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campioni del mondo 2010
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Campioni del mondo 2010

 

Riferisce la stampa che il nostro Presidente del Consiglio,  il 12 luglio a Milano, nel corso del Forum Euromediterraneo, ha pronunciato, tra altre facezie anche la seguente:  (Adnkronos) - ''La Spagna ha vinto il campionato del mondo di calcio, la Spagna e' un Paese del Mediterraneo come noi e quindi abbiamo vinto anche tutti noi''.

Parrebbe che qui ci sia l’applicazione di un concetto filosofico di nome ‘sillogismo’ che,  seguendo l’esempio così autorevolmente propostoci, potrebbe anche essere riformulato come segue:

-                           il signor Berlusconi possiede molte ville e un mucchio di quattrini

-                           il signor Berlusconi è italiano

-                           ogni italiano possiede molte ville e molti quattrini

Ora, a prescindere da questa logica stringente, è ragionevole ritenere che se uno qualsiasi di noi, italiani qualunque, si presentasse a  Villa Certosa, in Sardegna, a reclamare, ad esempio, il ‘proprio’ cactus, la delusione sarebbe cocente e il seguito forse anche sgradevole.

Meglio non insistere in questa direzione anche  perché, si sa, la filosofia spesso non ha i piedi per terra e non è sempre politicamente opportuno attenersi alla fredda logica.

Restando terra terra verrebbe da chiedersi perché, visto che la Spagna è un paese europeo, debbano essere escluse dalla rosa dei ‘co-vincitori’ del campionato del mondo di calcio le nazioni non mediterranee dell’Unione, come il Regno Unito, la Germania, l’Olanda e … la Slovacchia, che pure ci ha eliminato dal torneo.  C’è il caso che qualcuno se la prenda a male?  Mah.

Comunque, prendendo per buona l’affermazione del nostro premier, va ricordato che, secondo Wikipedia, sul Mar Mediterraneo si affacciano  23 paesi ed esattamente:

Spagna, ovviamente, e Italia ma anche: Gibilterra (Regno Unito), Francia, Principato di Monaco, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Montenegro, Albania, Cipro, Malta, Grecia, Turchia, Libano, Territori Autonomi Palestinesi (Territorio conteso), Siria, Israele, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco.

Si presume che tutti questi paesi, mediterranei al pari della nostra bella Italia, abbiano vinto pure loro anche se ci sarà forse qualche problemuccio a riunirli tutti intorno a una tavola per festeggiare insieme, considerato che taluni hanno certi loro privati motivi per guardarsi in cagnesco. Senza trascurare il dettaglio (non vorremmo, tuttavia, essere eccessivamente pedanti) che in realtà non tutti hanno partecipato alla competizione calcistica.

 

Insomma, considerate tutte queste difficoltà, se a vantarci vincitori del mondiale fosse stata una persona diversa dal nostro Presidente del Consiglio non avremmo esitato a ricorrere al termine che il dizionario definisce come: atteggiamento, manifestazione di vanagloria sfacciata ed esagerata ovvero vanteria ingiustificata ed esagerata i cui sinonimi sono: fanfaronata, smargiassata, spacconata. Ma poichè non è possibile che la maggioranza del popolo italiano abbia dato la sua fiducia a una persona dedita alla millanteria ci limitiamo ad accettare il dato di fatto che “ci son più cose in cielo e in terra di quante ce ne siano nella [nostra] filosofia” (e nei risultati dei campionati di calcio). Roba da menti elette. E noi, purtroppo, siamo solo (de)menti elettori. Stiamo al nostro posto e più non dimandiamo su ciò che “vuolsi colà dove si puote”. Vuolsi o farneticasi.