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Didattica e formazione: la parola alla comunità studentesca dell’area psicologica
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Didattica e formazione: la parola alla comunità studentesca dell’area psicologica

di Sabine Pirchio

Ottobre è stato il mese di ritorno di docenti e studenti nelle aule fisiche e virtuali della facoltà. Cogliamo questa buona occasione per capire insieme a due rappresentanti degli studenti in giunta di facoltà, Anna Cappellari e Fabrizia Ceccarelli, cosa è più importante e sfidante per chi studia per diventare psicologo e quali auspici animano il cuore e la mente di coloro per cui insegniamo la psicologia.

Studiare all’università pone agli studenti sfide e difficoltà di vario tipo. Nonostante l’impegno congiunto di personale docente e amministrativo gli studenti ci segnalano che è ancora possibile e opportuno migliorare la qualità, la coerenza e la tempestività delle informazioni sulle pagine del sito di ateneo e dei corsi di studio, che sono necessarie per frequentare, trovare i materiali di studio e fare gli esami. In questi anni di pandemia emergere sempre più forte l’esigenza di gestire al meglio gli aspetti tecnici legati ad esempio alla prenotazione del proprio posto in aula, al reperimento del link per le lezioni da remoto, al download del materiale didattico, che possano rendere più fluida e agevole le attività di studio, senza dimenticare l’efficienza della tecnologia necessaria per seguire le lezioni e fare gli esami da remoto. Quello degli esami è un momento importante per gli studenti, che richiedono un’organizzazione del calendario degli appelli che permetta loro di organizzare in modo ottimale le proprie attività di studio e preparazione, senza un eccessivo affollamento dei momenti di valutazione in periodi troppo ristretti. Infine, gli studenti ci chiedono di facilitare la disponibilità di spazi collettivi di formazione e studio, che permettano una loro piena partecipazione alla ricca vita sociale e collettiva della facoltà.

Il miglioramento di questi aspetti trova la sua realizzazione nel coordinamento tra funzioni organizzative, amministrative e docenti, nell’organizzazione dei corsi di studio, e nell’efficienza dei servizi informativi e tecnici.

Ma alla base dell’essere studente di psicologia c’è anche molto di più.

Essere studenti di psicologia significa imparare a comprendere ed intervenire in uno dei fenomeni più complessi: la mente dell’essere umano. Questo comporta non solo acquisire un lessico tecnico specifico ma anche comprendere e considerare criticamente le prospettive teoriche assunte da diversi autori: questa è una delle sfide maggiori. Un’altra sfida principale è quella di imparare a rapportarsi con l’altro, cosa non banale che implica competenze professionali e personali non indifferenti.

Considerare queste due sfide per gli studenti ha implicazioni importanti per l’esperienza didattica, soprattutto in questa epoca di restrizioni legate alla pandemia da Covid-19. La relazione che si crea con i docenti nelle lezioni in presenza è spesso un veicolo importante delle competenze psicologiche oggetto degli insegnamenti, e nelle lezioni online non è sempre semplice riuscire a trasmettere questa complessità di significati.

Le lezioni sono un importantissimo momento formativo: è il momento in cui il docente trasmette attraverso le sue parole e i materiali didattici una visione e una pratica professionale psicologica. Sono importanti tutte le occasioni in cui le teorie psicologiche vengono non solo descritte e spiegate, ma anche analizzate criticamente e discusse con gli studenti. Un’esperienza formativa fondamentale è poi rappresentata dal potersi confrontare direttamente con esperienze dirette di persone che hanno vissuto un determinato evento, pazienti o colleghi psicologi. Questa esperienza didattica che si ha modo di fare in diversi corsi sia alla triennale che alla magistrale è fondamentale per formare lo psicologo o psicoterapeuta e ha un impatto anche emotivo molto forte. Anche la possibilità di integrare le lezioni dei docenti con l’intervento di esperti esterni offre un ventaglio di prospettive e idee vario e prezioso. Infine, la possibilità di essere impegnati in attività pratiche che permette di mettere alla prova le proprie attitudini e abilità ha un impatto importante su tutti gli studenti.

Per il futuro l’auspicio è di poter integrare il tirocinio professionale all’interno del percorso di laurea che permetterebbe non solo di velocizzare l’ingresso nel mondo del lavoro ma anche di porre lo studente davanti a pratiche professionali quando ancora è impegnato nella sua formazione e può quindi utilizzare il feedback sulle sue attitudini e capacità per il proprio orientamento professionale.

Inoltre, gli studenti auspicano un sempre maggior ancoraggio dello studio della psicologia a fenomeni e caratteristiche della società in cui gli studenti vivono e in cui lavoreranno: le questioni di genere, lo studio delle minoranze etniche e culturali, l’abilismo sono temi di grande attualità su cui la psicologia può dare un importante contributo. In particolare, si auspica un crescente sviluppo da parte di docenti e studenti di sensibilità, pratiche, e linguaggio inclusivi che renda anche l’università stessa più inclusiva e partecipativa.

Infine, all’università nessuno è da solo: studenti tutti, loro rappresentanti, docenti, personale amministrativo e governance possono dare ed effettivamente danno il proprio importante contributo alla vita della comunità accademica grazie al dialogo, al confronto e alla collaborazione.

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