Per me la velocità della luce ( c ) altro non è che la massima velocità con la quale si alternano i campi elettrico e magnetico in un dato spazio,
di costanti elettrica e magnetica definite
Prendessi ad esempio un volume infinitesimo porzione di un’onda elettromagnetica, potrei scrivere che, per ogni istante consecutivo, la variazione della densità di energia magnetica, fosse uguale alla variazione della densità dell’energia elettrica
In formule:
che eguagliando
Che ricordando
Sostituendo ricaverei
Che potrei scrivere forse più correttamente (poco mi ricordo di matematica) riferito alle variazioni dei campi nell’ infinitesimo di volume
Che a me farebbe pensare che un tale valore dovesse coincidere con la massima velocità di propagazione di un’onda, in questo caso, nel vuoto , non potendo alternare variazioni tra campo elettrico e magnetico (quindi nemmeno tra volumi consecutivi) con velocità differente