancer Institute di Bethesda, MD, USA, perfezionando la mia formazione nell’ambito della ricerca biomedica. Sono autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste internazionali. Ho svolto incarichi di valutazione della ricerca e di indirizzo presso il Ministero dell’università e ricerca e presso gli IRCCS Istituto dermatologico San Gallicano e Istituto tumori Regina Elena di Roma. Recentemente sono stata Membro della commissione per l’abilitazione scientifica nazionale nel settore concorsuale Patologia generale e Patologia clinica. Ho coordinato e insegnato come titolare in vari Corsi di laurea, tra i quali Medicina e Chirurgia e Biotecnologie mediche. Ho svolto la mia attività assistenziale presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma con il ruolo di Direttore della UOC di Genetica medica e diagnostica cellulare avanzata e di Direttore del Dipartimento ad attività integrata di Scienze diagnostiche.”
Vi avevo detto che parlavano di eccellenze e il breve riassunto di quanto fatto in oltre 40 anni lo dimostra ma – chiedo io – la fine di questo percorso accademico è certamente carica di ricordi, di pensieri e non può finire senza una testimonianza personale di cosa vuol dire fare vita accademica.
“Al termine della mia carriera accademica, sento di dover salutare e ringraziare tutti coloro che hanno condiviso con me il percorso ventennale di nascita e sviluppo della nostra Facoltà. Un percorso da me intrapreso inizialmente con un certo timore, lasciando alle spalle un entusiasmante periodo di esperienza e crescita professionale, trascorso nella Patologia Generale della allora unica Facoltà di Medicina e Chirurgia al Policlinico Umberto I, e una solida posizione già acquisita. Insieme al timore vi era però un grande desiderio di mettermi in gioco su un nuovo progetto e la chiara consapevolezza di affrontare una realtà ricca di promesse. È stata una splendida avventura, che non ha tradito le mie aspettative e che mi ha permesso di fare molti incontri piacevoli e stimolanti, rendendo questo tragitto unico e irripetibile. I tanti momenti di discussione scientifica con i colleghi, di interazione con gli studenti, di programmazione e organizzazione delle attività didattiche e assistenziali nelle continue riunioni, costituiscono il grande bagaglio di ricordi che mi accompagnerà nel prossimo futuro. Un futuro al quale brindo virtualmente insieme a tutti voi, ringraziandovi ancora e augurandovi un buon proseguimento.”
Perfetto - dico io - ma dopo una lunga vita accademica nel mondo della Patologia generale, come vedi il futuro di questo settore?
“La Patologia generale rappresenta la disciplina “ponte” tra le conoscenze biologiche alla base del funzionamento di cellule e tessuti e le specialità cliniche orientate alla diagnosi e terapia delle diverse manifestazioni patologiche. Questa sua caratteristica la rende estremamente dinamica, in continua evoluzione e aggiornamento dei suoi contenuti, così da racchiudere le nuove acquisizioni e i nuovi input, generati dalla ricerca in biologia cellulare e molecolare, genetica, immunologia, microbiologia etc., in concetti e ragionamenti utili all’applicazione clinica. Per questa sua funzione cruciale nel percorso di apprendimento della Medicina, la Patologia generale è collocata temporalmente negli anni centrali di tutti i corsi di studio di area medica e ricopre un gran numero di crediti formativi. La mia esperienza personale, maturata in oltre quarant’anni di insegnamento della disciplina, mi ha fatto capire come sia assolutamente necessario stimolare la curiosità degli studenti e la loro capacità di ragionamento, trasmettendo loro non tanto nozioni, spesso rapidamente superate, ma una metodologia di apprendimento. Con questo obiettivo, aiutata dalla mia grande passione per la ricerca, ho sempre aggiornato le mie lezioni con materiale nuovo, ultime review sugli argomenti trattati, riferimenti alle più recenti edizioni dei testi consigliati: in questo modo non mi sono mai annoiata e ho spesso considerato la mia attività didattica del tutto integrata con la mia attività di ricerca. Penso sia questo il suggerimento che mi permetto di dare ai docenti più giovani che si orientano verso la Patologia generale: integrare sempre didattica e ricerca, in un processo che diventa del tutto naturale dopo qualche anno di esperienza e che aggiunge valore, coinvolge ed entusiasma. Se poi tutto questo trova anche la possibilità di contribuire in ambito clinico, attraverso lo sviluppo di metodologie innovative di valore prognostico e/o diagnostico e di nuove strategie terapeutiche, la mia visione del futuro del settore scientifico-disciplinare si arricchisce di grande ottimismo e di pieno senso di appartenenza alle nuove branche della medicina molecolare, medicina di precisione e medicina traslazionale. “
Ci sono interviste che vorresti finissero rapidamente e altre che vorresti non finissero mai perché ogni risposta alle mie domande genera altre domande e così via … Gli spazi della newsletter sono purtroppo limitati e dobbiamo chiudere qui, ma esco dalla sua stanza con un senso di perdita per il nostro Dipartimento e per la nostra bellissima Facoltà.
Arrivederci Mara e…grazie da parte di tutti noi!