Comunità Pastorale Santa Croce, Garbagnate Milanese
Servizio per la Pastorale Giovanile e gli Oratori
Coordinamento delle Commissioni
Oratori della Città di Garbagnate Milanese
20 settembre 2023
Riunione online prima del mandato ufficiale alle Commissioni, che verrà consegnato domenica 23 settembre, durante la Celebrazione della Santa Messa nella festa degli Oratori. L’incontro raduna insieme per la prima volta i referenti delle nuove commissioni che saranno in carica nel triennio settembre 2023 - giugno 2026.
- Aggiornamento in merito alle Feste degli Oratori 2023
Ogni referente presenta agli altri lo schema della festa prevista in oratorio in occasione della Celebrazione diocesana, che interessa anche gli oratori della nostra città. Le proposte sono raccolte nelle locandine che sono pubblicate sul sito degli oratori e che verranno affisse nei locali dei singoli oratori.
- Alcune note di metodo
Don Francesco specifica e consegna alcune indicazioni che tracciano l’orizzonte del lavoro delle commissioni nel prossimo triennio. Queste indicazioni saranno raccolte in un foglio che verrà consegnato ai fedeli che parteciperanno alle celebrazioni delle Sante Messe nella Festa degli Oratori (per decisione del Coordinamento). Queste indicazioni saranno anche disponibili sul sito degli oratori, in una sezione apposita e facilmente consultabile. In forma sintetica qui di seguito le indicazioni:
- Ogni Commissione è intesa come un “gruppo di lavoro”, che vive in stretta relazione con il CPCP (Consiglio Pastorale di Comunità Pastorale) e al CAEP (Consiglio per gli affari economici della Parrocchia). Come gruppo di lavoro essa individua: 1. Un patto esplicito tra i partecipanti alla commissione (ci sono e sono disponibile a lavorare insieme); 2. Un accordo temporaneo e limitato (i tre anni di vita della commissione, almeno); 3. Obiettivi da raggiungere step by step in stretta correlazione e in dialogo con i consigli citati e con la diaconia. Il gruppo di lavoro si differenzia dal gruppo perché, avendo una connotazione più operativa, dà precedenza al raggiungimento degli obiettivi, coltivando certamente la stima e il rispetto del lavoro degli altri, nella valorizzazione dei talenti di ciascuno. A differenza del gruppo però, la formazione e la supervisione servono non in ottica di crescita nella fede, ma piuttosto nella crescita di una competenza più propriamente gestionale e amministrativa degli spazi. Questa distinzione considera i partecipanti alle commissioni come credenti che accettano quindi di avere e di mantenere cammini di formazione umana e spirituale al di fuori della Commissione, che sostengano e illuminino la vita della Commissione stessa e il suo lavoro a servizio degli oratori della città.
- Ogni Commissione accetta di prendersi cura delle persone, a partire dagli spazi che le persone abitano e frequentano. Non è quindi un semplice compito di conservazione. Alle Commissioni spetta di fornire quel contesto dentro cui l’annuncio del Vangelo può risplendere in maniera più viva e autentica. Anche se non rivolge una proposta educativa specifica, la Commissione non dimentica di essere espressione della volontà di far crescere le persone nella conoscenza di Gesù e nell’amore fraterno.
- Ogni Commissione riceverà, nell’esercizio delle sue funzioni: un accompagnamento specifico, percorsi di formazione adeguati e una adeguata supervisione. La formazione sarà proposta ai membri delle varie commissioni in modo che possano incontrarsi e scambiarsi idee e competenze. La supervisione invece verrà attivata sulle singole commissioni, in maniera tale da essere più efficace e significativa, perché guarda alla singola realtà, ai bisogni e ai desideri che la animano. Tutti i percorsi formativi e di supervisione saranno offerti gratuitamente ai commissari in servizio e ai membri dei vari consigli che ne dovessero fare richiesta specifica.
- Ogni Commissione compie ogni anno pastorale alcuni passi concreti che segnano il cammino. In particolare:
- Vive all’inizio dell’anno pastorale un momento di incontro insieme con le altre commissioni che possa permettere lo scambio, la reciproca conoscenza e la maturazione di una reale e sincera stima reciproca;
- Sempre all’inizio dell’Anno pastorale verifica quali potrebbero essere gli obiettivi pratici e le azioni specifiche da realizzare. Una volta individuati gli obiettivi pratici, sottopone al CAEP di riferimento una proposta operativa, che viene discussa, valutata insieme e approvata, sia dal punto di vista dell’opportunità, sia dal punto di vista della reale fattibilità.
- Sceglie di vivere i suoi momenti di supervisione e accoglie le proposte formative che gli sono rivolte
- Presiede alla Vita dell’Oratorio, impegnandosi direttamente nella realizzazione delle attività e/o promuovendo relazioni significative che siano di stimolo per una effettiva e proficua collaborazione con chi se la sente di condividere la missione di annuncio e di trasmissione della fede, attraverso il metodo dell’animazione e della ferialità della vita quotidiana, in oratorio.
- Amministra l’Oratorio, sempre in stretta relazione con il CAEP, tenendo traccia di eventuali entrate e consegnando tutto alla Parrocchia di riferimento. Sarà il CAEP a custodire e ad autorizzare le spese più ingenti, stabilendo con la Commissione una possibile libertà di manovra, per esigenze più dirette di gestione.
- Alla fine dell’Anno Pastorale redige un “bilancio consuntivo” che non sia soltanto un bilancio economico delle cose fatte, dei soldi raccolti o delle iniziative proposte, ma che sia una reale condivisione di quanto appreso nel cammino dell’anno grazie al lavoro comune e allo scambio continuo con tutti.
- Alla fine dell’anno pastorale si raduna con le altre commissioni per un momento di narrazione e di gratitudine condivisa.
- Non è da escludere un incontro di “rilettura” anche con la comunità di riferimento, se le Commissioni lo ritengono opportuno.
- Progetti regionali approvati: GIOVANI IN CAMMINO, ED 2023
Si intitola “Un cortile per crescere 3” il progetto che verrà sostenuto con un contributo-rimborso della Regione Lombardia e che prevede la presenza di tre educatori giovani che potranno spendere la loro opera nei cortili dei nostri oratori. A questi educatori si affiancheranno altre figure significative: le nostre suore, Alberto con funzioni di educatore coordinatore del progetto e formatore degli operatori, Filippo, il nostro seminarista. A breve, e quando il progetto verrà chiarito nei suoi passaggi con gli operatori, sarà possibile per le Commissioni valutare l’opportunità della presenza di un educatore del progetto nel cortile dell’oratorio, a supporto dell’opera volontaria degli adulti e dei giovani della singola comunità. Gli educatori assunti come collaboratori sono assunti dalla Pastorale Giovanile e fanno riferimento al sacerdote incaricato di PG e ad Alberto, per la loro formazione.
- Viene indicata come scelta che diventi sempre più normativa la presenza contemporanea di UN VOLONTARIO CHE APRA E CUSTODISCA LA STRUTTURA (e il bar) e di un OPERATORE CHE CUSTODISCA LA PROPOSTA EDUCATIVA DELL’ORATORIO. L’operatore, stipendiato o volontario, agisce in sinergia con la Commissione, concordando le scelte educative con il suo coordinatore e con il sacerdote di Pastorale Giovanile. Questa scelta vuole esprimere in maniera chiara la dimensione educativa di una intera comunità che difficilmente viene rappresentata da una persona sola.
A margine delle comunicazioni, si sente il bisogno che
Le singole commissioni vengano invitate a partecipare anche ai momenti di preghiera che vengono offerti per tutta la comunità pastorale
I membri del Coordinamento Oratori si radunano non più di cinque volte all’anno, online o in presenza, per tenere la rotta comune e condividere suggerimenti, stimoli, pensieri e riflessioni, nell’ottica di favorire il lavoro di tutti e compiere passi reali di comunione e di missione.