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12_Traduzione in spagnolo
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SEGNALETICA MULTILINGUE DEI

RIFUGI ANTIAEREI DI COLLEFERRO

TRADUZIONE IN SPAGNOLO

Docenti responsabili: Prof.sse Bottini e Roia

In questo documento, condiviso tra tutti i docenti e gli studenti coinvolti nel progetto, verrà effettuata la traduzione in spagnolo della segnaletica.

Il documento è suddiviso in sezioni, ciascuna delle quali conterrà la parte di traduzione assegnata ai singoli studenti.

Si raccomanda di scrivere la parte di propria competenza all'interno della propria sezione, sotto la parte di testo in italiano, senza apportare modifiche alla formattazione.

CLASSE 4C

AVOLI Chiara (SA_01a - Pianta dei Rifugi di S. Anna/Mapa de los refugios de Santa Anna)

Da Via Roma, a una biforcazione ci si imbatte in una porta di ferro, uno degli ingressi dei rifugi di S. Anna.

Scesi i settanta scalini, si può notare da subito lo snodarsi dei percorsi, infatti basta guardare la piantina per rendersi conto della lunghezza e la disposizione labirintica di questi luoghi.

En una bifurcación de Via Roma, se encuentra una puerta en hierro, una de las entradas a los refugios de Santa Anna.

Tras bajar los setenta peldaños, se nota enseguida el zigzaguear de los recorridos. De hecho, es suficiente ver el mapa para darse cuenta de la longitud y disposición laberíntica de estos lugares. 

BARONI Sabrina (SA_01b - Pianta dei Rifugi di S. Anna/Mapa de los refugios de Santa Anna)

I numeri indicano i punti fondamentali del vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Furono anch’essi scavati negli anni ’30, durante il periodo morandiano, sempre per l’estrazione della pozzolana che doveva servire per costruire le abitazioni del “Villaggio Nuovo”.

Los números indican los sitios fundamentales de lo vivido durante la Segunda Guerra Mundial. Ellos también se excavaron en los años 30, durante el período Morandi, para la extracción de la puzolana utilizada en la construcción de las viviendas del “Nuevo Pueblo”.

CAMPAGNA Chiara (SA_02a - Nicchia abitativa/Nicho de vivienda)

Lungo i percorsi si notano delle rientranze, che servirono da ricovero per le prime famiglie che iniziarono a scendere in questi luoghi.

In questa prima nicchia si può notare al centro una tramezzatura che probabilmente divideva due famiglie.

A lo largo de los recorridos se notan cuevas que sirvieron como refugio a las familias que por primeras bajaron a estos lugares.

En el centro de este primer nicho se puede observar un tabique que probablemente daba la posibilidad de acoger a dos familias.

CAMPAGNA Elisa (SA_02b - Nicchia abitativa/Nicho de vivienda)

Del nucleo familiare tipicamente numeroso, all’interno dormivano i genitori e i loro figli ancora in fasce mentre quelli più grandi dormivano nelle vicinanze.

Una volta occupate tutte le nicchie, le famiglie che volevano stabilirsi nei rifugi portavano dalle loro case le porte, che fissate al muro davano l’idea di un piccolo ambiente familiare.

Entre núcleos familiares típicamente numerosos, los padres y sus hijos más pequeños solían dormir en el interior de los nichos, mientras los mayores se quedaban en los alrededores.

Tras haber ocupado todas las cuevas, las familias que querían establecerse en los refugios llevaban las puertas desde sus hogares que, fijadas en las paredes, daban la idea de un pequeño entorno familiar.

CECILI Nicolò (SA_03a - Ufficio Anagrafe/Registro Civil)

Fra le varie nicchie distribuite lungo i cunicoli, le più numerose erano quelle usate a scopo abitativo, ma alcune di esse furono adibite a servizi, tra questi l’ufficio anagrafe. Il lavoro dell’ufficiale d’anagrafe non era impegnativo: qualche certificato, qualche lettera.

Entre los varios nichos distribuidos a lo largo de los túneles, los más numerosos eran los utilizados con intención de vivir. Sin embargo, algunos de ellos se destinaron a los servicios, entre ellos el registro civil. El trabajo del oficial del registro civil no era difícil: algún certificado, alguna carta.

CELLINI Maria Ylenia (SA_03b - Ufficio Anagrafe/Registro civil)

Al di là di queste normali funzioni amministrative, l'ufficio aveva un compito sociale molto importante. Molti dei residenti in questi luoghi erano analfabeti, e quando ricevevano la posta dai loro parenti che erano in guerra l’ufficiale d’anagrafe non faceva altro che leggere ed eventualmente rispondere su indicazione dei parenti.

Más allá de estas funciones administrativas, el Registro tenía un papel social muy importante. Muchos de los residentes en estos lugares eran analfabetos, y cuando recibían correos de sus parientes que estaban en la guerra, el oficial del registro los leía y, eventualmente, contestaba bajo indicación de los parientes.

COLELLA Ilenia (SA_04 - Infermeria/Enfermería)

Nelle immediate vicinanze dell'ufficio anagrafe aveva sede un altro servizio non meno importante, l’infermeria.

Era un luogo molto frequentato a causa del conflitto bellico. L’importanza di questo luogo è ben testimoniata dai segni convenzionali ancora evidenti sulle pareti, la croce rossa con la freccia che indicava il percorso più veloce per raggiungere questo luogo.

Sfortunatamente, a tutt'oggi nessuno dei due luoghi è più visibile. Le nicchie sono state infatti murate nel periodo in cui i rifugi furono trasformati per consentire la coltivazione di funghi.

En las inmediatas vecindades del registro civil se encontraba otro servicio no menos importante, la enfermería. Era un lugar muy concurrido a causa del conflicto bélico. Su importancia está bien probada por los símbolos convencionales que siguen evidentes en las paredes, la cruz roja con la flecha que indicaba el recorrido más breve para llegar aquí.

Desafortunadamente, en la actualidad ninguno de los dos lugares es visible. Los nichos se tabicaron en la época en que los refugios se transformaron para permitir el cultivo de setas.

DE CAROLIS Beatrice (SA_05a - Osteria/Taberna)

Ci troviamo di fronte ad uno dei luoghi più frequentati dei rifugi, l’osteria.

Vi si beveva, ma era il luogo di incontro. La sera si riunivano gli adulti per organizzare al meglio la vita in questi ipogei: gestire circa millecinquecento persone non era così semplice, i problemi non mancavano.

Nos encontramos en frente de uno de los lugares más concurridos de los refugios, la tasca.

Aquí se bebía, pero era esencialmente lugar de encuentro. Por la tarde los adultos se reunían para organizar la vida en estos hipogeos de la mejor manera posible: administrar unas mil quinientas personas no era tan simple, los problemas no faltaban.

FAGNANI Virginia (SA_05b - Osteria/Taberna)

Un gruppo si interessava della gestione dell’impianto elettrico, un altro della ronda notturna (i numerosi ingressi non avevano porta), un altro era adibito a svuotare e ripulire dei pozzetti adibiti a “bagni”. Se poi di tanto in tanto si trovava un po’ di vino, un bicchiere non si negava a nessuno.

Un grupo se ocupaba de la gestión de la instalación eléctrica, otro de la ronda nocturna (las numerosas entradas no tenían puertas), otro se dedicaba a vaciar y limpiar los pocillos utilizados como aseos. Además, si se encontraba un poco de vino, un vaso no se le negaba a nadie.

VECCHI Giorgia (SA_06 - Uscita di Via Artigianato/Salida de Via Artigianato)

Tra le varie uscite, una delle più importanti era quella di Via Artigianato, uscita molto vicino alla fabbrica, pertanto facile da percorrere e con rischio minimo per i dipendenti che lavoravano nella B.P.D..

Negli anni '60 questo ingresso venne utilizzato in funzione di accesso all'area allora adibita a fungaia ed era rimasto l’unico da cui si poteva accedere all’interno con i mezzi.

Attualmente occupato da un box auto, è uno degli esempi più evidenti di quanto, fino al 1985 (anno della "riscoperta" dei rifugi), il sottosuolo di Colleferro sia stato poco tutelato come patrimonio storico della città.

Entre las varias salidas, una de las más importantes era la de Via Artigianato, salida muy cerca de la fábrica, por lo tanto fácil de recorrer y con un riesgo mínimo para los dependientes que trabajan en la B.P.D..
En los años 60 dicha entrada se utilizó para acceder al área dedicada al setal y quedaba el único por donde se podía acceder con los vehículos.
Actualmente ocupado por un garaje, es uno de los ejemplos más evidentes de como, hasta 1985 (año del “redescubrimiento” de los refugios), el subsuelo de Colleferro haya sido poco protegido como patrimonio histórico de la ciudad.

INCELLI Marta (SA_07a - Archi di sostegno/Arcos de soporte)

Queste strutture non hanno nulla a che vedere con il periodo bellico e con il vissuto nei rifugi. Furono realizzate quando, finita la guerra, partì la ricostruzione. Ci troviamo infatti nella zona di Piazza Mazzini, interessata all'ampliamento del Villaggio Nuovo con la costruzione delle prime case popolari, le I.N.A. Casa.

Estas estructuras no tienen ninguna relación con el período bélico y con lo vivido en los refugios. Se realizaron cuando, al terminar la guerra, empezó la reconstrucción. De hecho, nos encontramos en la zona de Piazza Mazzini, implicada en la expansión del Pueblo Nuevo con la construcción de las primeras viviendas de protección oficial, las “ I.N.A. Casa”.

MARCONI Elisa (SA_07b - Archi di sostegno/Arcos de soporte)

Colleferro è stata la prima località in Italia a usufruire dei fondi per la costruzione di queste abitazioni.

La costruzione di questi archi, realizzati in mattoni forati, servì a dare maggior stabilità ed evitare crolli nell'edificazione delle case, visto che lo spessore del terreno non garantiva la sicurezza necessaria.

Colleferro ha sido la primera localidad en Italia en beneficiarse de fondos para la construcción de estas viviendas.

La creación de dichos arcos, realizados en ladrillos, sirviò para dar mayor estabilidad y para evitar derrumbes en la edificación, ya que el espesor del suelo no garantizaba la necesaria seguridad.

MAZZOCCHI Arianna (SA_08 - Uscita di Piazza Mazzini/Salida de Piazza Mazzini)

Siamo alla terza uscita, che porta direttamente al giardino del Centro Sociale Anziani, luogo storico per Colleferro. Infatti originariamente il Centro era il luogo di ritrovo per gli operai della B.P.D..

I meno giovani si ricorderanno del C.R.A.L. (Circolo Ricreativo Aziendale per Lavoratori), luogo dove gli operai si riunivano a fine lavoro per socializzare e organizzare feste.

Si tratta, a tutt'oggi, dell'uscita resa di nuovo praticabile più di recente. Fu inaugurata infatti nel luglio del 2017, in occasione della festa di S. Anna, alla quale è intitolato il quartiere soprastante.

Estamos en la tercera salida, que lleva directamente al jardín del Centro de ancianos, lugar histórico para Colleferro. De hecho, el centro era inicialmente lugar de encuentro para los dependientes de la B.P.D..

Los mayores tendrán memoria del C.R.A.L. (el círculo recreativo empresarial para trabajadores) donde los obreros se reunían después de un día de trabajo para socializar y organizar fiestas.

Se trata, hoy en día, de la más reciente salida nuevamente practicable inaugurada en Julio de 2017, en ocasión de la fiesta de Santa Anna, a la que el barrio de arriba está titulado.

NARDI Sveva (SA_09 - Uscita per mezzi di soccorso/Salida para servicios de emergencia y rescate)

A breve distanza dell’uscita di Piazza Mazzini, ci si imbatte in un’altra uscita, che sbucava in Via Pontinia ed era destinata esclusivamente ai mezzi di soccorso, autoambulanze, vigili del fuoco.

In un tratto all’interno dei rifugi ancora si vedono dei ganci fissati sulle pareti, che reggevano una porta in ferro, sempre chiusa, ed era vietato oltrepassarla, per non intralciare il continuo andirivieni dei mezzi stessi.

I mezzi, una volta entrati, percorrevano un breve tratto fino ad arrivare a uno spiazzo in modo da fare manovra, avere il tempo di caricare il materiale depositato in alcune nicchie e ripartire.

Cerca de la salida de Piazza Mazzini, nos encontramos con otra, que daba a Via Pontinia y estaba destinada exclusivamente a los medios de socorro, ambulancias, bomberos.

En un tramo del interior de los refugios siguen viéndose unos ganchos clavados en las paredes, que sujetaban una puerta de hierro, siempre cerrada, y estaba prohibido superarla, a fin de no obstaculizar el continuo vaivén de los mismos medios.

Una vez entrados estos últimos, recorrían un breve tramo hasta llegar a un ensanche donde hacer maniobras, tener el tiempo para cargar el material depositado en algunos nichos y volver a salir.

NUNZIATA Luca (SA_10a - Sala da ballo/Salón de baile)

Si tratta di uno dei luoghi dei rifugi che più degli altri testimoniano come, soprattutto nel periodo in cui furono più intensamente popolati, ci si sforzasse nonostante tutto di condurre una vita più vicina possibile alla normalità.

Este es uno de los lugares que mayormente testimonia como, sobre todo en el período en que los refugios fueron más intensamente poblados, las personas se esforzaban por conducir una vida normal.

PATRIARCA Giada (SA_10b - Sala da ballo/Salón de baile)

Fra tutti i problemi legati sia alla vita nei rifugi sia alla vita esterna, c'era bisogno di lasciare spazio anche a momenti di svago e occasioni d'incontro un po' più serene. Bastava un organetto o una chitarra per fare un po' di musica, così in questa nicchia molto più grande delle altre si ballava, esorcizzando il triste momento.

Entre todos los problemas relacionados sea con la vida en los refugios sea con la externa, era necesario dejar también espacio a momentos de relajación y ocasiones de encuentro un poco más serenos. Era suficiente un organillo o una guitarra para hacer música, así que en este nicho mucho más grande que los demás se bailaba, exorcizando el momento triste de la guerra.

POSSENTI Aurora (SA_11 - Sfiatatoio/Respiradero)

Alzando lo sguardo, ci troviamo di fronte a uno sfiatatoio che serviva come ricambio d’aria. Ci troviamo a circa quaranta metri di profondità ed è il punto più profondo di tutti i rifugi.

In origine, quando questi luoghi erano cave, questo foro veniva utilizzato per tirare su la pozzolana all’esterno con dei contenitori, visto che le uscite erano distanti.

Il foro sbuca alla sommità del quartiere di Colle S. Antonino, esattamente in Via Colle di Mezzo, all'altezza del punto di congiunzione tra Via Roma e Viale Savoia.

Levantando la vista, nos encontramos con un respiradero que servía como intercambio de aire. Estamos a unos cuarenta metros por debajo del suelo, el punto más profundo de todos los refugios.

Al principio, cuando estos lugares eran canteras, este orificio se utilizaba para llevar la puzolana al exterior con contenedores, ya que las salidas estaban lejos.

El orificio desemboca en el barrio de Colle S. Antonino, específicamente en Via Colle di Mezzo, justo en el punto de confluencia entre Via Roma y Viale Savoia.

PROTO Gabriele (SA_12 - Nicchia della famiglia Borghini/Nicho de la familia Borghini)

Tra le tante nicchie abitative, è doveroso segnalare quella in cui visse il sig. Pietro Borghini, personaggio fondamentale per la riscoperta e la valorizzazione di questi luoghi.

Fu grazie alle sue insistenze, infatti, che si diede il via ai lavori che avrebbero reso di nuovo agibili i rifugi di S. Anna, e le sue testimonianze permisero l'identificazione di ognuno dei luoghi e della sua destinazione d'uso.

Da quel momento i rifugi ripresero vita e tutt’oggi sono meta di numerosi visitatori curiosi di conoscere la storia della nostra comunità.

Entre los varios nichos de vivienda, hay que mencionar el en que vivió don Pietro Borghini, personaje fundamental para el redescubrimiento y la valorización de estos lugares. Gracias a su insistencia se empezaron las obras que garantizarían la seguridad de los refugios de Santa Anna y sus testimonios permitieron la identificación y utilizo de cada uno de los espacios.

Desde aquel momento los refugios recobraron vida y hoy en día son metas de numerosos visitantes curiosos de conocer la historia de nuestra comunidad.

ROMAGNA Alessio (SA_13a - Sfiatatoio/Respiradero)

Il secondo sfiatatoio che incontriamo è meno profondo dell’altro, infatti in questo luogo ci troviamo a circa quindici, diciotto metri di profondità.

Questo sbuca nel quartiere di S. Anna, per l'esattezza all'incirca a metà di Via Belvedere, e il suo sbocco non è visibile in superficie, al contrario di quello che si trova davanti alla sala da ballo.

El segundo respiradero con que nos encontramos es menos profundo que el otro, de hecho en este lugar estamos entre quince y dieciocho metros de profundidad.

Da al barrio de Santa Anna, aproximadamente a la mitad de la Calle Belvedere, y su desembocadura no es visible en la superficie, contrariamente al que se encuentra delante del salón de baile.

SANGIORGI Giulia (SA_13b - Sfiatatoio/Respiradero)

I due sfiatatoi dei rifugi di S. Anna si aggiungono ai tre visibili lungo il percorso dei rifugi di S. Barbara. In tutti e cinque questi pozzi, come nei cunicoli dell'intero complesso dei rifugi, è evidente la realizzazione interamente manuale del loro scavo.

Los dos respiraderos de los refugios de Santa Anna se añaden a los tres visibles por el camino de los refugios de Santa Bárbara. Tanto en los cinco pozos como en las galerías de todo el complejo, es evidente la realización totalmente manual de su excavación.

SOLIMENO Giuseppe (SA_14a - Spaccio/Tienda)

Tra il vociare delle persone residenti, tra organizzare la quotidianità nei rifugi in momenti così difficili, questo luogo era considerato come la nicchia della sopravvivenza.

Era gestito da una signora che la mattina con la sua cesta in testa andava in giro per le campagne cercando viveri da poter poi barattare all’interno dei rifugi.

Entre las voces de los residentes y la organización de la vida cotidiana en los refugios en momentos tan difíciles, este lugar se consideraba como el nicho de la supervivencia.

Estaba dirigido por una mujer que por la mañana, con su cesta en la cabeza, iba a los campos buscando víveres para luego negociarlos en el interior de los refugios.

TULLI Camilla (SA_14b - Spaccio/Tienda)

Se trovava delle uova ne barattava qualcuno con chi aveva farina, chi aveva un po' d’olio con chi aveva un po' di sale, senza scambio di denaro. Dalla fabbrica arrivava la paraffina per fare le candele, utili per rischiarare la scarsa luminosità di quegli ambienti.

Si encontraba huevos, trocaba algunos con quienes tenían harina, el aceite se intercambiaba con la sal sin cambio de dinero. Desde la fábrica llegaba la parafina para hacer velas, útiles en el alumbrado de aquellos entornos oscuros.

VILLANI Azzurra (SA_15a - Cappella/Capilla)

Fra i luoghi di aggregazione e di incontro e in qualche modo anche di servizio che dovevano servire a rendere la vita quotidiana quanto più vicina possibile alla normalità, non poteva mancare una cappella.

Nel periodo di maggior attività dei rifugi vi sono stati celebrati battesimi, matrimoni, comunioni e cresime, tutti documentati nei registri parrocchiali.

Entre los lugares de agregación y encuentro y, de algún modo, incluso de servicio que servían a darle cierta normalidad a la vida cotidiana, no podía faltar una capilla. En el período de mayor actividad de los refugios, aquí se celebraron bautismos, bodas, comuniones y confirmaciones, todos documentados en los registros parroquiales.

WACLAW Agnieszka (SA_15b - Cappella/Capilla)

Dalla riapertura dei rifugi è stata più volte sede delle messe celebrate per la festa di S. Barbara ed è il punto designato per ospitare la Sacra Famiglia in occasione dell'annuale presepe vivente.

Desde la reapertura de los refugios, ha sido varias veces sede de celebración de misas para la fiesta de Santa Bárbara y es el lugar designado para acoger la Sagrada Familia en ocasión del anual pesebre viviente.

ZANGRILLI Claudia (SA_16 - Sala parto/ Paritorio)

Fondamentale durante il suo periodo di attività, suggestiva per il visitatore odierno, è l'ultima tappa dell'itinerario dei rifugi di S. Anna.

Qui, in un periodo compreso fra il 5 settembre del 1943 e il 31 maggio del 1944, nonostante l’igiene fosse scarsa e le difficoltà fossero evidenti, nacquero nove bambini, sei maschi e tre femmine, di cui a tutt'oggi otto sono ancora viventi.

Nell'atto di nascita emesso dal Comune i nati venivano registrati con il civico relativo al numero dell’uscita più vicina al luogo dove vivevano i genitori.

Fundamental durante su período de actividad,evocadora para el visitante actual, es la última etapa del itinerario de los refugios de Santa Anna.

Aquí, en un período incluido entre el 5 de Septiembre de 1943 y el 31 de Mayo de 1944, aunque la hygiene fuera escasa y las dificultades fueran evidentes, nacieron nueve niños, seis varones y tres mujeres, ocho de los cuales siguen vivos en la actualidad.

En el acta de nacimiento emitido por el ayuntamiento los nacidos se registraban con el cívico relativo al número de salida más cercana al lugar donde vivían sus padres.

CLASSE 4D

AVENIA Francesca (SB_01a - Foto panoramica 1916/Foto panorámica 1916)

Così si presentava il villaggio industriale di Colleferro il 4 dicembre 1916, giorno dell’inaugurazione.

La progettazione e la realizzazione furono curate dall’ing. arch. Michele Oddini di Ovada, su commissione dell’ing. Leopoldo Parodi Delfino.

Así aparecía la aldea industrial de Colleferro el 4 de diciembre de 1916, día de la inauguración.

El diseño y la construcción fueron atendidos por el ingeniero y arquitecto Michele Oddini de Ovada, por encargo del ingeniero Leopoldo Parodi Delfino.

CARAMANICA Daria (SB_01b - Foto panoramica 1916/Foto panorámica 1916)

Il villaggio, a corredo delle abitazioni per operai e dirigenti, era dotato di tutti i servizi necessari come una scuola, una chiesa, un teatro, un mercato coperto, una farmacia con medico condotto, docce e bagni pubblici, un circolo ricreativo sia per operai che per impiegati, un albergo ristorante.

El pueblo, además de tener hogares para trabajadores y gerentes, estaba equipado con todos los servicios necesarios: una escuela, una iglesia, un teatro, un mercadillo cubierto, una farmacia con un médico, duchas y servicios, un club sea para los obreros sea para los empleados, un hotel restaurante.

CARDINALI Davide (SB_02 - Giornali di trincea/Periódicos de trinchera)

Stampati durante la prima guerra mondiale, servivano per comunicare tra le varie trincee sparse nel nord-est d’Italia.

Inizialmente, le comunicazioni avvenivano tramite foglietti di carta che i soldati trasmettevano agli altri soldati per far sapere dell’andamento della guerra o per avere parole di conforto.

Successivamente, dai fogli manoscritti, spesso anche illustrati, si passò a quelli stampati.

Vista l’importanza, fu poi lo stesso governo italiano ad autorizzare la stampa dei giornali, e in breve si arrivò ad oltre cinquanta testate giornalistiche, che nel contenuto univano l'utile al dilettevole.

Impresos durante la Primera Guerra Mundial, se usaron para comunicarse entre las diversas trincheras diseminadas en el noreste de Italia.
Inicialmente, las comunicaciones se hicieron usando hojas de papel que los soldados transmitían a otros soldados para informarles sobre el progreso de la guerra o para tener palabras de consuelo.
Posteriormente, de las hojas del manuscrito, a menudo también ilustradas, se pasó a las impresas.
Dada la importancia fue entonces el mismo gobierno italiano el que autorizó la impresión de periódicos: pronto se llegó a más de cincuenta periódicos, que unían lo útil a lo agradable.

DUNGINO Giordana (SB_03a - Pianta dei Rifugi di S. Barbara/Mapa de los refugios de Santa Bárbara)

Il reticolo di cunicoli qui riprodotto conta complessivamente oltre 2.100 metri di lunghezza. Furono scavati con il piccone, inizialmente con la sola funzione di cave di pozzolana, elemento friabile e utile insieme alla calce per costruire le abitazioni. Si scavava sotto per costruire sopra ed era molto vantaggioso, perché così si risparmiavano tempo e denaro.

La red de túneles que se reproducen aquí tiene un total de más de 2.100 metros de longitud. Se excavaron con la piqueta, inicialmente con la única función de ser canteras de puzolana, elemento friable y útil que se usaba, junto con la cal, para construir casas. Se excavaba para construir sobre y eso resultaba ser muy ventajoso, porque así se ahorraba tiempo y dinero.

FERRETTI Martina (SB_03b - Pianta dei Rifugi di S. Barbara/Mapa de los refugios de Santa Bárbara)

A Colleferro esistono due blocchi di questi cunicoli, tra l’altro non comunicanti tra loro, che sono stati scavati là dove sono sorti i primi nuclei abitativi. Questi cunicoli vennero poi utilizzati dai cittadini del posto come rifugi antiaerei durante la seconda guerra mondiale.

En Colleferro hay dos bloques de estos túneles, que no se comunican entre sí y que se excavaron allí donde se construyeron las primeras áreas residenciales. Estos túneles fueron utilizados por los ciudadanos como refugios antiaéreos durante la Segunda Guerra Mundial.

GERARDI Martina (SB_04a - Villaggio di S. Barbara/Aldea Santa Bárbara)

Inizialmente, i lavoratori dormivano nelle baracche all’interno della fabbrica, ma Parodi volle dare un ricovero più dignitoso ai propri dipendenti e chiamò l’ing. arch. Michele Oddini di Ovada per realizzare un villaggio che fosse vicino alla fabbrica, ma sicuro dalla fabbrica.

Inicialmente, los trabajadores dormían en barracas, en la fábrica, pero Parodi quiso dar un amparo más digno a sus empleados y llamó al ingeniero arquitecto Michele Oddini de Ovada para construir un pueblo que estuviera cerca de la fábrica, pero a salvo de la misma.

IANCU Florina (SB_04b - Villaggio di S. Barbara/Aldea Santa Bárbara)

Fu realizzato un villaggio a misura d’uomo con tutti i servizi necessari alla vita di una comunità, dalla scuola alla chiesa, dal mercato coperto ai bagni e docce pubbliche, dal teatro ai circoli per impiegati e operai.

Il villaggio venne inaugurato il giorno 4 dicembre 1916 in occasione della festività di S. Barbara che diventerà patrona della città.

Se construyó un pueblo a la medida de hombre con todos los servicios necesarios para la vida de una comunidad, desde la escuela hasta la iglesia, desde el mercado cubierto hasta los baños y duchas públicas, desde el teatro hasta los clubes para empleados y trabajadores.

El pueblo se inauguró el 4 de diciembre de 1916 con motivo de la fiesta de Santa Bárbara, que se convertiría en la santa patrona de la ciudad.

LAPOMARDA Lorenzo (SB_05a - Nascita della fabbrica/Nacimiento de la fábrica)

Agli inizi del ‘900, l’Italia aveva bisogno di un'industria bellica adeguata alle esigenze nazionali. Sul territorio esistevano piccoli polverifici, Avigliana in Piemonte, Spilamberto in Emilia Romagna, il Regio Polverificio di Fontana Liri, oggettivamente insufficienti.

A principios del siglo XX, Italia necesitaba una industria bélica adecuada a las exigencias nacionales. En el territorio había pequeñas fábricas de pólvora: Avigliana en Piemonte, Spilamberto en Emilia Romagna, el Regio Polverificio de Fontana Liri, objetivamente insuficientes.

LIMANI Hajar (SB_05b - Nascita della fabbrica/Nacimiento de la fábrica)

Il governo Giolitti decise di cercare un luogo idoneo per una nuova fabbrica. Fu scelta la valle del Sacco, caratterizzata da due reti viarie, la Casilina e la ferrovia, un fiume dalla buona portata d’acqua e i monti Lepini che avrebbero fatto da scudo naturale. Così, il 24 ottobre 1912 la fabbrica B.P.D. (Bombrini Parodi Delfino) entrò in funzione.

El gobierno de Giolitti decidió buscar un lugar adecuado para una nueva fábrica. Se eligió el valle del Sacco, caracterizado por dos redes de carreteras, la Casilina y el ferrocarril, un río con buen flujo de agua y los montes Lepini que serían el escudo natural. Por lo tanto, el 24 de octubre de 1912, la fábrica B.P.D. (Bombrini Parodi Delfino) entró en funcionamiento.

LUGLINI Giorgia (SB_06a - Foto dei bombardamenti/Fotos de los bombardeos)

La presenza di un polverificio a Colleferro rendeva la città un obiettivo sensibile e soggetto all'eventualità di attacchi aerei. La sua particolare posizione, meno esposta di quella di altri paesi vicini, e la necessità di essere protetta, fecero sì che ricevette danni minori rispetto, ad esempio, a Segni e Valmontone.

La presencia de una fábrica de pólvora en Colleferro convirtió a la ciudad en un objetivo sensible y sujeto a la posibilidad de ataques aéreos. Su posición, menos expuesta que la de los demás pueblos cercanos, y la necesidad de ser protegida, hicieron que recibiera menor daño, por ejemplo, con respecto a Segni y Valmontone.

MINUCCI Mariavittoria (SB_06b - Foto dei bombardamenti/Fotos de los bombardeos)

I bombardamenti erano mirati principalmente a colpire punti strategici come le vie di comunicazione (la Via Casilina e la ferrovia) e l'area industriale, come testimoniano le foto raccolte in questa sezione, in particolare quelle riprese dall'alto.

Los bombardeos se dirigieron principalmente a objetivos estratégicos como las vías de comunicación (la Vía Casilina y el ferrocarril) y el área industrial. Las fotos recopiladas en esta sección, especialmente las tomadas desde arriba, lo demuestran.

NOBILI Eleonora (SB_07a - Infermeria/Enfermería)

Il periodo di massimo utilizzo dei rifugi si concentra tra il settembre del 1943 e il giugno del 1944, quando questi finirono per diventare la residenza stabile per molti colleferrini.

Si rese perciò necessario far sì che i cunicoli fossero organizzati come una vera e propria città sotterranea dotata sia di alloggi che di servizi come l’ufficio anagrafe, la cappella, la sala parto e l'infermeria.

El período de máximo empleo de los refugios se concentra entre septiembre de 1943 y junio de 1944, cuando estos se convirtieron en la residencia permanente de muchos ciudadanos.

Por lo tanto, fue necesario garantizar que los túneles estuvieran organizados como una verdadera ciudad subterránea con viviendas y servicios como la oficina de registro, la capilla, la sala de partos y la enfermería.

PACE Federica (SB_07b - Infermeria/Enfermería)

Nei pressi dell'ingresso si notano due elementi tipici della segnaletica convenzionale dei rifugi antiaerei, la freccia nera che indica l'uscita più vicina e quella rossa con la croce per le strutture sanitarie.

Cerca de la entrada se notan dos elementos típicos de la señalización convencional de los refugios antiaéreos: la flecha negra, que indica la salida más cercana, y la roja, con la cruz para las estructuras sanitarias.

POCE Barbara (SB_08a - Spazio dedicato all’arte/Espacio dedicado al arte)

Si tratta di un'area all'interno della quale trovano posto esposizioni temporanee, soprattutto mostre fotografiche. Nei periodi in cui non sono in corso altre esposizioni, le sue pareti ospitano una serie di foto e riproduzioni di documenti sulla storia di Colleferro.

Es un área en la que se encuentran exposiciones temporales, especialmente exposiciones fotográficas. Durante los períodos en los que no hay otras exposiciones, sus paredes albergan una serie de fotos y reproducciones de documentos sobre la historia de Colleferro.

QUATTROCIOCCHI Maria Vittoria (SB_08b - Spazio dedicato all’arte/Espacio dedicado al arte)

È possibile, per gli artisti che vogliano farne uso, prenotare un sopralluogo. La natura particolare del sito non consente però di esporre opere di materiali fortemente soggetti a deteriorarsi per l'umidità.

Per eventuali richieste di informazioni o per visionare il luogo, inviare un messaggio a rifugi.colleferro@gmail.com, o chiamare il 3703451040.

Los artistas que quieran usarlo pueden reservar una inspección. Sin embargo, la naturaleza del sitio no permite exponer trabajos de materiales fuertemente sujetos a deterioro, debido a la humedad.

Para cualquier información o para ver el lugar, enviar un mensaje a rifugi.colleferro@gmail.com, o llamar al 3703451040.

ROMAGNA Federico (SB_09a - Oggetti di uso civile/Herramientas de uso civil)

Nel lato sinistro di questo percorso, si possono notare oggetti di uso quotidiano utilizzati dai cittadini durante il periodo vissuto sotto i rifugi. Poche cose ma indispensabili, piatti e posate in alluminio, contenitori in vetro per medicine (reperiti nel locale adibito a infermeria), lanterne a petrolio da utilizzare in caso di assenza della luce elettrica.

En el lado izquierdo de este recorrido, se puede notar objetos de uso cotidiano utilizados por los ciudadanos durante el período vivido en los refugios. Pocas cosas indispensables: platos y cubiertos de aluminio, recipientes de vidrio para medicamentos (hallados en el local utilizado como enfermería) y linternas de petróleo para utilizar en caso de ausencia de la luz eléctrica.

TEDESCHI Marta (SB_09b - Oggetti di uso civile/Herramientas de uso civil)

Completano l'esposizione, sulle pareti a fianco delle nicchie principali, le trascrizioni di alcune testimonianze di persone vissute nei rifugi e le copie degli atti di nascita dei nove bambini qui venuti alla luce nel periodo più critico della guerra.

En las paredes, junto a los nichos principales, completan la exposición las transcripciones de algunos testimonios de personas que vivieron en los refugios y las copias de los registros de nacimiento de los nueve niños que salieron a la luz durante el período más crítico de la guerra.

UVA Federica (SB_10a - Oggetti militari/Herramientas militares)

Nel lato destro del tratto di percorso dedicato alla memoria, visivamente e idealmente contrapposto a quello degli oggetti di uso comune da parte della popolazione civile, si trova una notevole varietà di materiale e oggetti bellici. Questa parte di esposizione è costituita da oggetti non ritrovati all'interno dei rifugi e ha il solo scopo di contestualizzare l'ambiente con l'epoca storica della seconda guerra mondiale.

En el lado derecho de la sección dedicada a la memoria, visual e idealmente opuesta a la de los objetos de uso común por parte de la población civil, hay una gran variedad de material y objetos de guerra. Esta parte de la exposición consiste en objetos que no se encontraron en los refugios y tiene el único propósito de contextualizar el entorno en el período de la Segunda Guerra Mundial.

VIRGILI Alice (SB_10b - Oggetti militari/Herramientas militares)

Fra l'altro, sono esposti contenitori e accessori utilizzati dai militari per il vitto (gavette e borracce), lampade, una maschera antigas, alcuni elmetti di varie nazionalità (tedesco, italiano, inglese), i resti di un moschetto.

Entre otras cosas, se exhiben contenedores y accesorios utilizados por los militares para la comida (gábatas y cantimploras), lámparas, una máscara antigás, algunos cascos de diversas nacionalidades (alemana, italiana, inglesa) y los restos de un mosquete.

VIRGILI Francesca (SB_11 - Fori per dinamite/Agujeros para la dinamita)

I blocchi di rifugi di S. Barbara e S. Anna sono dotati di circa una quindicina di uscite per uno, a tutt'oggi praticabili solo in minima parte, che consentivano di comunicare abbastanza agevolmente con l'esterno.

In corrispondenza di ogni uscita, sulle pareti venivano fatti dei fori che permettevano, in caso di rischio di attacco militare esterno, di inserire al loro interno candelotti di dinamite, in modo da far crollare la volta. I residenti avrebbero potuto nel frattempo utilizzare altre vie di fuga e altre uscite. Precauzioni che servivano a garantire la massima sicurezza e incolumità delle persone in quei momenti così tragici.

En cada bloque de refugios de Santa Bárbara y Santa Anna había alrededor de quince salidas (aún practicables solo mínimamente), lo que permitía comunicarse con facilidad con el exterior.

En cada salida se hacían agujeros en las paredes para insertar cartuchos de dinamita, a fin de derrumbar la bóveda en caso de riesgo de ataque militar externo; los residentes, para salir, podían pasar por otras salidas. Estas precauciones servían para garantizar la máxima seguridad y protección de las personas en esos momentos tan trágicos.