Il racconto d’avventura

Il racconto d’avventura è un genere narrativo tra i più accattivanti tra gli adolescenti perchè in esso si sviluppano vicende che si intrecciano con modalità non sempre previste dal lettore.

Rispetto alla fabula, che presenta i fatti in ordine cronologico, il racconto d’avventura ha alla base un intreccio caratterizzato da salti cronologici (flashback ed anticipazioni), che rendono più avvincente la sequenza del testo narrativo ( formato da inizio, sviluppo e conclusione).

Il contenuto presenta:

• vicende verosimili, che potrebbero cioè essere accadute realmente;
• vicende immaginarie;
• sfondo storico;
• svolgimento di un viaggio;
• situazioni impreviste

I personaggi vengono descritti con moti dettagli sia per l’aspetto fisico che per i tratti caratteriali.

Il protagonista non è un eroe come quello epico, ma un uomo con i suoi difetti che di fronte alle difficoltà ha bisogno di aiuto.

I luoghi sono reali, misteriosi e selvaggi, in modo che il lettore sia immerso nel racconto d’avventura e sfugga così alla monotonia quotidiana, e metta in evidenza le sue doti di coraggio e adattamento.

Il lettore viene così coinvolto dai numerosi imprevisti  del racconto e ne resta quasi affascinato.

Il narratore può essere :

• interno, se è uno dei personaggi. Egli parla in prima persona;
• esterno, se non partecipa all’azione. Scrive in terza persona.

Le tecniche narrative:

• il climax, cioè l’uso di una serie di termini, dal peso semantico sempre maggiore;
• il flashback, (“salto indietro” nel tempo) che richiama alla memoria un avvenimento passato e spezza così la successione cronologica dei fatti;
• l’anticipazione, grazie alla quale il narratore dice in anticipo ciò che avverrà dopo;
• l’alternanza tra sequenze narrative, descrittive e dialogate che dà al racconto un andamento più vario.