Caro Totò
non ho avuto più il bene ne di vederti ne di sentirti, ho atteso ma sino ad oggi nulla. Dato che parti mi sono permessa di scriverti due righe per ringraziarti ancora per la centesima volta per quanto hai fatto per me. E ti ringrazio anche per quello che hai mandato alla moglie di Rogliani perché io per questi due mesi (come ho spiegato ad Edoardo) non mi era possibile darle nulla dato che vorrei prendere una cabina per quindici giorni al mare e le ventimila lire che avrei mandato a lei mi bastavano giuste per quanto ti ho detto. Sono mortificata di ricorrere sempre a te ma tu sei l’ancora di salvezza di tutti noi. So che stai bene e questo mi consola vuol dire che Dio ti aiuta come meriti. Ho letto del successo del tuo film al festival di Berlino e anche questo mi riempie di gioia. Vorrei dirti tanto ma non voglio annoiarti. Ti auguro un felice riposo (che è ben meritato). Se non ti costa proprio nulla un saluto anche per telefono per me è tanto, molto, moltissimo. Grazie un grandissimo saluto.
Diana